Tripoli - L'Osservatorio Italiano ha intervistato il sindaco di Sabratha, Hussein al-Thawadi (nella foto), per avere maggiori chiarimenti sulla situazione all'interno della cittadina della Tripolitania, divenuta protagonista della recente cronaca dei media internazionali, come nuova conquista dell'organizzazione terroristica Daesh. Considerando la grande importanza di Sabratha, sia perché custodisce un prezioso quanto unico patrimonio archeologico, sia per la sua posizione geografica a ridosso dei confini rivieraschi italiani, l'avanzata di Daesh in questo territorio costituirebbe un grave pericolo per la sicurezza europea, nonché un possibile "cavallo di troia" per un intervento militare in Libia da parte di una coalizione esterna. Di contro, nelle sue parole, il sindaco di Sabratha smentisce nettamente qualsiasi escalation, pur confermando l'esistenza di problemi legati alla sicurezza, dovuti anche all'instabilità politica del Paese.
I media internazionali hanno riportato la notizia della presenza di 30 pick-up di Daesh a Sabratha. Può piegarci cosa è realmente accaduto in città?
Prima di tutto vorrei ringraziarvi per il vostro interesse nei confronti della situazione della Libia. In realtà queste notizie sono completamente false, in quanto i van e pick-up citati dai media appartengono in realtà a delle forze oppositrici di Sabratha, sono solo otto e non 30, e non hanno mai sventolato delle bandiera di Daesh.
La situazione all’interno della città è stabile adesso?
La situazione a Sabratha è molto buona; la Polizia, i Tribunali e tutti gli uffici stanno lavorando. La vivibilità nella città, per quanto riguarda la sicurezza, è sotto controllo.
Le forze della Rada hanno arrestato un tunisino che, in una testimonianza video, ha affermato di far parte di una cellula di Daesh e di aver ricevuto l’addestramento a Sabratha. Le autorità locali sono a conoscenza della presenza a Sabratha di una cellula affiliata a Daesh?
Il video non mi convince molto perché tutte le informazioni sostenute sono basate sull'incertezza e su congetture. Il testimone non ha alcuna informazione sicura, tutto ciò che ha affermato non è nient'altro che un discorso di strada, niente di preciso che possa ricondurre all'esistenza di una cellula di Daesh.
Esiste, secondo voi, un pericolo di espansione di Daesh a Sabratha, o in generale in Libia?
L'espansione di Daesh non avverrà solo a Sabratha, ma in qualsiasi territorio in cui manca una struttura di potere e un Governo che garantisca lo stato di diritto.
L’infiltrazione dei terroristi nel territorio libico avviene attraverso il mare o attraverso i confini terrestri?
L'infiltrazione dei terroristi avviene via terra e questo è un problema di gestione delle frontiere, come anche della lotta ai traffici nelle città di confine, abbiamo bisogno del sostegno regionale e internazionale per combattere questo fenomeno su grande scala. Per quanto riguarda le infiltrazioni attraverso il mare, non ho alcuna informazione in merito.
A che livello si attesta la collaborazione con le Autorità tunisine?
Il livello di cooperazione con le autorità tunisine, purtroppo, è debole.
Vista la diffusione di false informazioni attraverso i media sull’attacco al compound petrolifero della ENI a Mellitah, com'è percepitala la presenza degli investitori italiani nella zona di Sabratha, o più in generale in Libia?
A proposito del complesso della Mellitah, i ribelli di Sabratha hanno risposto a tutti gli attacchi sferrati dall'esercito delle tribù e dal regime precedente, il complesso è protetto. Tuttavia non dà la possibilità ai nostri giovani di ottenere un lavoro.
Esiste un reale rischio di sicurezza per il compound petrolifero della Mellitah?
Non esiste alcuna minaccia per il complesso Mellitah finché ci sono persone desiderose di proteggerlo.
Le autorità di Sabratha sono in grado di controllare gli scontri con l’esercito delle tribù?
Non temiamo l'esercito delle tribù; tutti i loro movimenti sono sotto controllo e la loro presenza non costituisce alcuna minaccia.
Le notizie dei media internazionali descrivono una realtà sempre diversa dalla situazione sul territorio. Secondo lei, quali sono le fonti di questi media? Si trovano in Libia, nei Paesi vicini, o sono informazioni false, create per un obiettivo preciso?
Tutti questi media hanno fonti non ufficiali sia dentro che fuori, alcune entità non vogliono la stabilità in questo Paese, né il supporto di altri Paesi, utilizzando di contro la lotta al terrorismo come un pretesto.
Qual è la posizione delle autorità di Sabratha rispetto all’accordo sul Governo di Unità Nazionale?
Le autorità di Sabratha sostengono Stato e la presenza del Governo di Unità Nazionale, appoggiamo il dialogo.