"In un futuro, saranno gli attacchi cybernetici ai sistemi elettronici delle strutture di difesa nazionale od istituzionali ad essere definiti terroristici. Allo stesso tempo, la difesa dei propri dati e delle informazioni degli Stati potrà essere considerata un'operazione di anti-terrorismo. [si veda La macchina pensante ] Questa è una guerra sotterranea e i Governi dovranno ammettere che esiste veramente il crimine invisibile, contro il quale sono ancora totalmente impreparati. Oggi è possibile creare un buco all'interno della rete con domini di vari livelli e scomparire in un labirinto, che è possibile attaccare un server senza essere rintracciati, perché basterà modificare qualcosa all’interno di un pc e trasferire un server". [si veda Il potere ortodosso avanza e Barack lancia la guerra cybernetica ]
Questo quanto nel 2008 scriveva l'Osservatorio Italiano, preannunciando la nuova era delle guerre elettroniche, che sostituiranno gradualmente i confronti diretti tra gli Stati. Oggi, dopo il caso Wikileaks, vi è senz'altro un nuova consapevolezza nella necessità di munirsi di un sistema telematico proprio, controllato dalle istituzioni pubbliche e non da entità private, che possa proteggere i dati dei cittadini e dello Stato. Le analisi e gli studi della Tela Italiana consentiranno di aprire una nuova era, perché molti hanno creduto nel messaggio tracciato in anni di lavoro.