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24 giugno 2006

La nuova arma è invisibile


Dopo anni di assenza, anche l'Italia ha avuto la sua legge per la protezione dei dati delle imprese, divenuta operativa a tutti gli effetti a partire dalla fine di marzo. La normativa ha molte lacune, e in ogni caso arriva troppo tardi considerando che i dati delle grandi imprese e dello Stato sono stati già violati: la privacy non esiste nei fatti.
Essa prevede l'obbligo in capo ai soggetti che trattano dati cdd. Giudiziari e sensibili, ossia che riguardano la salute, o che consentono di risalire alla razza, al credo e alle convinzioni politiche delle persone, di prendere tutte le misure necessarie per evitare il loro trafugamento. A tutela dei grandi database la legge ha deciso che ogni impresa deve affidarsi ad una società di consulenza che certifichi la sicurezza dei dati, con il risultato che viene dato ad altri enti privati il loro controllo.Inoltre, ogni persona che si trovi nella situazione di dare ad altri i propri dati deve firmare una lettera d' "informativa" con la quale autorizza di prendere possesso e custodia dei dati.
Un sistema questo che replica in maniera microscopica, quello che già accade per uno stato o per una regione geopolitica: i dati demografici ed economici sono elaborati e custoditi dai grandi centri di ricerca statistica, il controllo e la certificazione degli stessi così come l'approvazione e la revisione dei i bilanci e i progetti regionali e locali sono demandati alle società di consulenza privata.

La problematica della riservatezza dei dati è molto delicata, in essa vi è la chiave per capire le ragioni e gli obiettivi che sono dietro una direttiva o le quote comunitarie alla produzione, dietro i dazi, in quanto questi vengono decisi e stabiliti partendo dai dati empirici. Chi ha ne ha il controllo, detiene il più grande potere che possa esistere, perché può essere in grado di mettere in ginocchio uno Stato con una legge, con i contingentamenti all'importazione o all'esportazione, con una clausola contrattuale, senza ricorrere a inutili dispendiosi interventi militari. Le guerre che si combattono ora, sono solo spettacolo mediatico, che non infondono pietismo per il paese invaso, ma odio e sete di giustizia oltre alla potenza e alla magnificenza degli eserciti invasori.
Il vero potere lo possiede ora Google, Ebay, Vodafone, Accenture, KPMG, Swift, Clearstream, le Borse, coloro che trattano informazioni, che vedono passare sotto i loro occhi miliardi di dati, nei quali le persone sono solo una cifra, un codice o un bit. Sono anni che ormai abbiamo rinunciato alla nostra privacy per avere in cambio sicurezza, tecnologia, rapidità negli scambi e nelle comunicazioni.

Rubano dati demografici, personali, economici, i bilanci delle imprese e delle amministrazioni, e questo nella più totale indifferenza dei governi e dei giudici . Con una legge come quella della privacy i nostri politici si sono letteralmente prostituiti, o peggio, perché non hanno conservato neanche la dignità. I servizi segreti sono solo degli impiegati d'ufficio, che dicono di sapere tutto, di avere la situazione sotto controllo, ma in realtà non sanno nulla, sono stati addestrati con corsi e moduli standardizzati, programmati per eseguire ordini come delle macchine. In tutto questo noi invece siamo merce di scambio in un contratto tra multinazionali e lobbies, ci hanno consegnati a persone che non hanno né una faccia né un nome a cui imputare le loro responsabilità.
Hanno venduto più di 100 milioni di italiani nel mondo, sono stati denigrati e schiavizzati, trattati come bestie: in Belgio sono state vittime di squadrismo e razzismo, ma hanno sempre tenuta ferma la loro grande dignità. Più di mille hanno perso la loro vita sotto le macerie di Marsinelle, perché salvare la miniera era più importante che salvare dei manovali. Allora il governo italiano non mosse un dito, né indagò i diretti responsabili, non una parola, mentre valorosi soldati, i nostri antenati, hanno alzato barricate, sono saliti sui carri armati, per difendere i nostri diritti e la nostra gente.

Il nostro futuro ora è internet; tutti vogliono far credere che è una truffa, quando in realtà vi stanno investendo miliardi, perchè vogliono il monopolio della rete. Il nuovo Stato è fatto di utenti e non di cittadini, perché da un giorno all'altro Google e Skype possono decidere di fissare una tassa, delle leggi e delle sanzioni e noi dovremmo sottostare e adeguarci al nuovo governo.
Le multinazionali che sponsorizzano il campionato del mondo sono loro il nuovo ordine mondiale, si stanno organizzando in una grande società e vogliono far ricadere il male su di noi creando una falsa rivoluzione. Noi dimostreremo quale sia il reale progetto,con documenti e disegni tecnici, abbiamo la conoscenza per farlo: questo ci permette di rifiutare un sistema per cercare di crearne un altro. Hanno un'arma pericolosa, sconosciuta a tutti, la E-BOMBA, che non è altro che una bomba elettromagnetica. Non vogliono che l'Iran costruisca una centrale nucleare non per controllare il loro mercato del petrolio, ma per qualcosa di molto più terribile.

I dati e le informazioni, di cui in questi hanno si sono impossessati, oggi sono quelle le armi, hanno creato delle mura elettroniche e società invisibile. Dobbiamo dunque cambiare il nostro punto di vista, imparare a ragionare in maniera virtuale e non materiale: è questo il nostro mondo, e dovremo imparare a conoscerlo e saperlo gestire se non vogliamo esserne vittima. Ecco dunque perché definiamo il più grande crimine commesso "invisibile". Contro di esso poil quale si può combattere solo rimanendo uniti in un sistema organizzato.