Motore di ricerca

23 aprile 2009

Nuovi attriti tra Nato e Russia


La Russia invia un ultimatum alla NATO: se non saranno annullate le manovre in Georgia, la Russia rifiuterà di riprendere i contatti militari con la NATO. Infatti è già stata disdetta, la riunione del Consiglio NATO-Russia prevista per il 7 maggio, ma la cancellazione di questo incontro potrebbe non essere l'unica misura.

Dovrebbero svolgersi in Georgia dal 6 maggio al 1 giugno le manovre militari “Cooperative Longbow 09” e “Cooperative Lancer 09” sotto l'egida della NATO nell’ambito del programma "Partenariato per la Pace". Secondo le previsioni saranno 19 i paesi che parteciperanno alle manovre, e non saranno solo i membri della NATO. Durante tutto questo periodo circa 1300 militari stazioneranno nella base di Vaziani, 20 chilometri ad est di Tbilisi. La NATO ha affermato che le armi e le attrezzature militari non saranno utilizzate anche nella parte delle manovre da campo. I rapporti tra la Russia e la NATO, rottisi dopo la guerra in Ossezia del Sud, hanno iniziato a stabilizzarsi nel mese di marzo di quest’anno, quando i ministri degli esteri della NATO hanno preso la decisione di principio sulla ripresa dei lavori del Consiglio Russia-NATO entro l’estate del 2009. La prima riunione del Consigio a livello ministeriale dovrebbe aver luogo proprio alla fine di maggio o all’inizio di giugno. Però, la notizia di queste manovre militari ha scontentato fortemente la Russia.

Il Presidente Dmitry Medvedev ha dichiarato che “il formato delle manovre non contribuisce alla ripresa della cooperazione tra l'Alleanza e Mosca, ma, invece,rischia di complicarle”. In tal modo la Russia ha mandato un ultimatum alla NATO: se non saranno annullate le manovre in Georgia, la Russia rifiuterà di riprendere i contatti militari con la NATO. E’ già stata disdetta, così, la riunione del Consiglio NATO-Russia, che avrebbe dovuto vedere la partecipazione dei capi di stato maggiore, prevista per il 7 maggio. La cancellazione di questo incontro potrebbe non essere l'unica misura. Anche il transito delle merci militari in Afghanistan e la realizzazione delle attività congiunte, sia a livello politico che militare, sono messe a repentaglio. Tuttavia, l'incontro degli ambasciatori previsto per il 29 aprile avverrà. Ora la Russia è in attesa della reazione del comando supremo della NATO in seguito alla posizione assunta in merito alle manovre in Georgia.

Mosca ritiene, infatti, che le manovre di questo tipo sono nient’altro che una provocazione e anche una dimostrazione di forza inutile, e, inoltre, si svolgeranno in una regione dove c’e’ già molta tensione. La presenza di più di mille soldati occidentali vicino alla frontiera con l'Ossezia del Sud potrebbe spingere Saakashvili ad intraprendere azioni militari. Basti ricordare che anche alla vigilia della guerra d’agosto nel 2008 si sono svolte le manovre della NATO in Georgia. La Georgia non ha alcuna intenzione di cessare la pratica delle manovre congiunte con la NATO, e, in realtà, vorebbe anche elevare il loro livello. Il Presidente dell’Abkhazia Sergei Bagapsh ha dichiarato che per l'inizio delle manovre le frontiere della repubblica saranno rafforzate ulteriormente e protette insieme con la Russia. Nel frattempo, il Kazakistan, la Lettonia e l’Estonia hanno rifiutato di partecipare nelle manovre in territorio georgiano. Astana ha motivato ufficiosamente la sua decisione con l'intenzione di non complicare le relazioni con Mosca. Riga e Tallinn si sono astenute,invece, dal rilasciare commenti.

Rinascita Balcanica