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22 aprile 2013

Il golpe con l’asterisco

Le vittime dell'attentato della maratona di Boston
L'aver annunciato un "golpe" con tanta leggerezza ha provocato un danno al nostro sistema di sicurezza da non sottovalutare. I movimenti anarco-insurrezionalisti hanno fatto un silenzioso e invisibile passo avanti, andando a riempire il vuoto ideologico venutosi a creare con la paura del crollo delle strutture dei vecchi partiti, sulle cui ceneri stanno tessendo atroci vendette. Pagheremo le conseguenze di questa buffonata, perché la rabbia latente scaturita da un linguaggio sovversivo di lotta alle istituzioni troverà nelle fila più estremiste delle valvole di sfogo. E' stata così fornita una copertura, alle società di intelligence nemiche straniere, che possono ora sguazzarci indisturbate. Il ritorno degli anni di piombo non è così lontano

Forse, sarà stato questo scenario ad indurre Beppe Grillo a fare marcia indietro sulle sue avventate parole, come anche suggerito dal Viminale, che richiama il comico alla prudenza spiegando in maniera molto chiara le conseguenze di quell'insano gesto di propaganda. Infatti, dopo aver urlato al "colpo di Stato", ben presto nella piazza di Montecitorio si riunisce un'indegna sfilata di ciarlatani che aizzano la folla, eccitati e scalmanati come una scolaresca che prepara l'ennesima manifestazione per "liberalizzare la marijuana".  Per un momento, li abbiamo scambiati per dei Mormoni in protesta, con tanto di cravatta e targhetta alla camicia.  Ci sono anche degli Onorevoli Deputati che avanzano con un megafono come veri peones,  affermando che "una protesta dilagante sta affollando tutte le piazze d'Italia", in preda ad una crisi di overdose di adrenalina, ormai salita al cervello. Una leggenda internettiana comincia a fare da passaparola nella folla, mentre una bolgia di frustrati prende forma.

Con il passare delle ore, però, l'euforia comincia a diventare paura, poi terrore fino a paralisi totale: sprovveduti, incoscienti, dilettanti, incapaci e sopravvalutati. Sono dovuti persino intervenire le Istituzioni, consigliando saggiamente di placare gli animi, per evitare che qualcuno si facesse male e che delle gravi responsabilità ricadessero sugli artefici istigatori della furia di piazza. Allora sopraggiunge anche la correzione del tiro del comunicato, quindi niente Colpo di Stato ma 'golpettino istituzionale furbo', aggiungendo quindi un asterisco, nel classico stile delle pubblicità dei grandi affari con la fregatura nascosta. Il nostro Brancaleone batte quindi in ritirata, e chiarisce che non si tratta di una dichiarazione sovversiva, forse spaventato da quel Leviatano senza controllo che ha creato. Infatti  i rivoluzionari  pentastellati erano convinti che la rivoluzione si facesse postando un commento o aggiungendo un click ad un forum, senza accorgersi di avere dinanzi una folla inferocita e disperata.   

Bisogna ammetterlo,  la sceneggiata ha superato le telenovele venezuelane. E' stato comunque bellissimo  vedere in azione il popolo viola, la democrazia diretta dal vivo, la gente e i cittadini in piazza, la mortadella nei panini, e tanti convinti combattenti che gridavano. Ci aspettavamo il botto finale, ma non avevamo visto l'asterisco, dovevamo capire che era solo una battuta di un comico geniale. Alla fine, infatti, tutti sono tornati a casa: chi a scrivere il loro commento, chi a litigare  con la moglie,  chi a scendere la spazzatura, e chi a sfogliare wikipedia per capire "cos'è un golpe".  Stavolta, ammettiamo, è andata bene l'avventura, ma la prossima volta sarà meglio che Casaleggio faccia una convenzione con l'Associazione dei dentisti e degli ortopedici, perché la prossima volta i cittadini potrebbero anche incazzarsi sul serio. 

E pensare che tutto questo è iniziato da un manipolo di scansafatiche annoiati, che perdeva il suo tempo sui socialnetwork  invece di lavorare, rubando soldi allo Stato e alle imprese. Riteniamo che sia giunto quindi il momento di accendere il cervello e pesare bene le parole, lavorando insieme alla ripresa del Paese. Consigliamo anche una cura per la internet addiction di cui è gravemente affetto il Beppe Mormone e i suoi fedeli.


