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23 maggio 2008

Cossiga propone l'autonomia per il Sud Tirolo


Il Senatore Francesco Cossiga, all’apertura della XVI legislatura il 29 aprile scorso, ha ripresentato il disegno di legge costituzionale riguardante il “Riconoscimento del diritto di autodeterminazione al Land Südtyrol - Provincia autonoma di Bolzano”. Una notizia che passa del tutto inosservata sui media italiani, ma che desta numerose preoccupazioni. L'ipotesi di un possibile ed imminente contraccolpo dell'effetto Kosovo sull'Italia è quanto meno immediato, se si considera l'indipendenza della provincia serba come un'espressione del principio di autoderterminazione dei popoli, sancito dalla Carta delle Nazioni Unite. Ci chiediamo, tuttavia, a questo punto se la proposta del Presidente Cossiga sia destinata a creare un nuovo Stato nel cuore dell'Europa per "pulire e riciclare denaro", o se sia una provocatoria manovra politica. In questo secondo caso, potremmo ipotizzare che i Senatori a vita italiani stiano tentando di porre dinanzi al Parlamento il problema dell'autodeterminazione del Sud Tirolo, subito dopo che l'Italia ha deciso di riconoscere l'indipendenza del Kosovo, ponendo il lecito dubbio se quella decisione sia stata o meno legittima. Qualora il progetto di legge sia rifiutato con una valida motivazione, avremmo uno dei primi casi in cui il principio utilizzato per l'indipendenza del Kosovo verrà rinnegato, con l'evidente dimostrazione che il Governo italiano ha utilizzato "due pesi per due misure". Si creerà pur sempre un precedente che potrebbe essere discusso in seno all'Assemblea ONU che si terrà il prossimo settembre, in cui la Serbia chiederà l'annullamento dell'independenza del Kosovo. Allo stesso tempo, un Parlamento che rifiuta l'indipendenza al Sud Tirolo dovrà a tutti i costi negare la stessa autonomia alla cosiddetta "Padania", che non costituisce, né adesso né mai "un'etnia" o un popolo con una storia a sé stante. Per cui, tale manovra potrebbe servire a fermare le mire espansionistiche della Lega Nord, rafforzata più che mai dall'esito delle elezioni. Nel caso in cui, invece, la proposta venga approvata, l' "effetto domino" sarà ancora più distruttivo perchè avremo uno dei primi anomali epidosi di secessione e magari di accorpamento allo Stato di Austria o di Germania. Le perplessità e le motivazioni di fondo di questo provvedimento sono davvero tante, e chiederemo dei pareri a degli esperti, per analizzare la complessità di questo caso.

Puntuale come un orologio svizzero, il Presidente Emerito della Repubblica Francesco Cossiga, all’apertura della XVI legislatura il 29 aprile scorso, ha ripresentato il disegno di legge costituzionale riguardante il “Riconoscimento del diritto di autodeterminazione al Land Südtyrol - Provincia autonoma di Bolzano”. E’ da notare come il tedesco Südtirol, ad opera dell’ex “giovane turco” sassarese, si sia trasformato in un più politicamente corretto Südtyrol, forse a significare la speranza che un Alto Adige indipendente possa divenire la cinquantunesima stella sulla “Old Glory” yankee. Nel corso della precedente legislatura il “Picconatore” aveva già presentato, poi ritirato e ancora riproposto tale disegno di legge, a seconda dello stato dei rapporti con la SVP che aveva sempre accolto con frddezza siffatta proposta.

Ora che l’ascia di guerra tra Durnwalder e Cossiga pare sia stata seppellita, l’ex Inquilino del Quirinale ha deciso sia di ritornare in vacanza in Alto Adige (ha già prenotato a Dobbiaco per agosto) sia di reiterare il ddl che, pur non essendo ancora consultabile, pare ricalchi, a detta dell’ufficio stampa del senatore a vita, il suo precedente dell’8 giugno 2006. Questa iniziativa prevede il diritto all’autodeterminazione, per “il popolo del Land Südtyrol - Provincia autonoma di Bolzano”, attraverso un referendum cui, “hanno il diritto di partecipare i cittadini elettori del Landtag Südtyrol - Consiglio della provincia autonoma di Bolzano, i cittadini di lingua tedesca e ladina nati nel Land Südtyrol - Provincia Autonoma di Bolzano o figli di cittadini elettori del Landtag Südtyrol - Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano, ancorché non elettori per esso”.
Costoro dovrebbero scegliere tra quattro quesiti così esplicitati dall’art. 4 del ddl:
a) Volete che il Land Südtyrol-Provincia Autonoma di Bolzano continui a far parte della Repubblica Italiana”?;
b) Volete che il Land Südtyrol-Provincia Autonoma di Bolzano si costituisca in Stato indipendente, libero e sovrano?;
c) Volete che il Land Südtyrol-Provincia Autonoma di Bolzano chieda l’annessione da parte della Repubblica d’Austria?;
d) Volete che il Land Südtyrol-Provincia Autonoma di Bolzano chieda l’annessione da parte della Repubblica federale di Germania”?.

È approvato il quesito che ottiene la maggioranza assoluta dei suffragi validamente espressi. Qualora nessuna delle alternative consegua tale maggioranza si procederà, dopo quindici giorni, ad un ballottaggio tra le due opzioni che abbiano ottenuto il maggior numero di preferenze.Tiepidina, come al solito, la reazione della Südtiroler Volkspartei - i cui senatori saranno nello stesso gruppo parlamentare senatoriale (UDC, SVP e Autonomie) di Francesco Cossiga in buona compagnia con, tra l’altro, Giulio Andreotti ed Emilio Colombo - che per bocca di Luis Durnwalder ha spiegato pragmaticamente che: “Importante è il diritto all’autodeterminazione, ma l’SVP resta fedele alla scelta di impostare la propria politica sul miglioramento dell’autonomia”. Certamente più entusiasta Eva Klotz “leader” della Süd - Tiroler Freiheit - Freies Bündnis für Tirol, che palesa la sua soddisfazione dichiarando che: “Cossiga dimostra, una volta di più, che in tema di autodeterminazione fa sul serio. Se la SVP in Consiglio provinciale non pretende di esercitare l’autodeterminazione, è bene che si muovano altri”.

Rinascita