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09 agosto 2007

Paypal: una centrale dati sovranazionale


Per sottoscrivere un conto con Paypal basta seguire una semplice procedura che, in pochi minuti, dà la possibilità di effettuare transazioni con moneta elettronica sull'internet. Tuttavia, all'atto della creazione di un conto Paypal accettiamo un'informativa della privacy che autorizza alla registrazione dei nostri dati personali e al suo utilizzo sia per scopi rientrati nelle attività delle transazioni elettroniche, sia per la sua trasmissione a terzi. L'utente che inserisce i propri dati all'interno di questo sistema, viene tracciato in ogni movimento e in ogni suo contatto con terzi, e deve sottostare alle regole che Paypal in maniera unilaterale ha stabilito, altrimenti il contratto si annulla automaticamente.
Accettando l'informativa sulla privacy, l'utente fornisce in consenso alla memorizzazione delle informazioni personali e alla loro elaborazione sui computer della società madre, PayPal Inc., negli Stati Uniti, a cui si fa riferimento per la normativa da applicare, a prescindere dalla residenza dell'utente. Paypal raccoglie così una serie di informazioni: il nome, l'indirizzo, il numero di telefono e l'indirizzo email, le informazioni della carta di credito o del conto bancario, e in alcuni casi - ossia l'invio o la ricezione di transazioni di importo elevato - il numero di previdenza sociale. Ulteriori dati vengono raccolti quando si effettuano le transazioni, ossia vengono registrate le somme trasferite, la causale della transazione, l'indirizzo email, l'ID di Skype o il numero di telefono dell'altra persona, affermazioni e corrispondenza dell'utente, documentazione, preferenze del conto . Queste informazioni vengono memorizzate per ogni transazione effettuata tramite PayPal, come pure le informazioni identificative del computer o del dispositivo utilizzato per l'accesso al conto. Paypal inoltre raccoglie informazioni durante il traffico del sito web, quando l'Utente accede o esce dal sito PayPal, registrando l'indirizzo del sito web da cui proviene o a cui desidera connettersi , le pagine visitate dall'utente durante la connessione al sito PayPal, gli indirizzi IP, il tipo di browser utilizzato e il numero di accessi effettuati.

Nelle operazioni di invio o ricezione di un pagamento da un utente non iscritto a PayPal, sono conservati anche l'indirizzo email, l'ID di Skype, il numero di telefono e il nome della persona con cui effettuiamo la transazione: l'informativa della privacy di paypal precisa che le informazioni rimarranno memorizzate permanentemente.
Non è finita qui, perché Paypal raccoglie anche i dati e le informazioni tramite le banche presso le quali sono registrati le carte di credito poste a garanzia del conto di Paypal, sino a fare un controllo approfondito sull'utente e la sua azienda presso un credit bureau o un servizio di informazioni sulla solvibilità. L'utente che è debitore di PayPal, subirà l'identico controllo della solvibilità alla centrale rischi che effettuano le Banche, riservandosi inoltre il diritto di recuperare e analizzare periodicamente le informazioni sulla solvibilità di un'azienda, nonché di chiudere un conto sulla base delle informazioni ottenute . Dinanzi a tale atto unilaterale, nel caso di contestazioni e di problemi verrà attivata automaticamente una procedura burocratica complessa, scandita da computer e meccanismi automatizzati che non permetteranno mai di risolvere il problema alla radice. Alle nostre domande rispondono con protocolli standardizzati, trasmessi da un computer che affida un codice ad ogni procedura attivata. Le armi legali convenzionali, con tali procedure sono assolutamente inefficaci, in quanto i meccanismi che sono alla base utilizzano dei metodi matematici e informatici, non quelli della civiltà umana: ogni problema o richiesta viene associata ad un numero e inserita poi in un processo informatico.


