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02 dicembre 2008

La Camorra e il sistema


Gli Stati-nazione, la Camorra, la Mafia, il "governo delle Banche", il comunismo. Questi sono i sistemi che governano i nostri popoli. Oggi combattiamo la criminalità organizzata, le banche, chiediamo sovranità monetaria o indipendenza energetica. In realtà non ci rendiamo conto che stiamo creando un altro sistema che ci governerà. Cos'è dunque la Camorra e cos'è Google?

Ho guardato il film di Gomorra di Roberto Saviano con tanto entusiasmo, e fino alla fine cercavo di capire dove fosse la novità di quello spettacolo. Aspettavo la scena risolutiva e tutto ad un tratto il film è finito. Pensavo in cuor mio di aver visto non so quante volte quelle scene di omicidi, di giovani ragazzi che muoiono per la conquista e il rispetto dei territori, e mi chiedevo il motivo per cui tutti si sono scandalizzati e hanno deciso di portare queste immagini sino alla corte di Cannes e forse anche di Hollywood. Per rendere ancora più credibile la tesi dello scalpore e dello scoop, il giornalista Saviano è ora sotto scorta come se fosse agli arresti domiciliari, e qualcuno ha già proposto la sua candidatura. Anche in questo, mi chiedo francamente, dove sia la novità. Come se fosse strano per gli italiani, e per gli stessi popoli del Sud Italia, vedere come determinate famiglie mafiose o camorriste vengono portate allo scoperto per far posto ai nuovi poteri. Questa volta non è intervenuta la polizia, non sono stati necessari dei pentiti o dei giudici, ma un semplice giornalista infiltrato, e che volutamente è stato protetto in quel mondo affinchè potesse far scoppiare il grande scandalo della Camorra. E così è stato, perché il clan dei Casalesi è stato decimato da lotte intestine e retate della polizia, mentre i nuovi "mafiosi" stanno prendendo già le posizioni.
Il vero scandalo, di cui però nessuno si meraviglia, è il suicidio di un Assessore che ha cercato di avvertire la popolazione sui rischi delle soluzioni "rapide e indolori" di Roma e di Milano, e voleva continuare la sua lotta, magari "parlando" semplicemente con i giudici, per spiegare cosa era accaduto e che forse, i Casalesi, non hanno tutta la colpa del male in cui brucia Napoli. Avrei preferito che qualcuno si indignasse per questo strano suicidio, per la morte di un altro innocente, massacrato dai media e delle pressioni politiche che, in un momento così delicato per la chiusura del piano sui rifiuti, erano sicuramente molte. Giorgio Nugnes è morto come molti prima di lui sono morti a causa delle tangentopoli e dei colpi di Stato. Lo Stato italiano è sempre stato un grande artista nell’utilizzare la mafia come capro espiatorio dei suoi delitti, alimentando e viziando quel mostro che lui stesso ha creato. La mafia esiste, sono cose che si conoscono già da parecchi anni, ma nessuno dice che gli Stati sono nati proprio così, gestiti da traffici, con morti, eserciti di schiavi, storie di venduti e di emigrazioni.
In realtà, il concetto è ben diverso e nessuno vuole che si dica. Prima di condannare delle persone che "tirano a campare" e sono stremati dai debiti, bisogna chiedersi da dove arriva la spazzatura, e se arriva proprio dalle ricche città del Nord, dalle imprese e dai distretti industriali della "ricca Italia" che getta i suoi rifiuti in quella che considera "discarica". La nostra società si sta così spaccando e tra le due entità si sta creando un abisso, perché se da una parte vi è il "poveraccio" che rapina le banche o i supermercati, dall’altra ci sono i "ladri di dati", i truffatori finanziari, gli usurai con i colletti bianchi, e così vi sono i reati immateriali che non sporcano e non lasciano tracce. Sicuramente essere minacciati con una pistola sulla tempia fa un effetto diverso alla televisione, mentre il povero artigiano strozzato dai debiti che si spara da solo, descrive una scena molto più patetica, non cinematografica, anche perché non c’è neanche un nemico da combattere. Anche la scelta dei nomi è importante: "'O maiale", "gino ’o pazz", "dente stuort", fanno molta più scena. Con un nome così, si diventa subito protagonisti della scena.

