Famiglie a disagio in Italia per i "14 Miliardi di Euro di famigerati tango bond argentini" . C'è qualcuno lassù che si prende carico delle migliaia di casalinghe e pensionati quaggiù che sono stati così benevolmente raggirati, oppure...?
Molti si chiedono, "...il nostro attuale premier cosa aspetta a intervenire in primus (se no chi meglio di lui?) e dimostrare di saper difendere gli interessi di 450.000 famiglie, che hanno ancora "sotto la coda" e purtroppo detengono questi stramaledetti tango bond argentini...". I risparmi di 450.000 famiglie solo in Italia per 14 miliardi di Euro in titoli (60 miliardi di Euro piazzati in tutto il mondo), di fatto sono stati sequestrati ingiustamente ormai da anni e nessuno ne parla. Cosa si aspetta a fare qualcosa di veramente tangibile e/o a sequestrare le proprietà argentine in Italia come di fatto, ha fatto l'argentina contro le nostre famiglie e ridistribuire il maltolto ad ogni singola famiglia? Quali leggi hanno usato gli argentini per sequestrare i beni italiani? Nessuna! Hanno sequestrato e basta e si sono tenuti tutti i 14 miliardi di Euro di risparmi italiani e le banche italiane (ultima beffa) obbligano naturalmente tutti a tenere un "conto corrente titoli aperto" col quale mese dopo mese succhiano e risucchiano ulteriori risorse. Una nota di Assoconsumi ricorda che "...nell'ambito di tale quadro in Italia su 113 emissioni solo 13 potevano essere legittimate e collocate ai privati, in quanto sole provviste del prospetto "Consob". Queste 13 obbligazioni, con un ammontare di 4 miliardi di Euro sui 14 miliardi investiti dai risparmiatori italiani, sono tutte state emesse nel 1999 e precisamente: il 19 Marzo, 26 Aprile, 1 e 16 Luglio, 21 Ottobre, 9 e 26 Novembre, 7 e 21 Dicembre.
Per tutti gli altri tango bond argentini, si può richiedere il risarcimento. I giudici - sino al 2006 - hanno offerto un quadro di soluzioni, che oscillano dalla nullità dei contratti di acquisto dei bonds, con conseguente obbligo di restituzione delle somme investite dal cliente, alla responsabilità della banca per inadempimento, che conduce talvolta alla risoluzione del contratto di acquisto, pronunciata a norma dell'articolo 1453 c.c., altre volte alla condanna della banca al risarcimento del danno cagionato al cliente, secondo la regola generale dell'articolo 1218 c.c. - Tuttavia anche se le due strade sono diverse, il risultato pratico spesso coincide...". Una seconda nota di Fulvio Lo Cicero, responsabile del settore economia e sindacato di Dazebao riporta: "... Le famiglie cui si fa riferimento hanno promosso un'azione legale? Il diritto si prescrive in dieci anni...". C'è qualcuno lassù che si prende seriamente carico delle migliaia di casalinghe e pensionati quaggiù in questa Italia e inizia a difenderle come dovrebbe? 450.000 famiglie sono state raggirate in barba a qualsiasi legge. Oltre a saper fare così bene i "pianisti" cosa caspita fanno tutto il giorno tutti quei parlamentari che vengono mantenuti a Roma ai quali, viste le circostanze, "non gliene può fregar de meno". Sono in 450.000 le famiglie che chiedono aiuto e subito.
Angelo Martinengo