Paypal dichiara nel regolamento che "non trasmetterà né divulgherà in alcun modo le informazioni personali dell'utente o l'elenco dei propri utenti a terzi", ma in determinate circostanze "condividerà alcune informazioni degli utenti con terzi" , specificate e limitate dall'informativa. Accettando l'informativa, infatti, si autorizza così a divulgare informazioni, su transazioni o conti, informazioni personali e contenuti delle comunicazioni effettuate alla polizia, alle forze di sicurezza, agli enti governativi, intergovernativi e sopranazionali competenti, alle agenzie (diverse dalle autorità fiscali), ai dipartimenti e alle autorità o organizzazioni legislative e autolegislative competenti (incluse, a titolo esemplificativo, le agenzie elencate nella tabella riportata di seguito nella sezione "Agenzie") o a terzi con i quali, a sua discrezione, ritiene opportuno collaborare nelle indagini . Inoltre Paypal potrà divulgare informazioni a terzi , come le Banche che eseguono i pagamenti, come GBC Bank Plc, Bank of America (Regno Unito e USA), JPMorgan Chase Bank (Regno Unito, USA), BNP Paribas (Francia), Netgiro (Svezia), StarFinanz (Germania), Wells Fargo (Irlanda, USA), American Express (USA). Gli Istituti di credito, e altri operatori finanziari, si occupano dei servizi di liquidazione per processare i pagamenti. Molti altri, sono i partner di Paypal, che si occupano di verificare l'identità, prendere decisioni sulla solvibilità di un utente, effettuare controlli per la prevenzione e l'identificazione di attività criminali (inclusi frode e/o riciclaggio di denaro), gestire il conto PayPal e portare avanti indagini statistiche, effettuare ricerche, studiare nuovi prodotti e servizi e sul controllo del sistema, nonché campagne marketing congiunte per carta di credito PayPal, modelli di rischio, applicazione dei termini e delle condizioni per la carta di credito PayPal. Tra questi Paypal fa riferimento alla Callcredit plc., Experian Limited e Dun & Bradsheet Limited (Regno Unito) , la SCHUFA Holding AG (Germania), la CEG Creditreform Consumer GmbH, la Creditreform Berlin Wolfram KG (Germania), la GE Capital Bank Limited e GE Capital Global Consumer Finance Limited (Regno Unito).

Tuttavia, tale rapporto di condivisione dei dati, potrebbe far sorgere il legittimo dubbio che Paypal rappresenti in sé null'altro che un database, una matrice che raccoglie e registra dati che verranno trasmessi ai suoi partner, che non sono solo Banche, ma anche operatori di Marketing e politiche commerciali: le informazioni prodotte sono infatti molto preziose per lo studio di nuovi prodotti finanziari o del comportamento dei consumatori. Infatti, Paypal non rappresenta nient'altro che una stanza di compensazione, in quanto trasforma la moneta bancaria in moneta elettronica per poi inserirla nel circuito telematico composto da utenti: chi usa paypal sosterrà un costo per la conversione, oltre alle commissioni applicate sulle somme trasferite, mentre la riconversione in moneta bancaria avverrà al costo di almeno 5 giorni di valuta. Tale meccanismo è di sé assolutamente antieconomico, tale che non si può parlare di vera moneta elettronica, tuttavia ha avuto un'ampia diffusione perché è stata creata dalla stessa società che gestisce il più grande sistema di e-commerce del mondo. Ebay, come Paypal, rappresenta un sistema di commercio elettronico, che tuttavia non sfrutta il concetto di rete o di tela, ma sempre quello della piramide, in quanto ogni transazione e ogni inserzione deve sempre passare attraverso il cervello centrale, che controlla e detta le regole di ogni operazione. Queste sono le nuove Banche a cui ci stiamo avvicinando sempre di più con i conti-on line, la diminuzione dell'utilizzo del contante e l'obbligo del ricorso alla moneta bancaria per effettuare determinate transazioni per consentire il tracciamento dei dati.
È molto strano che i rivoluzionari di oggi inneggiano all'uso di tale strutture, disinformando e non sapendo che si passa da un sistema all'altro ancora più usurante. La Cybernetica è una scienza , non una lobby , e bisogna stare molto attenti a questo tipo di strutture, perchè hanno palazzi di 14 piani al centro di Milano e dall'esterno non si riesce mai a capire cosa fanno: provate ad entrare e parlare con uno di loro, non ci riuscirete mai perché non sono altro che computer e server collegati in rete. Paypal è una delle centrale di dati, che sostituiscono quelle che un tempo erano le centrali o le antenne di ascolto: sono così diventate centrali dati sovranazionali. La Guardia di Finanza, con il suo Nucleo contro le frodi informatiche, dovrebbero indagare di queste centrali dati, e non assecondare le pazzie di uomini come Emilio Fede sequestrando i blog. I controllori e gli Stati si sono rese così complici accreditando questi sistemi come Istituzioni: lasciano così che i cittadini diventino una massa di utenti da sfruttare come "vacche da mungere".