09 aprile 2013

Una bufala mediatica a Taranto


Un'inchiesta shock compare sulle pagine del Quotidiano Puglia, rivelando i dettagli di un'inchiesta internazionale portata avanti 'coraggiosamente' dai PM della Procura di Taranto, ma sapientemente boicottata dalle autorità di investigazione di alcuni Paesi Europei. Già leggendo le prime righe, il fatto ci ricorda un controverso caso di un'indagine sotto copertura condotta da un civile dietro il coordinamento degli inquirenti di Taranto, "Gli abusi della Magistratura e l'arroganza del potere". Il tutto quindi ci fa pensare alle classiche bufale giornalistiche, orchestrate per giustificare degli abusi, sollevando il classico polverone mediatico. Nient'altro che un segno di debolezza, o forse qualcosa non sta funzionando nell'ingranaggio? Nonostante quindi l'inchiesta shock, nessun media l'ha menzionata, e solo il Quotidiano Puglia ha "ottenuto l'esclusiva", mentre noi siamo gli unici ad aver dato un seguito mediato a questo grande scoop. 


E' strano infatti che, ad un articolo che denuncia una lunga serie di irregolarità istruttorie - che hanno messo a repentaglio la vita di un civile, con il conseguente e infinito scarica-barile tra i diversi uffici - segue poi una cronaca pedissequa che santifica l'operato della Procura. Un vero e proprio complotto giudaico-massonico, con tanto di Mossad e collegamenti con la Russia, che mescola una serie di fatti inesatti, alterando del tutto la reale natura delle ricerche fatte da un civile, che diventa un 'confidente' della Procura, per poi essere disconosciuto dagli ispettori che lo avevano reclutato. Insomma il classico fumo negli occhi, per non fare una brutta figura dinanzi ai vertici istituzionali, che magari oggi stanno proprio indagando su quella infelice iniziativa di chiedere ad un intermediario immobiliare di mettersi sulle tracce di un'organizzazione che effettuano operazioni di ‘cambio valuta’ attraverso titoli obbligazionari. Ci chiediamo poi abbia autorizzato questa indagine, e perché le istituzioni abbiano provato - come dimostrato da una lunga serie di documenti - a fare un continuo scarica barile, confondendo così gli eventi. E' forse questa un'omertà della Procura? 


Ebbene, vogliamo avvisarvi che siamo profondamente offesi  per questa bravata che offende la nostra intelligenza, anche perché tra 'gente seria' queste cose non si fanno, e noi non siamo certo pronti a firmare ricevute in bianco, non ci chiamiamo di certo 'Tranquillo' anche se ci sentiamo sempre ripetere questo nome nelle orecchie. Potremo per esempio cominciare un processo mediatico su questa storia, e far entrare le telecamere nel Tribunale, chiedendo  per esempio: “Chi ritiene plausibile una tesi, secondo cui un'inchiesta condotta dalla Polizia di Stato italiana sia stata fermata perché Paesi come Inghilterra, Germania e Russia non hanno risposto alle rogatorie?".  E' una ipotesi alquanto assurda, ma comunque da dimostrare con fatti e documenti, e non solo con un articolo pubblicato su un giornale locale. Ad ogni modo, per portarci un po' avanti con il lavoro, abbiamo già provveduto ad inviare la documentazione a nostra disposizione a Bruxelles, chiedendo come sia possibile che due Stati membri  della Comunità europea non abbiano risposto alla Procura di Taranto su una importantissima inchiesta. Cosa che dubitiamo fortemente, considerando che le istituzioni europee sono assolutamente corrette e trasparenti, soprattutto con le comunicazioni estere. Sarebbe invece d'aiuto se, gentilmente, ci forniste i costi complessivi di questa fantomatica inchiesta internazionale, giusto per verificare le eventuali consulenze utilizzate e 'pagate' dalla Procura. Da questo articolo ci sembra di capire che 'avete fatto tutto da soli', ma almeno avete pagato chi ha fatto  il servizio?

Audio della registrazione che prova
il coinvolgimento di un civile sotto copertura