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08 gennaio 2017

Reati di Stato: La Etleboro chiede tutela per le imprese italiane

Per quanto le cerimonie tendano a glorificare le istituzioni, resta il fondato problema della credibilità delle stesse. In un sistema democratico l'autorevolezza delle istituzioni passa per la loro soggezione alla legge, il che significa che esse sono al servizio dei cittadini e di tutti i soggetti collettivi, sociali ed economici. Ognuno di noi deve quindi pretendere che i funzionari dello Stato siano trasparenti verso i cittadini e leali nei confronti delle istituzioni.  E' questo il concetto che spinge la Tela della Etleboro ad agire per la tutela delle imprese italiane, spesso vittime della negligenza di funzionari che danneggiano la stessa credibilità dello Stato. Spesso ci è capitato di vedere come le istituzioni abbiano affossato ogni legittimo diritto di singoli ed aziende al solo scopo di difendere la posizione del singolo funzionario, magari perché per proteggere la propria carriera o interessi di terzi.

Vi sono prove documentali che attestano, ad esempio, come alcuni ambasciatori abbiano cambiato repentinamente le loro azioni, commissionando delle perizie ad hoc, palesemente errate, che tuttavia giustificano o difendono la loro posizione, ai danni delle imprese che invece dovevano difendere. Gli stessi rappresentanti, nella foga di difendere il loro indifendibile operato, hanno messo a repentaglio le istituzioni statali, omettendo di effettuare o ritardando le dovute comunicazioni al ministero ed al governo.  Questi atti di negligenza o di intenzionale abuso di ufficio vanno accertati, e quindi sanzionati presso le dovute sedi. Ed è quello che la Etleboro intende fare, agendo su mandato delle imprese che sono state danneggiate da tali funzionari, presso i Tribunali della Repubblica

Allo stesso tempo, saranno presentate le richieste di ritiro di qualsiasi titolo o onorificenza riconosciuta dalle alte carico dello Stato, per evidente incompatibilità rispetto ai requisiti richiesti. Infatti, la serietà delle istituzioni repubblicane suggerisce che l'opera di trasparenza cominci dal più alto ufficio, la Presidenza della Repubblica, la quale potrà appurare se i propri alti funzionari siano stati incapaci o infedeli, indegni delle onorificenze ricevute.  Siamo dinanzi, oggi, ad un'opera di giustizia  per la tutela delle imprese italiane, il solo strumento per supportare il "Made in Italy nel mondo".