Motore di ricerca

19 aprile 2006

Il "sabotaggio" come strumento di controllo mentale


Gli assurdi eventi che ci circondano ci inducono spesso a pensare cosa mai “è diventato” l’uomo e cosa il mondo, mentre la domanda più giusta da porsi è “dove ci porterà il mondo e cosa noi diventeremo”. Siamo entrati ormai in un’epoca dai tempi difficili, in cui i problemi economici ed energetici porteranno gli individui sempre più vicini allo scontro di civiltà, in uno stato di guerra perenne e controllata.
Questa è una guerra psicologica, è il sabotage che spinge il male contro il bene, è un controllo mentale. Dall’oggi al domani ci saranno in Europa rallentamenti,tagli alle amministrazioni pubbliche, blackout di elettricità , disservizi nei voli e nei trasporti, e sopratutto potremmo assistere ad attentati di grande effetto nei centri commerciali , oppure a rapimenti e sequestri: tutto ciò che potrà scatenare la vendetta dei signori della guerra.

E ancora avremo un costante deterioramento nei sistemi di telecomunicazione, rallentamenti od ostruzioni amministrative, le perturbazioni nelle reti di trasporto, i difetti di fabbricazione industriali, licenziamenti di massa. Il sistema economico verrà paralizzato, reso parassitario e tutti i poteri agiranno per il sabotaggio. Il sabotaggio è una forma di criminalità molto ambigua, contro la quale è molto difficile lottare, e una volta diffusa sarà difficile ristabilire un clima vivibile per i popoli.

La crisi monetaria e petrolifera ben presto si faranno sentire, la situazione economica degli Stati più deboli così come degli individui sarà sempre più precaria a causa della perdita del potere d’acquisto dei propri salari e del fallimento delle imprese, ormai ridotte allo stremo. Il malcontento e il malessere sociale sconvolgeranno l’equilibrio politico già precario degli Stati, perché le folle si solleveranno in manifestazioni sempre più violente . La criminalità, i suicidi e gli atti di pura follia saranno ormai frequenti e all’ordine del giorno, e contribuiranno a creare una sensazione di caos e smarrimento.

La crisi dell’Iran ben presto troverà una soluzione, il mondo sarà presto salvato dagli eroi e tutti li acclameranno com e portatori di stabilità politica. Mahmoud Ahmadinejad sarà ricordato dalla storia come il primo presidente suicida, un vero autolesionista che nella follia più pura sta portando un paese in guerra trascinando nel baratro anche l’economia mondiale. Anche la sua follia omicida che ha armato i missili contro Israele in un momento di grave crisi, rientra paradossalmente nel quadro della guerra perenne, del sabotaggio ad oltranza. Credete che sia infatti frutto del caso che gli Stati Uniti abbiano appoggiato negli anni precedenti il suo governo, pur conoscendo la sua indole fanatica e fondamentalista? Intenzionalmente è stato posto alla guida di un paese così importante, sia per le risorse petrolifere che per la sua posizione geografica, altamente strategica perché porta verso l’Oriente.
Oggi noi siamo in una situazione in cui le forze del male vogliono estrapolare la nostra credenza per rubarci la nostra identità. I media finanziati dai privati, che si spacciano per un’istituzione, attuano un controllo mentale, inviando migliaia di messaggi subliminali, che vanno a corrompere il nostro spirito e mettono in discussione le nostre tradizioni più profonde, perchè noi tutti ci basiamo sul concetto cd. Matrix, ossia di catalogazione dei dati. Mentre noi guarderemo tutte queste assurdità, il pensiero le condurrà ad ambienti islamici, ma in realtà è un controllo mentale, dietro il quale si nasconde il processo di decristianesimo. Il loro obbiettivo è togliere la nostra fede interna, per gettarla poi nel materialismo. Quando parliamo di ricerca mentale è doveroso capire che stiamo parlando di un campo completamente nelle mani delle strutture private, come la Vodafone o National Geografic, che hanno un quadro molto chiaro di quello che qui stiamo dipingendo. Cercate di vedere dove sono le nostre tradizioni, cercate ritrovare e cercare continuamente le vostre origini per non perdervi nel materialismo.

Alla base del controllo dei poteri non vi è un gruppo di persone, ma di intelligenze artificiali, programmi che elaborano dati ed informazioni, calcolatori non convenzionali. La truffa così com’è strutturata non può essere gestita da un gruppo di persone ma da programmi: le grandi società che raccolgono e trattano dati nascondono dei processi lavorativi. È assurdo e molto grave che un Paese utilizzi per i data base della polizia di Stato i software della LOTUS e della IBM, e gli stessi programmi sono usati da tutte compagnie telefoniche, dalle Banche e dalle intelligence. Non esiste oggi un elaboratore che sia in grado di compattare e gestire la disinformazione, e non avendo questa tecnologia noi non potremo mai capire in tempo cosa stia succedendo perchè la tecnologia che abbiamo è obsoleta.
Vengono emanate leggi per la “protezione dei dati personali” delle imprese alquanto strane, perché oltre ad essere inutili rimettono la sicurezza delle informazioni di un’impresa alle società di consulenza e di ricerca dati. Gli uffici di statistica, come l’Instat, sono le società più finanziate, e i loro calcolatori elaborano dati demografici, di produzione, di consumo, dati personali. Se per esempio tramite gli elaboratori si è in grado di sapere quanto un Paese consuma di una determinata materia prima, è possibile poi giocare su tale informazione con le politiche sui dazi, sulle quote di importazione, sulle regole del commercio al fine di indebitare e sottomettere un popolo. Uno Stato indebitato è una facile preda dei suoi Creditori più potenti, che possono così rastrellare le sue ricchezze in maniera lenta e invisibile. Le direttive CE sono ideate e scritte dai comitati d’esperti che affiancano segretamente la Commissione Europea e nei quali siedono i consulenti delle multinazionali, gli stessi gruppi che poi profitteranno dalle leggi che saranno emanate.