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23 giugno 2006

Controllo della produzione alimentare e sabotaggio


Le previsioni per il raccolto mondiale di grano del 2006 sono alquanto pessimiste, in quanto per ben 61 milioni di tonnellate non sarà possibile coprire la domanda mondiale, andando ad intaccare per la settima volta consecutiva le scorte di sicurezza. Manca dunque la copertura per una quantità parti al consumo in 57 giorni, e causerà probabilmente un rincaro molto alto del prezzo del grano.
La scorta di sicurezza del grano rappresenta la quantità di grano disponibile prima della prossima raccolta, e rappresenta per questo una stima indicizzata della sicurezza alimentare del pianeta: non appena la scorta cade al di sotto dei sessanta giorni di consumo i prezzi cominciano ad aumentare. Siamo a livelli di scorta tra i più bassi in questi 34 anni, e i rincari nei cereali possono essere quasi confrontati in percentuale che quelli del petrolio.

Di questo passo, in pochi anni potremmo assistere ad un calo delle scorte talmente alto da provocare o accentuare l'iperinflazione nei paesi ricchi e avanzati, e le carestie, in stati in via di sviluppo e già colpiti dalla fame, portando con sé milioni di morti.

Questo è quello che molti usano chiamare sabotaggio, o mantenimento non causale di uno stato di emergenza, della confusione e della morte controllata delle persone. Raccolti distrutti da alluvioni, progettazione di semi trasgenici sterili, siccità, direttive euoropee e quote di produzione, oltre all'inquinamento delle terre, sono tra le cause più evidenti. E mentre i nostri politici parlano di politiche economiche efficienti e competitive, viene programmato un genocidio da criminali con il colletto bianco, che siedono nelle commissioni europee per politiche comunitarie e degli organismi mondiali.
Come possiamo dimenticare le 58 mila tonnellate di grano contaminato da ocratossina, una sostanza cancerogena, di provenienza canadese, sequestrato su una nave proveniente dalla Grecia battente bandiera di Hong Kong. È dunque praticamente impossibile rintracciare le produzioni proprio a causa della liberalizzazione del commercio gestita e controllata in tutto e per tutto dalla WTO, un'organizzazione mondiale del commercio composta da un manipolo di esperti nominati dalle stesse multinazionali che dovrebbero essere sottoposte a controllo.
Episodi del genere provocano non solo danni reali all'economia di uno Stato e alla sua popolazione, ma anche danni biologici travolgendo poi anche la produzione locale, perchè colpita dalla sfiducia e dalla diffidenza dei consumatori.
Allo stesso modo, la sindrome della mucca pazza allora provocò miliardi di danni alle economie nazionali, molti allevamenti fallirono, e tutto questo a causa di mangimi forniti dalle grandi imprese. Si è portata la popolazione allo stremo, per poi costringere gli Stati ad importare carne agli ormoni: l'Italia ancora oggi paga multe elevate perché qualcuno ha dimenticato di adempiere nelle modalità e nei tempi giusti le prescrizioni della WTO. Bisogna capirli questi politici, dopotutto non sono dei veterenari, non possono sapere queste cose!
Ci si va dunque a scontrare contro poteri e strutture invisibili, che usano tecnologie e strumenti burocratici inattaccabili, sorretti inoltre dalla corruzione dei politici e dall'oscurantismo dell'informazione. Non esistono mezzi per punirli, non esistono norme di procedure internazioni né tribunali giudiziari che abbiano al loro interno giudici di tutti gli Stati del mondo, con uguale potere e uguale posizione, né carceri grandi abbastanza per contenere i colpevoli.