Zagabria/Croazia-Italia - Le società “La Distributrice Srl” e “La Distributrice Investments Srl”, di proprietà dei F.lli Ladini, hanno depositato la scorsa settimana al Tribunale Commerciale di Spalato un esposto per bloccare la vendita della Dalmatinka. La richiesta è stata sottoposta sia al Presidente del Tribunale di Spalato che al Ministero della Giustizia della Croazia, sottolineando come gli atti compiuti dal tribunale risultano illegali e discriminatori nei confronti degli imprenditori italiani. Esso ha infatti agito con parzialità, disattendendo l’autorità della Corte Superiore di Zagabria che aveva sentenziato, oltre sette mesi fa, il diritto all’ammissione nel credito. Ci si aspetta ora una risposta equa e coerente da parte delle autorità croate, e delle stesse istituzioni italiane affinchè intervengano presso gli organi competenti croati per garantire il rispetto della legge. Un'aspettativa nei confronti dello stesso ambasciatore italiano a Zagabria, il quale aveva garantito di seguire il caso con molta attenzione, dopo mesi di trafila presso tribunali ed uffici amministrativi, tra legali e diplomatici. Il caso Ladini continua così ad essere un tragico esempio di quanto le nostre aziende all'estero siano indifese, nonostante tentino di portare avanti l'economia italiana e diffondere il Made in Italy di eccellenza. Ai nostri diplomatici chiediamo una decisa presa di posizione, per far valere i diritti sanciti non solo dagli accordi bilaterali, ma anche dal diritto europeo ed internazionale. Chiediamo, quindi, un'azione che va oltre la mera rappresentanza dei grandi gruppi industriali che hanno conti alle Cayman, perché si schierino stavolta accanto alle piccole e medie imprese, cuore dell'economia italiana.