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12 marzo 2008

Armi silenziose e psychoterrorismo


In Inghilterra, come negli Stati Uniti, sono già in commercio apparecchi ultrasonici, che emettono suoni ad alta frequenza ed evitano la formazione di raggruppamenti di persone nei pressi di determinati luoghi o in determinate occasioni.Stiamo parlando delle nuove "armi silenziose", che si basano su tecnologie diffuse su grande scala e da tempo sperimentate, e ora sono stati immessi sul mercato commerciale come veri e propri strumenti di sorveglianza e di protezione personale.

Nella società della massificazione e del panico da terrorismo, si stanno diffondendo sempre più i nuovi strumenti di sorveglianza e di controllo sociale, che, utilizzando tecnologie ormai diffuse e conosciute, vanno a colpire le funzioni neurologiche del cervello umano. Stiamo parlando delle nuove "armi silenziose", che si basano su tecnologie diffuse su grande scala e da tempo sperimentate, e ora sono stati immessi sul mercato commerciale come veri e propri strumenti di sorveglianza e di protezione personale. Si tratta di apparecchi che si basano su tecnologia Wireless e GPRS ad emissione di ultrasuoni e onde elettromagnetiche, già ampiamente diffusi per allontanare animali ed insetti molesti, e da poco applicate anche verso gli esseri umani con la stessa metodologia ma con risvolti e implicazioni ben più gravi e sconosciuti.
In Inghilterra, come negli Stati Uniti, sono già in commercio apparecchi ultrasonici, mobili o fissi - che possono essere installati all'interno di locali pubblici o all'estero - che emettono suoni ad alta frequenza percepibili solo da determinati tipi di persone, permettendo di allontanare la folla, di evitare che vengano a formarsi raggruppamenti di persone nei pressi di determinati luoghi o in determinate occasioni. Il loro slogan pubblicitario cita testualmente che riescono ad " evitare le adunate di ragazzi o di adolescenti davanti i negozi che disturbano lo shopping dei clienti", essendo uno strumento "contro un comportamento sociale che è divenuto la più grande minaccia della proprietà privata in quest'ultima decade contro la quale non c'è stato ancora alcun freno". "Acclamati dalle forze di Polizia di molte aree del Regno Unito", gli apparecchi ultrasonici sono stati definiti "il deterrente ideale per gli adolescenti, un sistema efficace contro il cattivo comportamento sociale", in quanto consente di "camminare liberamente all'interno della folla senza essere molestati", di "scoraggiare i giovani dallo spruzzare graffiti sui treni ed i muri delle stazioni". Rappresentano dunque dei veri e propri sistemi per agire sui processi neurologici delle persone, che possono essere allontanate e disturbate, ma anche manipolate in funzione di scopi ben precisi, e per tale motivo costituiscono un'arma molto pericolosa per la società e per l'uomo.

Pubblicizzati come strumenti di protezione personale, vengono commercializzati liberamente, senza alcun tipo di regolamentazione e di prescrizione. Il dato più allarmante è che al momento sono già diffusi sistemi di irraggiamento elettromagnetico destinati al controllo delle masse, che hanno trovato larga applicazione durante le recenti guerre nei Balcani e nel Medio Oriente, oltre che durante la Guerra Fredda nel corso delle schermaglie tra Stati Uniti e Unione Sovietica. La loro esistenza è quanto meno certa, considerando che è sono stati già effettuati i primi studi medici per valutare gli effetti dell'esposizione a radiazioni di microonde elettromagnetiche, tra cui, sintomi psicologici come il letargo, la mancanza di concentrazione, mal di testa, depressione, ed impotenza, ricondotti così a fenomeni di nevrastenia collettiva, e nella peggiore delle ipotesi, ai primi sintomi di cancro e tumori. Al contrario, oggi nessuno conosce queste nuove armi silenziose, i loro reali effetti, i processi che utilizzano, quando e dove sono stati già sperimentati, ma soprattutto quando e dove vengono già utilizzati. Non è da escludere che siano presenti in aule di tribunale, in consigli di amministrazione, all'interno dei Parlamenti e delle Assemblee popolari, nei centri della città e nei luoghi di manifestazione. Allo stesso mondo, possiamo ipotizzare che tali processi siano in atto anche attraverso gli attuali sistemi di comunicazione e di trasmissione delle informazioni, facendo ricorso alla medesima tecnologia.

In ogni caso, è molto chiaro lo scopo che tali armi silenziose devono raggiungere, ossia di creare una società psycho-civilizzata, in cui il controllo sociale e le strategie di condizionamento delle menti umane rappresenta il "pilastro della democrazia". Le trasmissioni elettromagnetiche ad alta frequenza (SHF) possono infatti alterare il comportamento umano agendo sulle normali funzioni mentali. Le tecnologie wireless emettono infatti forme di energia che vanno ad agire sullo spettro elettromagnetico umano, informazioni che possono, in maniera invisibile, colpire il subconscio umano e sviluppare paranoia o apatia, euforia o malessere: i "dati" che il corpo riceve da fonti esterne, vengono infatti elaborati e ritrasformati in stimoli elettrici o chimici. Il comportamento della massa può essere dunque manipolato, cambiato nel momento in cui i dati (informazioni) del proprio sistema neurologico vengono alterati. Questo concetto è alla base dei programmi di guerra psicologici, delle ricerche di comunicazione di massa, andando ad influenzare, per esempio, la scelta di un determinato leader, di un prodotto, di una politica. Il dominio sull'etere, e la capacità di esercitare un controllo coercitivo sui sistemi di comunicazione e di informazione rappresentano un'area vitale della pianificazione militare, che ha creato le società psycho-civilizzate, instaurando una forma di psycho-terrorismo. Noi siamo oggi le più grandi vittime delle informazioni, perché abbiamo dimenticato di proteggerci da esse.