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03 aprile 2006

L'Italia come Wall Street: un fantasma che cammina


Tra gli scontri della campagna elettorale ecco che sbucano i primi dati sulla Trimestrale. Il PIL si contrae sempre più sino ad arrivare all’1,3%, mentre il debito pubblico sale al 108% e il deficit al 4,1% del Pil. Le stime del Governo parlano di un obiettivo del 3,8% raggiungendo così i limiti dettati da Bruxelles, e come un gioco al lotto, l’Italia vince l’approvazione dell’UE. Mentre il ministro Tremonti difende le sue proiezioni, c’è chi dall’altro lato denuncia un’alterazione dei dati della Ragioneria di Stato, perché secondo molti i dati reali sono ben più critici, con un debito al 109% e un deficit al 4,5% del Pil. Forse si tratta si mera dialettica elettorale, forse i dati ufficiali sono manipolati, e come sempre d’altronde, truccati per rientrare nei parametri e nel limite dell’accettazione. In ogni caso, è inutile discutere di risanamento o di riordino dei conti pubblici, se si accetta il debito pubblico pari a tutta la massa monetaria in circolazione: anche vendendo l’Italia intera non sarà mai estinto, perché può rigenerarsi nel giro di un anno. Così si azzuffano per lo scostamento di alcuni punti percentuali mentre la massa nella sua totalità viene tollerata, viene giustificata: si approvano manovre finanziarie di miliardi di euro, si privatizza e si aumentano le tasse, per fare oscillare il debito di infinitesimali punti percentuali. l'inganno dei media



Tutti i politici lo sanno, mentono e litigano tra di loro per alzare polvere negli occhi degli italiani, per far loro credere che votando l’uno o l’altro la loro vita cambierà.

Dove sta allora la resistenza, la controinformazione, dove sono i comici che vendono ai loro spettacoli i problemi dell’Italia, che vincono premi europei e vantano di fare la vera informazione.

Dove sono i magistrati e i giudici che hanno condannato senza alcun processo Presidenti e uomini di Stato, e solo perché si opponevano all’ordine “normale” delle cose sono diventati ladri e macellai. Non c’è più nessuno che parla o combatte, sono stati tutti comprati, corrotti e svenduti. Si stanno arrampicando sugli specchi per tenere in piedi questo grande spettacolo, ma bisogna riflettere sul fatto che una potenza economica come l’America si trova ora sull’orlo del fallimento, con una recessione in corso e una guerra globale da combattere se si vuole restare a galla.



L’Islanda e la Nuova Zelanda, come l’Italia, cominciano a denunciare la fuga dei capitali, il loro debito aumenta sempre più e, sulla scia dell’aumento dei tassi della Fed, anche la loro economia comincia ad essere svenduta.

A distanza di pochi mesi dalle dimissioni di Antonio Fazio, Rolf Breuer, capo del consiglio di sorveglianza di Deutsche Bank, ha annunciato ieri le sue dimissioni, dopo le polemiche sollevate sulla sua professionalità. Pare che Breuer , durante il suo mandato di direttore ufficiale esecutivo della Deutsche Bank, abbia provocato dei danni alla partecipazione azionaria di Kirch GmbH, gettando dubbi sulla solvibilità della società nel 2002, la quale infatti aveva contratto debiti per più di 700 milioni di euro ( 848 milioni di dollari ) nei confronti della Deutsche Bank. Una decisione accolta con grande soddisfazione dalla riunione straordinaria del consiglio di sorveglianza e dal mercato stesso che premia con un rialzo la quotazione della Deutsche Bank.



