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19 marzo 2008

Il paradiso artificiale svizzero


La Svizzera non è solo un grande paese di civiltà e di efficienza, ma è anche, e soprattutto, il lato oscuro e occulto della Comunità Europea e del sistema finanziario e bancario. E' un vero e proprio ecosistema costituito da fiduciari, avvocati d'affari, notai e soprattutto da Banche, che rappresentano il centro di potere di ogni settore.

Il mondo conosce da anni la Svizzera come il Paese del cioccolato e della grande civiltà, dove la popolazione ha un alto concetto del rispetto altrui e verso la Nazione. In un certo senso è così, considerando che la Svizzera è un mosaico di Cantoni con una propria autonomia amministrativa che funziona in maniera eccellente ed efficiente. Poi esiste l'altra Svizzera, quella occulta, che è formata da fiduciari, da avvocati d'affari, da notai e soprattutto da Banche. Le Banche sono il vero centro di potere, e tutto ruota intorno a loro, persino la politica e la stessa magistratura, che si vedono costretti a fare i conti con i colossi finanziari, sottomettendosi alle regole imposte dagli interessi bancari. Tutti lavorano per le Banche, e per loro tutti si prestano senza il minimo scrupolo alle più terribili operazioni che il più delle volte vede vittime sacrificali, come capri espiatori, cittadini privati di nazionalità non svizzera.

Innanzitutto vi sono i fiduciari, che mettono a disposizione i propri uffici e le proprie strutture, facendo da ponte tra le grandi banche e il sottobosco illegale, formato da fantomatici brokers squattrinati che, "per tirare a campare" si impegnano a procacciare clienti, più o meno danarosi, che piano piano vengono spogliati di tutti i loro averi: nel momento in cui varcano la frontiera svizzera, sono completamente nelle mani dei fiduciari o degli avvocati d'affari. Ad un livello più elevato, vi sono gli avvocati d'affari e i notai, che costituiscono una vera e propria élite. Una categoria che, sebbene di presenti in una forma più rassicurante, è invece la categoria più pericolosa, in quanto, essendo un ordine di casta, è molto più spavalda e arrogante. Il potere che racchiudono nelle loro mani è davvero grande, che , al confronto, quello degli avvocati e dei notai italiani non è nulla. Questo perché sono direttamente collegati con le Banche, racchiusi in un circuito di affari e di collaborazioni molto strette. Non a caso, in Svizzera non esiste nessun avvocato che combatte il sistema bancario e quando questo accade, chi osa sfidare il sistema viene completamente isolato e additato: tutti i canali e i contatti si chiudono, nessuno vuole più lavorare con l'avvocato che si è permesso di attaccare una banca.

Allo stesso modo, anche il sistema giudiziario svizzero svolge un ruolo di protettorato e di sorveglianza, in una continua situazione di conflitto di interesse. I magistrati e i procuratori non sono altro che avvocati, i quali, al termine del suo mandato nella magistratura, divengono gli avvocati d'affari delle Banche. In Italia e nel mondo si discute molto del conflitto d'interesse da parte di imprenditori e di magistrati che vanno a ricoprire ruoli pubblici, prestando molta attenzione che questi abbandonino le proprie attività durante il mandato, o che non riprendano i loro affari una volta terminato il loro compito. Considerando quanto accade in Svizzera, come può un magistrato o un procuratore pubblico essere considerato imparziale e al di sopra delle parti, quando deve pronunciarsi in un processo che vede come imputato una Banca, e in alcuni casi, la Banca più importante della Svizzera? È ovvio che il giudice, in questo caso, è in qualche modo condizionato nell'emettere una sentenza contro una banca che potrebbe diventare in futuro un importante cliente. Il conflitto di interesse è evidente, tuttavia il sistema lo tollera e lo incentiva, in maniera tale che il cerchio possa chiudersi ad un certo punto. Sarebbe interessante sapere quante denunce e quante sentenze sono state emesse da tribunali svizzeri negli ultimi dieci anni contro gli Istituti bancari.

Bisognerebbe così iniziare a capire che la Svizzera non è poi quel Paese democratico e trasparente che tutto il mondo crede, anzi, al contrario. La Svizzera è lo Stato per eccellenza in cui la Giustizia è legalmente "ingiusta": qualsiasi cittadino non svizzero è considerato dalla comunità come un extracomunitario, senza alcun diritto e senza alcuna tutela. Provate, infatti, a mettervi contro un cittadino svizzero, e andrete incontro a seri problemi mentre il vostro avversario non subirà alcuna conseguenza. Allo stesso mondo, qualora proviate e scontrarvi con una Banca, verrete completamente massacrati e privati di tutto ciò che vi appartiene, compresa la vostra dignità. E pensare che questo piccolo fazzoletto di terra è nato con i soldi di tutto il mondo, è cresciuto con il libero commercio di ogni prodotto che era invece vietato in altri Paesi vicini. Infatti in Svizzera tutto è definito libero mercato: sigarette, marijuana, armi, materie prime di ogni genere, valuta più o meno lecita. Infatti, mentre in Italia versare 100.000 € equivale ad essere sottoposto a centinaia di pressanti controlli anti-riciclaggio, in Svizzera, e nel vicino Principato del Lichtenstein, confluiscono milioni di euro non dichiarati ad alcuna autorità nazionali.

Solo oggi, a distanza di anni certi loschi giri di denaro cominciano a riaffiorare, a causa delle violente speculazioni che hanno compromesso la stabilità delle borse mondiali e dei governi, o delle tangentopoli che vengono scatenate contro le classi politiche. È giunto invece il momento che i media e le autorità giudiziarie cominciassero ad affrontare seriamente il problema dei paradisi fiscali e bancari della Comunità Europea. I nostri grandi beniamini della televisione dovrebbero prestare la loro attenzione ad altro, e non annoiarci tutte le sere con le solite storielle delle truffe di Silvio Berlusconi, come Michele Santoro e Marco Travaglio, o il nostro caro Beppe Grillo che con i suoi proclami perbenisti contro le multinazionali continuano a collezionare onorificenze delle grandi fondazioni. Il fulcro del nostro sistema economico si accentra nelle grandi speculazioni e le grandi fughe di capitali in quei paradisi artificiali come la Svizzera e il Lichtenstein, dove ogni autorità nazionale e internazionale scompare, sotto le direttive di potenti centri di potere.