Immaginate ora che un film o un libro, che mette in mostra le cose più abiette e infime di cui sono capaci le persone, viene diffuso e pubblicizzato come la "verità di Napoli" o dell’Italia, e lo Stato finanzia, assiste e tutela chi fa questo stillicidio del popolo italiano. Per "denunciare" un crimine - è giusto ricordarlo - bisogna raccontare la storia per intero, e non solo quello che fa comodo dire, nascondendo tutto il resto. Diciamo la verità, gente che non sa né leggere e né scrivere non crea imperi economici dal nulla, non riesce ad ottenere gli appalti o ad investire nell’alta Finanza. Credete che legali, avvocati, banche si facciano usare così facilmente da dei criminali ignoranti in cambio di nulla e senza un giusto accreditamento da parte dei vertici politici? Sinceramente, credete davvero che la Camorra sia più potente di loro, o invece è un semplice strumento per controllare le masse in un territorio povero, per raccogliere liquidità e smaltire il marcio dei ricchi?
Non capite, è un’altra stupida commedia che vi chiamano a recitare per dar loro importanza, e senza questo stormo di "utili idioti" tutto questo cinema cade in pochi secondi. Per questo poi servono Beppe Grillo, Travaglio, Saviano, per continuare la propaganda. Alla fine però, agli occhi del mondo, le grandi aziende e i grandi imprenditori del Nord saranno l’Italia sana, mentre il Sud Italia sarà sempre "complice" della mafia e della camorra. E poi, se noi viviamo in uno Stato che chiede il pizzo ai cittadini e poi non riesce a garantire ciò che ha promesso perché è fatto da una banda di incapaci, dopo non bisogna fare tanto rumore per nulla, non è dignitoso.
Anche se è vero che tutti noi combattiamo questa farsa del sistema e nessuno può dirsi contrario a queste campagne di solidarietà, in fin dei conti anche a noi fa comodo avere un nemico su cui scaricare le nostre colpe. Siamo disposti a fare le grandi rivoluzioni contro le mafie, ma una volta adagiati sul "seggiolone" ci piace dire che, tutto sommato, si sta bene. Dopo la camorra sarà la crisi finanziaria, e poi non ci sarà mai una fine a questo scarica barile infinito. Ricordate che alla base della criminalità, vi è malessere economico, mentre i veri colpevoli sono coloro che possiedono tanto denaro: cercate il denaro, e troverete il vostro assassino, come diceva il Generale Dalla Chiesa. Oggi l’Italia vuole combattere i suoi fantasmi, ma usa un esercito inutile ed inesistente, che parla di cose inattuabili, e diventano così solo disinformazione. Avere un'indipendenza monetaria, una sovranità energetica oggi significa avere eserciti di pace e fare guerre perpetue al terrorismo, perchè è necessario rubare petrolio o colonizzare per il mantenimento delle materie prime. Anche la crisi, le carte di credito, il fine mese, sono puri concetti nelle nostre menti perché non si accetta il cambiamento dello stile di vita: la crisi non è il non poter andare 4 volte in vacanza, oppure non uscire tutti i sabati, la crisi non è non poter giocare alle scommesse oppure non potersi permettere un amante. La crisi è rimettere in discussione un sistema di potere, è sedersi ad un tavolo e parlare, e non parlare di "democrazia dal basso", di "rete", perché queste sono droghe: il Presidente Obama non è venuto né dal web e né dal basso, è arrivato da casa sua, ed è inutile fare propaganda assolutamente non credibile.
Oggi cambiare il sistema avrà certamente una ripercussione mondiale e planetaria, e determinati poteri devono cessare di esistere, come quello di Washington, delle Holding di Lussemburgo, e perché no, come quello delle criminalità di bassa leva. Oggi i giustizialisti ,gli anti-berlusconiani, i grillini, gridano semplicemente perché vogliono potere e mirano a creare la loro casta, per buttare giù quelle esistenti e imporre quelle nuove. In realtà non sono niente, sono solo un bit che viaggia sulla rete. Riflettiamo però che, se ieri internet era libertà, oggi è lo spazio del motore di ricerca indiscusso, Google. Se sparisce Google, sparisce il mondo di internet, e anche Obama. Allora qual è il nostro sistema ? E' lo Stato italiano, la camorra, la mafia, o un'entità invisibile?