Wall Street e le Borse internazionali sono ormai dei fantasmi che camminano, tenuti in piedi dal proliferare dei titoli derivati, degli strumenti ibridi, di contratti di riassicurazione, pronti ad essere spazzati via al primo cedimento del mercato finanziario. Vantano l’aumento degli utili, ma dimenticano di sottolineare il fatto che gli azionisti sono pagati solo per il 40% con dividendi, mentre la parte restante con titoli buy-back, che vanno ad aumentare solo in valore delle azioni ma non la base azionaria, quindi in realtà il mercato non cresce, è pura speculazione che tiene in vita questo grande teatro. Con loro andranno giù i fondi di investimento, le imprese, e persino gli Stati che hanno fatto gran scorta di valuta vendendo tutte le loro riserve aurifere ai Banchieri.

E così mentre i grandi investitori istituzionali speculano sul dollaro, mentre le Banche comprano porti e materie prime, i nostri governi ci stanno portando verso la guerra globale.



La crisi energetica comincia gravare sulle nostre bollette, con aumenti su luce e gas del 20% circa, dovuti in parte al rincaro progressivo e inarrestabile del greggio, attestatosi ora ai 67$ al barile, e in parte alla stretta russa sull’erogazione del gas. Bisogna riportare l'attenzione sulle guerra fredda che sta colpendo l’industria energetica italiana: da un lato l’Enel rischia un’OPA da parte di Suez, e dall’altra l’Eni vedrà i capitali russi della Gazprom insinuarsi nel suo patrimonio sociale, essendo ormai costretta ad accettare dopo l’attentato al suo gasdotto in Nigeria.

Nel frattempo la Cina, accanto alla scorta di gas e petrolio dalla Russia, segna un accordo con l’Australia per ottenere l’uranio necessario ad alimentare la fiorente industria nucleare, raddoppiando drasticamente le esportazioni correnti australiane, che ammontano a 20.000 tonnellate essendo proprietaria del 40% delle scorte mondiali di Uranio. Il drastico aumento degli investimenti sul nucleare per il soddisfacimento del fabbisogno energetico decreta ormai la più totale indifferenza nei confronti delle vere energie alternative, e apre terribili scenari in una situazione geo-politica instabile e preoccupante. Conservazione delle posizioni di potere o preparazione ad una guerra totale?

Come spiegare ancora l’esponenziale diffusione dell’aviaria nell’Africa settentrionale, in Medioriente , e tra poco anche in Europa. Il Regno Unito sta progettando la predisposizione di tombe di massa come misura d’emergenza nel caso in cui l’influenza aviaria porti ad una pandemia? Secondo un rapporto riservato, pubblicato ieri dal Time, 320.000 persone in Gran Bretagna potrebbero morire a causa della pandemia aviaria, temendo che il virus H5N1 subisca una mutazione. O la pandemia, o la guerra?


La Guerra, come l'aviaria, d'altronde è sempre più vicina. L'Iran fa test missilistici nel mare del Golfo, così come l'America farà il 2 giugno il primo Test batteriologico nel deserto del Nevada, che causerà danni devastanti: l'America deve essere fermata a tutti i costi.

Dietro l’Onu si nascondono parassiti e vermi che controllano l’andamento demografico globale. Basti pensare infatti all’industria automobilistica che è ormai una vera macchina da guerra: gli incidenti stradali sono considerati un prodotto interno lordo. Ogni auto viene progettata al fine di portare alla morte una cera percentuale di persone, e nessuna legge regolamenterà mai la velocità o la sicurezza del trasporto automobilistico.

Tutti noi siamo indebitati, ogni ladro ha un problema economico, ogni omicidio ha un movente economico, ogni crimine muove da disagi finanziari. I traditori ci hanno obbligato a pensare in un certo modo, ma non è questa la realtà in cui viviamo, perché è retta dalla finzione, da messaggi subliminali, dal condizionamento dell' inconscio umano.

Etleboro è la vera resistenza perché cerca di spezzare il circolo vizioso della disinformazione, delle bugie, della corruzione, per non assecondare il crimine Invisibile dei poteri che reggono il mondo.

Pubblicheremo i nomi e spiegheremo che lentamente ci stanno conducendo verso l’autodistruzione per rispettare degli obiettivi demografici, economici, finanziari.