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03 marzo 2008

Lo spettro del Governo Mondiale sul fallimento delle entità sovranazionali


Un'indagine delle intelligences tedesche sta per scatenare una grande tangentopoli europea per far cadere nello scandalo tutti i partiti europei, sia di centro-sinistra che di centro-destra, e costruire così un grande centro. L'Europa continuerà così a frantumarsi sotto i colpi della destabilizzazione politica e della nascita dei movimenti indipendentisti. Sulle ceneri dell'Unione Europea, degli Stati-Nazione delle Nazioni Unite, porterà alla creazione del cosiddetto Governo Mondiale.
Si sta diffondendo sempre più in Europa una profonda preoccupazione sull'inchiesta partita dai servizi segreti tedeschi sull'evasione fiscale in Liechtenstein, lanciando così l'allarme sulla prossima grande tangentopoli europea. Mentre molti tremano, altri sono già al sicuro e aspettano di uscire allo scoperto quando le acque si saranno calmate, e gli investigatori avranno i loro colpevoli consegnati alla giustizia. Quello che può sembrare un ovvio risultato di un'indagine a largo spettro delle intelligences tedesche, si rivelerà presto un tassello di un grande piano organizzato e studiato a tavolino dagli invisibili. Cosa sia il Liechtenstein lo sappiamo da tempo ormai, ma ciò che non riusciamo a spiegarci perché l'Europa "giustizialista" crea queste zone franche al suo interno e le tollera per tanti anni, per poi cominciare la caccia alle streghe contro gli evasori. Qualcosa senz'altro sta cambiando all'interno delle sfere economiche che reggono le fila del potere, soprattutto da quando la Russia ha cominciato a scambiare il proprio gas in rubli, e a New York si accetta la moneta messicana, oltre all'euro.

La macchina mediatica , capitanata dai potenti - anche se poi si è scoperto che non sono così potenti - ha di nuovo lanciato il grido della democrazia. Come ottimi demiurghi, hanno disegnato una piantina politica, per far cadere nello scandalo tutti i partiti europei, sia di centro-sinistra che di centro-destra, e costruire così un grande centro. Una forza politica che potrà circoscrivere intorno a sé tutti i piccoli e i grandi poteri della nostra Italia, costruita sulle baronie e le massonerie, ma soprattutto su scellerati meccanismi finanziari che legano le fondazioni - da quelle umanitarie e sociali a quelle religiose - alle Banche, tramite il filo sottile dei broker e dei programmi di trading ( si veda La spirale di Banche e Fondazioni ). Il cambio di potere esige delle vittime, dei sacrifici senza che la massa sappia nulla di quello che accade realmente. Tutto questo cinema a cui assistiamo, non è altro che già storia passata : false rivoluzioni e falsi rivoluzionari, il frutto del "cavalcare onde", in questo grande mare di bugie.

L'Europa si è frantumata, il sogno europeo è finito, non esiste più, e il cavallo di troia della sua disfatta definitiva è proprio l'indipendenza del Kosovo. La sua legittimazione, in circostanze e con modalità molto ambigue, sta già mandando in crisi decine di Paesi, diffondendo tra i Governi una sorta di psicosi, ossia quella di fare i conti con i propri scheletri, con le forze soffocate del revisionismo, con il malcontento popolare che sfocia in "rivendicazione dell'autonomia" dal governo centrale. La maggior parte degli Stati che hanno riconosciuto il Kosovo hanno sempre precisato che "il Kosovo non sarà mai un precedente", tuttavia non sanno che quando si renderanno conto del grande errore sarà tardi, perché saranno già invasi da bandiere e simboli etnici. Gli stati-nazione cominceranno a scomparire sotto i colpi dell'identità etnica, che frammenterà il mondo intero in un unico progetto globale. La situazione potrebbe degenerare al punto che ogni Stato sarà commissariato da una sottospecie di funzionari europei che, investiti di poteri "nazionali e sovranazionali", decretano in maniera definitiva la fine della politica. Esisteranno sempre più le cosiddette "autonomie economiche" dove i diversi strati sociali si uniranno a gruppi, dando vita al "settarismo", o a quello che oggi viene definito "associazionismo".

Per assistere a tale scenario potremmo non aspettare ancora molto, considerando che al termine del vertice della Nato a Bucarest, l'Onu potrebbe perdere la sua istituzionalizzazione, e dare vita ad un "Governo mondiale", come più volte pronosticato da diversi capi di Stato. Probabilmente, la dichiarazione del Kosovo ha proprio questo come scopo ultimo, essendo uno stato fantoccio nato proprio dal fallimento delle Nazioni Unite, che si sono rivelate incapaci a gestire una crisi diplomatica permettendo l'intromissione dei singoli Stati e dei loro interessi. La Nato tuttavia si riconfermerà il braccio armato del Governo Mondiale, e imporrà la legge della "pace" ottenuta con la lotta al terrorismo. Questo è il messaggio che si nasconde nel rapporto della Nato "Verso una grande strategia per un mondo incerto" - redatto dal Generale americano John Shalikasvili ed ex comandante a capo della NATO in Europa, il maresciallo britannico Lord Peter Inge, il generale tedesco Klaus Naumann ex Presidente del comitato militare della NATO, il generale olandese Henk van den Breemen, l'ammiraglio francese Jacques Lanxade ex capo dello Stato maggiore dell'esercito francese - che riporta le raccomandazioni e le prospettive che dovranno essere esaminate al meeting di Bucarest. Per poter far fronte a queste nuove minacce asimmetriche, le gerarchie militari propongono "l'utilizzazione preventiva dell'arma nucleare, anche se prima veniva definito come uno strumento estremo". Ciò che rende spaventoso questo documento è soprattutto la percezione del nuovo mondo che si sta venendo a creare, caratterizzato da "sconvolgimenti sociali giganteschi particolarmente legati ai movimenti delle popolazioni", dal "terrorismo internazionale, dal crimine organizzato e dalla proliferazione delle armi di distruzione massiccia", dalla "diffusione crescente dei fanatismi religiosi", e infine "dall'indebolimento degli Stati nazioni e delle organizzazioni internazionali come l'ONU, la NATO e l'Unione Europea". Il testo contiene soprattutto un vero progetto di organizzazione politica, dopo che l'occidente sarà assediato e indebolito all'interno e all'estero.
È chiaro, dunque che l'utilizzo dell'arma nucleare come mezzo per risolvere le controversie internazionali, è la negazione stessa dell'ONU, che è nata proprio dopo la distruzione di Hiroshima e Nagasaki. Le grandi potenze mondiali, come Stati Uniti e Russia, decideranno gli equilibri geopolitici, mentre Iran, Pakistan, Corea, e altri ancora, soccomberanno dinanzi all'incontrastato potere dei grandi.

Oggi così assistiamo al massiccio bombardamento della striscia di Gaza, con l'assassinio di oltre 100 persone, in maniera arbitraria, annullando così anche il processo di pace che in maniera faticosa era stato ricostruito. Israele, in una sola giornata, ha sganciato su una popolazione inerme e indifesa centinaia di bombe, e ancora una volta le Nazioni Unite tacciono, non una sola voce si è sollevata per impedire questa strage. Ecco dunque dove stiamo andando, verso la dittatura della guerra, con l'utilizzo della bomba nucleare come forma preventiva, e la nascita del cosiddetto Governo Mondiale. Non possiamo che ricordare le parole dello scienziato Nikola Tesla, che, all'inizio del secolo affermò.

"Tenteranno di fare qualcosa, e con le loro stesse mani decreteranno la loro fine".