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28 aprile 2010

Londra ferma l'avanzata dell'Italia nei Balcani

Bruxelles - Pubblichiamo di seguito le bozze delle relazioni di valutazioni dei progressi della Bosnia e dell'Albania per la liberalizzazione dei visti redatta dalla Commissione Europa. In realtà di trattava di documenti riservati che avrebbero dovuto essere esaminati a breve per esprimere un parere in merito entro la fine di maggio, alla vigilia del vertice UE-Balcani di Sarajevo. Per questo la conferenza era attesa per dare l'annuncio della decisione positiva per Bosnia e Albania, almeno questi sembravano gli accordi presi all'indomani della visita di Frattini a Sarajevo del 13 aprile. Qualcosa però cambia, e intanto viene preparata (il 19 Aprile) e poi divulgata (24 aprile) la relazione che smentisce la concessione dei visti. Secondo fonti dell'Osservatorio è stato proprio un Paese membro a consentire la sua pubblicazione, e non è un caso che il documento sia stato lanciato subito da Voice Of America. "L'Inghilterra ha chiesto in cambio gli hub energetici per avere lei il controllo della trattativa dei visti, e sicuramente l'avanzata italiana spaventa Londra, questa è la verità -- già il reportage del Times sulla colpevolezza degli italiani di Emergency in Afghanistan è stata una farsa per distogliere l'attenzione sulla visita di Frattini nei Balcani. Ora succede che il Kosovo chiude la telefonia mobile serba proprio prima di un vertice bilaterale: questo ci meritiamo dal Kosovo dopo che l'Italia lo ha persino riconosciuto". "Hanno minato tutti i rapporti bilaterali. E' ora che ha Roma si diano una smossa, invece di litigare per una poltrona", conclude.
Bozza relazione Bosnia Erzegovina Bozza relazione Albania

08 aprile 2010

Verso i porti dell'Est l'ultimo viaggio delle navi da rottamare

Etleboro
Roma - Gli scandali delle navi scomparse nei fondali del Tirreno e dello Ionio, in qualche modo ha consentito agli Stati occidentali di nascondere altri tipi di crimini dinanzi agli occhi dell'opinione pubblica. Di fatti molte delle carcasse delle vecchie navi mercantili e militari si trovano oggi nei porti dei Paesi dell'Est, i quali per riequilibrare le loro economie hanno acconsentito ad accogliere le navi da rottamare, e con esse tutte le attività illecite che in esse possono essere ben nascoste. In questi Paesi nessuno si pone delle domande, ed è molto facile far sparire le tracce e le rotte di queste navi, che fanno verso Oriente il loro ultimo viaggio. E così ci chiediamo come mai c'è una vecchia nave mercantile nel porticciolo militare di Orikum, in Albania, e cosa c'è al suo interno? Forse è stata acquistata dalla marina militare albanese come mezzo di trasporto... Ad ogni modo, visto che siamo molto sensibili all'argomento, a partire da oggi ci impegneremo attivamente a controllare e trovare nei porti dell'Adriatico tutti i rottami delle navi, per cui non è dato sapere come siano giunti lì.

Osservatorio Italiano