Le masse occidentali credono di avere un potere e dei diritti, ma è così solo in apparenza; forse lo hanno avuto in passato, e con il tempo le loro prerogative sono passate nelle mani di speculatori, dei gruppi industriali e dei capitalisti. Questi, tramite il loro potere di comunicazione-informazione, muovono le masse facendo leva sui loro consumi. Gli "invisibili" - come chiameremo le entità economiche che gestiscono questo sistema vitale - hanno capito che, nutrendoci con dei beni materiali e culturali medio-bassi, possiamo essere manipolati mediante un piccolo slogan e dei discorsi politici. Le masse, oggi, non fanno altro che alimentare i potenti, e trasmettere ancora potere a nuovi gruppi di speculatori. Questo ci fa capire come "emigrano" gli interessi delle grandi multinazionali che portano il cosiddetto sviluppo economico, ossia verso il consumo, oltre che verso le risorse da sfruttare. Quando un Paese diviene consumatore di un prodotto, su di lui si concentra anche un grande interesse: dove ci sono miliardi di consumatori oppure di individui, i distributori riescono a trarre un vero potere dalle loro materie prime.
Ciò che lubrifica questa macchina è proprio il sistema informativo, mediante il quale manipolare le masse dove si vuole che esse vadano: l’informazione diventa la chiave dello sviluppo dei popoli, e per questo si apre con il contagocce. Le televisioni, con centinaia di canali televisivi e milioni di telespettatori non hanno per nulla progredito le masse, anzi le hanno condotte verso il vicolo cieco dell’ignoranza e del consumismo. Immaginate che se qualcuno cerca qualche informazione del 1968 consultando giornali o libri, non troverà nessuna informazione culturale e storica, che possa essere considerata come una prova documentale su cui uno storico può lavorare. È chiaro che gli invisibili esistono, e si nascondono dietro la politica, le banche, il segreto, la scienza, il giornalismo. Tuttavia, dobbiamo considerare che non ci possono essere degli uomini che controllano tutto questo, non vi sarebbero risorse o uomini a sufficienza
Le macchine pensanti possono dunque controllare i movimenti e le scelte dei consumatori, degli elettori e dei cittadini, ma la loro pericolosa funzione si spinge ben oltre. Possono infatti "uccidere" il piccolo e il grande rivoluzionario, tale che, gli uomini che hanno creatività, tramite questo sistema, vengono pian piano consumati fino a farli morire. Bisogna considerare il fatto che la morte di un essere umano avviene in due tempi, dove l'atto terminale è la morte fisica, quasi sempre preceduta da un'azione intellettuale. Questo significa che un uomo, che ha fatto dei progetti e tanti sacrifici per migliorare se stesso, in un certo momento della sua vita comincia a considerare il tempo come se si fosse fermato. Decide così di invertire la tendenza del suo vivere quotidiano, sia gradatamente che bruscamente, ed è costretto in questo a fare delle valorizzazioni dei risultati ottenuti, dei tagli per approdare all'abbandono progressivo dello sviluppo del suo avvenire.
La nostra umanità, con l’avvento della cibernetica può solo cambiare, in meglio o in peggio, e anche questa volta lo decideremo noi. Entrando nella cybernetica, inserendo la società in tutte le sue sfumature in un sistema elettronico, è possibile eliminare la minuziosa classificazione dei crimini. Le macchine pensanti analizzano statisticamente i comportamenti umani, arrivando ad una classificazione di tipi di individui molto precisa e anche inesorabile, con la creazione di liste di gruppi di criminali ben scanditi (liste nere, liste rosse, liste bianche, etc. ). Le persone vengono controllate, circoscritti e resi immuni da una struttura appositamente creata. Tuttavia, continueranno a prevalere determinati reati, come ad esempio il terrorismo: la sua categoria giuridica di solito è molto vaga, riesce ad inserire molte fattispecie, imponendo inoltre regole molto severe. Attentati o guerriglie di disordine sociale, anche per una banale partita di calcio, vengono facilmente equiparati ad una sparatoria all’interno di una banca o di un supermercato. In un futuro, saranno gli attacchi cybernetici ai sistemi elettronici delle strutture della difesa nazionale o della polizia, ad essere definiti terroristici. Allo stesso tempo, la difesa dei propri dati e delle informazioni degli Stati potranno essere considerate operazioni di anti-terrorismo. Se la cybernetica possa o meno evolvere l’umanità dipende dalle regole che verranno create per il suo utilizzo, che saranno i nuovi codici giuridici e le nuove costituzioni. Non vi è dubbio, tuttavia, che la nostra umanità cambierà, e noi siamo testimoni della nuova era.