Motore di ricerca

25 maggio 2014

Scontri a Slovyansk: Giornalista italiano ucciso da mortaio dell'esercito di Kiev

Kiev - Un giornalista italiano e il suo interprete russo sono rimasti uccisi nel corso di uno scontro, presso un villaggio nella regione di Andreevka  Slovyansk, tra le forze di auto-difesa filorusse e l'esercito ucraino. A renderlo noto sono le agenzie russe Ria Novosti e Interfax, confermando che il cittadino italiano è morto a seguito delle gravi ferite riportate nel corso di un bombardamento. La notizia è stata diramata dagli esponenti della cosiddetta Repubblica popolare di Donetsk (DNI) tramite la loro pagina di Twitter, riportando il nome del giornalista italiano, Andrea Rocchelli,  fotoreporter di Cesuralab, e del suo traduttore Andrei Mironov. Questa è anche la prima perdita umana tra le fila dei giornalisti occidentali che sono di stanza nel conflitto dell'Ucraina sud-orientale, che sino a questo momento sono stati oggetto solo di fermi o temporanei sequestri. Da notare che alcune fonti non ben accertate si sono subito affrettate ad affermare che il fotoreporter è stato attaccato da "terroristi russi", ma vi sono precise immagini su quanto avvenuto, registrate dai colleghi russi che li accompagnavano, che dimostrano come i colpi  di mortaio erano rivolti contro una postazione delle forze di auto-difesa filorusse. 

Video bombardamento check-point filo-russo -
Fonte ANNA News (link)
Le immagini riprese dall'Agenzia della Abkhazia, ANNA News, mostrano il sopralluogo dei giornalisti nei pressi di un checkpoint delle forze di autodifesa filorusse. Qui assistono al bombardamento a distanza con i mortai che interessa la zona di Simenivka. Quando i colpi cominciano ad avvicinarsi, decidono di spostarsi, scortati da uomini armati. Nel mentre subiscono un attacco molto ravvicinato che li spaventa, ma non li uccide. Il video risale ad un periodo precedente alla morte, forse anche il giorno precedente, o qualche ora prima di un bombardamento molto più massiccio che prende di sorpresa anche la scorta armata dei giornalisti.
Fermo immagine della bandiera russa posizionata dinanzi alla barricata di Slovyansk che ha provocato la morte del giornalista italiano 
Mappa che mostra la dinamica del bombardamento delle postazioni russe nei pressi dell'ospedale di Semenivka

L'Ambasciata Italiana a Kiev sta cercando di verificare i dettagli di quanto avvenuto, considerando la dinamica dei fatti piuttosto confusa. Secondo alcuni resoconti dei media, questo sabato 24 maggio, verso le cinque del pomeriggio, nella zona nei pressi del villaggio di Andreevka Sloviansk, un gruppo di giornalisti stranieri è stato colpito da mortai sparati dall'esercito ucraino, che nel frattempo aveva intrapreso una dura azione in quella zona contro i filo-russi. Tale notizia è stata confermata anche dal fotografo francese William Roguelon dell' agenzia Wostok Press, che era accanto al suo collega italiano, rimasto solo ferito, dopo essere riuscito a ripararsi dai colpi improvvisi. Tuttavia, il giornalista francese non è riuscito a ricostruire esattamente cosa sia successo al suo compagno italiano e all'interprete, affermando di averlo visto disteso a terra e non muoversi più, prima di uscire dalla tenda per essere prelevato da un'auto. Nella sua prima dichiarazione rilasciata al media Komsomolskaya Pravda, afferma di non sapere dove si trovi in quel momento il giornalista italiano, e che lo sta cercando.

Slavyansk: testimonianza giornalista francese
Testimonianza del fotoreporter francese, William Roguelon, rimasto ferito nell'attacco dell'esercito ucraino verso una postazione delle forze di auto-difesa di Slavyank filo-russe.