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21 marzo 2006

Giornalisti impazziti e radar in tilt

Due radar vadano in tilt a distanza di pochi giorni, mentre imperversa uno sciopero dei giornalisti che blocca la trasmissione delle notizie di agenzia sulle cause del sabotaggio dei sistemi di controllo aerei. Cosa sia potuto succedere è un mistero che ha facile soluzione.
Basta infatti chiedersi chi era in volo nello spazio aereo italiano durante il blackout dei radar, e a tal proposito alcune fughe di notizie proveniente dal medioeriente e da fonti russi rivelerebbero che in questo momento è in movimento la marina americana e inglese con le loro portarei. I buchi nel traffico aereo di venerdì causati proprio dallo stanby dei dei radar di controllo di Fiumicino e Malpensa, nascondono probabilmente il trasferimento di aerei nelle basi italiane con il relativo arsenale missilistico. Generalmente quando un aereo fa ritardo, le compagnie si giustificano con le questioni tecniche, quando chiedi alle Banche cosa siano quei costi aggiuntivi da pagare, rispondono che questa è la politica bancaria: ma quando non paghi una cambiale sei protestato, e soggetto a pignoramento immediato senza possibile di ricorrere alle giustificazioni.

Le dichiarazioni del colonnello Gheddafi non hanno lasciato molti dubbi sulla probabile esistenza di un accordo trilaterale tra America Turchia e Isreaele contro l'Iran, e il messaggio era chiaramente rivolto all'Italia, che si è lasciata ricattare dallo scandalo delle vignette contro l'Islam in Parlamento per dover prestare le proprie acque territoriali al passaggio delle navi da guerra. Tuttavia la Libia non ci sta a vedere un conflitto all'interno del suo Paese, per provocare una grande disinformazione e porre il silenzio sui piani americani per il Medioriente.