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21 ottobre 2009

Accordo Italia-Turchia- Russia su oleodotto Samsun-Ceyhan



Il Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola ha siglato a Milano, congiuntamente al Ministro dell'Energia della Repubblica Turca Taner Yildiz, al vicepremier russo Igor Ivanovich Sechin, al Ministro dell'Energia russo Sergei Shmatk, una dichiarazione congiunta per la realizzazione dell'oleodotto Samsun-Ceyhan, che collegherà la costa turca del mar Nero con quella turca del Mediterraneo permettendo così di "bypassare" lo stretto del Bosforo e dei Dardanelli. Grazie al nuovo oleodotto, infatti, si garantirà una maggiore sicurezza nella navigazione, con un ulteriore contributo alla protezione dell' ambiente in un ecosistema complesso e delicato. "La dichiarazione - ha affermato il Ministro Scajola - conferma la valenza strategica del progetto come rapido strumento per lo sviluppo del Corridoio Sud di approvvigionamento di gas dall' area del Mar Caspio verso l' Europa attraverso la Turchia. L'accordo trilaterale è importantissimo perche' migliora la rete di trasporto di petrolio. Mi auguro che le trattative in corso possano portare il 16 dicembre, in occasione del vertice intergovernativo Italia-Turchia alla definizione degli ultimi accordi operativi". “Il pianeta ha bisogno di energia - ha spiegato Scajola - ogni infrastruttura energetica che va contro i cambiamenti climatici e' benvenuta. Questo oleodotto e' importante perchè evita il sovraffollamento di navi petroliere nel bosforo e nei dardanelli''. Scajola ha definito l' accordo trilaterale '' importantissimo, perche' migliora la rete di trasporto di petrolio''.


A seguito degli accordi di Ankara del 6 agosto scorso, insieme alla dichiarazione congiunta è stato firmato un protocollo d' intesa tra i rappresentanti di Eni, Calik Holding, Jsc Transneft e Rosneft (le compagnie energetiche coinvolte). Il protocollo prevede l'impegno a trattare, per definire le condizioni economiche e contrattuali, per l'ingresso delle imprese russe nel Samsun-Ceyhan, così da assicurare i volumi di greggio necessari a garantire la sostenibilità economica del progetto. E’ stato assunto inoltre l'impegno per l'accelerazione dei lavori sul progetto Itgi, l'interconnessione tra Turchia, Grecia e Italia per il trasporto del gas. Il progetto Turchia-Grecia-Italia si articola in tre sezioni:
-la rete nazionale dei gasdotti turca, che sarà potenziata al fine di consentire il transito dei volumi destinati ai mercati greco e italiano;
-l'interconnessione Turchia-Grecia (ITG), operativa gia' dal novembre 2007, e comprenderà inoltre una bretella tra la Grecia e la Bulgaria (IGB - Interconnector Greece-Bulgary) con una capacità di trasporto dai 3 ai 5 miliardi di metri cubi di gas all' anno;
-il gasdotto Grecia-Italia (IGI), che sarà lungo circa 800 chilometri, di cui circa 600 saranno realizzati in territorio greco e circa 200 nel tratto marino tra la costa greca e quella pugliese. L' Unione Europea ha riconosciuto la rilevanza strategica di ITGI come Progetto d' Interesse Europeo inserendolo nei progetti per lo sviluppo del Corridoio Sud dell' European Recovery Plan con una proposta di finanziamento di 100 milioni di Euro. Insieme al condotto Itgi, dal 2015 verrà realizzato il condotto Galsi, il nuovo gasdotto che collegherà l' Algeria alla Toscana via Sardegna.

Nella giornata di ieri, il Ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola ha partecipato anche all’inaugurazione del rigassificatore di Porto Levante, in provincia di Rovigo. “Con l’avvio operativo del rigassificatore di Rovigo – ha affermato il Ministro Scajola - l’Italia è più sicura e più forte dal punto di vista energetico: il gas naturale liquido (GNL) sarà importato per l’80% dal Qatar e l’impianto coprirà circa il 10% del fabbisogno nazionale di gas. Affrontiamo, perciò, il prossimo inverno con maggiore tranquillità: le “guerre del gas” tra Russia e Ucraina che lo scorso inverno, come nell’inverno 2006, hanno interrotto gli approvvigionamenti di gas dall’Est, ci fanno meno paura. Questa iniziativa, inoltre, rafforza i nostri legami economici con il Qatar”. Il rigassificatore di Rovigo, come spiegato dal Ministro, è stato realizzato da Edison (10%), ExxonMobil (45%) e Qatar Petroleum (45%), ed è anche un gioiello dell’ingegneria: è la prima struttura offshore al mondo, realizzata in cemento armato a 28,5 metri di profondità marina e 15 km dalla costa a largo di Porto Levante (Rovigo): la capacità di rigassificazione è di 8 miliardi di metri cubi all’anno. Il progetto, il cui costo è stato di € 2,5 miliardi, è incluso nella lista delle opere strategiche per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese. Il terminale, che sarà operativo al 100% entro la fine del 2009 (al 40% da settembre 2009) impiega nel complesso 100 persone .
L'Italia ha un'emergenza energetica e deve recuperare il tempo che ha perduto: per fare questo, è indispensabile il rigassificatore di Zaule, vicino a Trieste. C' e' un altro impianto pronto a partire a Priolo, in Sicilia, che diventerà un altro rigassificatore importante, anche se non come questo. Ci sono priorità richieste – ha concluso il Ministro - che stiamo valutando perche' mi pare evidente che, se non vogliamo squilibrarci da una parte o dall' altra e vogliamo mantenere un mix energetico equilibrato, dobbiamo valutare i diversi pesi”.