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26 settembre 2007

Illusi ed illusionisti nel carrozzone della disinformazione


Da molto tempo ormai il mondo dell'informazione è assediato da notizie che si mescolano alla rinfusa creando confusione su ciò che sta accadendo nel mondo. Eclatanti dichiarazioni di Ministri o capi di Stato, che parlano di guerra o rinnegano quanto hanno detto solo pochi giorni fa, frasi sospese e messaggi in codice, le piazze che sembrano popolarsi di rivoluzionari annoiati: ogni cosa fa parte del grande spettacolo della disinformazione che sta mettendo sù un bel carrozzone .
Molti avvertendo una crescente sensazione di malessere, hanno deciso di creare dei movimenti che siano la negazione della politica, alcuni si chiudono nel loro piccolo mondo e si estraniano, mentre poi ci sono quelli che tirano calci e gridano perchè nessuno li chiama e perchè sono diventati gli attori di una scena ormai vecchia. Chi grida alla catastrofe, chi diventa omicida o kamikaze dopo aver visto il proprio conto in banca, e chi invece vuole creare partiti, pensando che lui è la luce, mentre altri prima di lui sono stati solo un raggio. Potremmo dunque provare a spiegare a tutti quale sia il grande inganno che si nasconde dietro queste chimere, ma viviamo in un mondo in cui vi è una situazione tale di malessere che spinge le persone a rivolgersi ai Maghi, o a credere nella possibilità di vincere un milione di euro con una telefonata: viviamo tutti di illusioni e illusionisti, trascinati in un vortice per non farci mai fermare a riflettere.
La gente è sempre stata illusa da uno o dall'altro, dalla politica e dai manipolatori delle masse, dalle sette e dalle religioni. I nostri politici oggi vanno in giro per il mondo regalando le terre di altri, per creare poi il mito dell'emigrazione clandestina e la caccia allo "straniero". Ma cosa pensereste, e cosa fareste voi se un giorno le Comissioni di Bruxelles decidessero che i siciliani non sono più italiani, ma solo siciliani? E cosa pensereste se la Nato bombardasse la Sicilia e non l'Italia? E' questa la bugia che per esempio si nasconde nelle guerre dei Balcani, e queste sono le manipolazioni dei potenti e delle religioni stesse che sono complici a tutti gli effetti. Se il vaticano non ha nulla da nascondere, allora che apra le sue chiese e spieghi a tutti il motivo delle sue decisioni politiche.
Le religioni da secoli tengono le redini della disinformazione, senza mai alzare un dito per fermare l'usura, le guerre, le ingiustizie sociali, nonostante il grande potere politico che sono in grado di esercitare. Evidentemente anch'esse sono delle Piramidi, come lo è il Vaticano, il cui potere è concentrato in una gerarchia potentissima, che passa il suo tempo nei consigli di amministrazione delle Banche, nei banchetti con champagne e aragoste. Ancora oggi il Vaticano controlla l'informazione e la controinformazione, e ciè è dimostrato dal fatto che nessun media che scrive di complotti ha mai citato l'esistenza di una causa contro il Vaticano presso un tribunale americano: parlano di Banchieri, ma non mostrano documenti o prove, rimanendo in silenzio per coprire una delle lobby bancarie più potente nel mondo. Evidentemente loro stessi sono parte del problema perchè non hanno capito che la disinformazione è la chiave del potere delle religioni, che agiscono mediante dei depistatori che diffondono false notizie per indurre un media ad esporsi e a screditarlo: sono molto abili, e la loro abilità sta proprio nello sfruttare sino in fondo un unico e solo potere.
Informazione e controinformazione, uniti come non è mai accaduto, coesistono avendo la sicurezza che nessuno si accorgerà del trucco e che presto dimenticheranno tutto, non appena la storia si sgretola agli occhi dei media. Le accuse reciproche e le denunce tanto per fare un po' di propaganda e creare un finto nemico, i processi fantasma per dare in pasto alla folle un colpevole e far archiviare subito il caso, la sceneggiata del comico di turno che si dimena sul palcoscenico, ma poi si intuisce che di lui i poteri non hanno certo paura. Queste sono solo alcune delle armi insidiose con cui la disinformazione agisce, e ci manipola all'infinito per arrivare ad uno scopo ben definito.
La stessa crisi di liquidità e la corsa agli sportelli delle Banche è stata una grande manovra di disinformazione, per dare spazio alle speculazioni dei grandi fondi che hanno lanciato già sul mercato titoli denominati in miliardi di dollari per scommettere sulla caduta dell'economia statunitense. Quello che sta accadendo in realtà è un processo lento di degenerazione dell'economia fondata sulla moneta, sul debito e sul credito, concetti che in un futuro non ci apparterranno più: parleremo di monetica, di capacità intellettive e di cyberbank personalizzate. Tuttavia, la disinformazione e la controinformazione stessa spacciano questi eventi come l'inizio della grande recessione mondiale, segnata dalla scomparsa di un sistema fallito e la nascita di uno democratico sulle ceneri del suo fallimento. In realtà, non hanno capito nulla, e faranno il gioco stesso degli speculatori che vogliono un'economia debole e incapace a reagire.

