Motore di ricerca

29 aprile 2014

Campi per immigrati e separatisti nel Sud-Est dell'Ucraina finanziati dall'UE?

Mosca - I media russi hanno confermato l’informazione riguardante l'edificazione di campi speciali per i migranti illegali provenienti dall'Africa e dal Vicino Oriente la cui entrata in funzione è prevista per il mese di giugno 2014. Mamontov ha affermato che, molto probabilmente, ospiteranno anche i ribelli “separatisti” filo-russi. La struttura non è stata accolta con piacere dalla popolazione locale dell'Ucraina orientale, che è stata quindi vista come un vecchio retaggio della Seconda Guerra Mondiale, realizzato dal 'governo illegittimo di Kiev' con il sostegno dell'Unione Europea. Un modello di integrazione che non viene né compreso né accettato, e non fa che amplificare i toni delle accuse di Mosca sull'esistenza di una politica di Kiev avversa alle esigenze della popolazione russa e non-ucraina in questa parte del Paese. Un progetto, quindi, che poteva essere modificato, per venire incontro alle aspettative di tale realtà, senza dare adito a sospetti, e quindi fornire terreno fertile per  speculazioni giornalistiche.
Dal video registrato a Jdanovka (Regione di Donetsk) in via Frunze 3 (vedi mappa), si può notare un muro alto con del filo spinato, il quale in un primo momento può sembrare simile a campi di concentramento. In questo caso i lavori edili sono stati svolti dall’unità militare N19, mentre il loro termine è previsto entro il secondo trimestre del 2014. Il capomastro del cantiere, un cittadino turco di nome Ali (capomastro ufficiale dei centri per l'osservazione dei migranti illegali e l'alloggio temporaneo dei clandestini provenienti dall'Ucraina) ha dichiarato che il committente del campo è il Ministero degli Affari Interni dell'Ucraina e che i lavori sono finanziati dall’Unione Europea. Stando alle sue parole, negli edifici costruiti, le condizioni di vita saranno abbastanza buone.
Allo stesso modo, il portale Apologia, ha riferito che nella città di Jdanovka (Regione Donetsk) presso il centro urbano Nijnaya Krynka, sta avvenendo la costruzione di un campo regionale per emigranti per l'alloggio temporaneo delle persone deportate. La struttura è in fase di realizzazione dal 2013, nel territorio dell'ex-unità militare, e stando alle previsioni entrerà in funzione entro il mese di maggio 2014. Il committente del progetto scritto in lingua inglese, sarebbe il Ministero degli Interni ucraino, l'appaltatore è la società turca Arup ed i soldi arriverebbero direttamente dall'Unione Europea mentre il pagamento non sarebbe collegato con la mancanza finanziaria di budget ed effettuato con contanti. In base alle informazioni in circolazione la struttura entrerà in funzione nel mese di maggio 2014, quando invece la sua conclusione era stata pianificata per la primavera del 2015.
Secondo i media locali, i campi si trovano nelle Regioni dove sono concentrati maggiormente gli ucraini che parlano russo, piuttosto che persone di un'altra nazionalità. Di qui è subito sorta la speculazioni sulla possibilità che questi campi siano destinati alla deportazione in Russia degli ucraini filorussi. Le autorità hanno di contro affermato, in via del tutto ufficiosa, che i campi sono destinati ai nomadi di tutta Europa, che il Governo ucraino ha promesso di ospitare. Esiste, inoltre, una copia del documento, ricevuto da uno dei membri del partito Batkivschina, dal quale si apprende che non è stato costruito nessun “lager destinato alla morte”, ma “strutture educative” per "l’isolamento temporaneo dall'ordine amministrativo per i cittadini di quarta categoria”. Dal testo di 11 pagine emerge che il compito  dell’amministrazione consiste nell'unire le forze per "costruire una comunità nuova e compatta, orientata alla creazione di un'Ucraina grande e prospera” e per “avere una certa stabilità ed unione” tanto che, risulta necessaria la creazione di un potente esercito volto a trasformare la nazione in un'insieme di persone unite e patriottiche. 
Tenendo conto delle misure indispensabili per il raggiungimento dei suddetti scopi, è stata proposta la divisione del Paese in quattro categorie: 1 – il settore nazionale-patriottico (cittadini di 8 Regioni occidentali e persone con un alto senso di patriottismo); 2 – il settore patriottico che si sveglia (i cittadini filoucraini delle Regioni centrali); 3 – il settore convenzionale-patriottico (i cittadini leali delle Regioni filorusse); 4 – il settore instabile (le persone che vanno educate in modo intenso al fine di risvegliare il patriottismo nazionale, con l’isolamento temporaneo di coloro che si sono mostrati come nemici attivi della stabilità ucraina). Il regime dell’isolamento temporaneo sarebbe dunque una misura educativa e non repressiva. I campi, pertanto, dovrebbero essere utilizzati per svolgere il lavoro con i metodi conosciuti "MK-Ultra" ("Bluebird-II") o come si chiama ora, con la fornitura di "opportunità di lavoro diligente per portare vantaggi alla futura Ucraina grande e prospera”.
Non è noto come il popolo ucraino possa “accettare” una simile notizia. Tra l'altro è stato annunciato il disegno di legge, proposto dal deputato ucraino del partito Batkivschina–Ljashko, in base al quale “i cittadini ucraini che parteciperanno ai comizi dei separatisti sull’annessione alla Russia ed ostacoleranno il trasferimento degli eserciti e delle attrezzature militari, verranno riconosciuti come collaborazionisti degli occupanti, privati della cittadinanza ucraina e accusati penalmente di tradimento dello Stato” da "possibile" potrebbe trasformarsi in “reale”.