Lasciamo dunque che ci manipolino, mentre aspettiamo chissà che cosa. Continuiamo a correre per risolvere un problema, come i nostri stessi antenati hanno fatto, aspettando la manna dal cielo, senza mai aprire un libro per cercare di capire, limitandoci a spolverarli nelle biblioteche e lasciando che la propria intelligenza fosse bruciata dal semplice "copy and paste". Viviamo in una società che crea continuamente solo problemi da risolvere, dei nuovi bisogni da soddisfare, ma nessuno ha mai capito che fino a quando noi penseremo di avere un problema, allora saremo sotto le lobbies, sotto la piramide. Noi dobbiamo avere invece delle soluzioni: chi crede di essere la soluzione, desidera la "piramide" , ma chi pensa di essere una parte della soluzione allora farà parte del progresso. Questa è la chiave per cercare, e trovare, la vera evoluzione di una società chiusa all'interno delle sue barricate, con le sue regole e le gerarchie che impone sempre lo stesso modo di crescere e di fare economica.

Cos'è la destra e cosa la sinistra, cos'è l'informazione e cosa la controinformazione? In realtà tutti sono schierati contro tutti, qualcuno si incatena, qualcuno diventa rivoluzionario dalle 9 di sera a mezzanotte, poi al mattino si alza e va a lavoro, come uno schiavo, frustrato e calpestato. La nostra società è fatta di bancomat, di supermercati, di lotterie e di scommesse, mentre la gente di cultura viene calpestata e derisa dai caproni, che gridano dando a gomitate nella folla per farsi spazio, mettendosi dietro la tastiera con una bottiglia di vino e vaneggiando teorie. Questi sono i nostri rivoluzionari, piccoli e insignificanti personaggi, falliti prima di emergere, che traducono con Google le pagine in inglese dicendo "l'ho detto io, sono io il primo, e ho l'esclusiva su una parola". In realtà tutti sono bravi, seduti su un divano, per poi spegnere tutto e andare a letto perché sanno che non succederà nulla, e nessuno mai si ricorderà di loro.

Invece c'è gente che in silenzio, accetta tutto, e porta avanti un duro e costante lavoro che darà i suoi frutti solo negli anni, festeggia i suoi passi silenziosamente. Hanno paura di tutti e vivono delle vite chiuse, attaccati alle loro piccole cose, cercando tra la folla le voci della loro stessa coscienza, e dei piccoli sguardi che sono la comprensione: tutto questo rende questi uomini unici, odiati, e determinati. Chi canta scienze sconosciute, ideali già conosciuti dovrebbe leggere Platone, chi ritiene di essere stato abbandonato da tutti deve fermarsi e capire che egli stesso è stato l'artefice del suo destino.
Chi invece oggi è qui a leggerci sa che diciamo la verità, che non combattiamo guerre perse, che allontaniamo i leader manipolatori che vogliono trascinare a sé la massa per giocare a fare il politico, ridicolizzando qualcosa di cui ha paura e non vuole accettare una soluzione che è nella Tela .