È stato impiantato un neurochip nel cervello di un paraplegico, grazie al quale può riuscire a muovere oggetti e a utilizzare un computer con la sola forza del pensiero.
Per la prima volta gli impulsi nervosi vengono registrati, elaborati e tradotti in azione, si tratta di una «protesi neuromotoria», grande quattro millimetri per quattro, con cento elettrodi più piccoli di un capello, capace di mettere in comunicazione il cervello con degli oggetti del mondo esterno, pensando di farlo. Hanno così sdoganato finalmente il chip, hanno ufficializzato la sperimentazione sull'uomo dell'implementazione di bio-nanotecnologie in grado di amplificare i nostri impulsi neurologici e le nostre capacità intellettive.
Il Brain-Gate, permetterà non soltanto di usare un computer,ma anche di muovere arti artificiali e di ristabilire un controllo diretto del cervello sul muscolo, nel quale verrà invece impiantato uno stimolatore muscolare capace di «ricevere» l'input dal cervello.
Ciò che sembrava appartenere ad una pura fantascienza o ad un futuro molto remoto è già nel nostro presente, ed entrerà lentamente nella nostra quotidianità lasciandoci credere che rappresenta questo un progresso per la civiltà. Hanno studiato la sua presentazione al mondo e ai media in modo che sembri un atto di grande pietà nei confronti di persone che vivono immobilizzati su una sedia avendo la sola forza del cervello a disposizione. Il loro obiettivo in realtà è tutt'altro, ma occorre che prima entri nella concezione delle persone come un mezzo per risolvere gravi malattie, deformazioni e aberrazioni che madre natura ci ha lasciato. Sarebbe quasi un'utopia pensare che dei privati investono in biotecnologie che possono aprire scenari fantascientifici, solo per dare un contributo alla ricerca per migliorare le condizioni umane. Tuttavia, considerando che una bicicletta in Cina costa non più di 50 euro, mentre una sedia a rotelle, senza un reale apparente motivo, ne costa 1000, non crediamo che vi siano proprio i presupposti di così tanto altruismo. Nella nostra società, chi ha un figlio invalido vive a stento, a causa degli immani costi che deve sopportare per il suo mantenimento e le sue cure, per cui proporre questi chip come applicazione della scienza terapeutica è una infima trovata mediatica. Vogliono impietosirci e indurci a pensare che questo rappresenta il miglior futuro che possiamo avere,per poi passare all'impianto dei chip per aiutare le nostre prestazioni intellettive. I microchip hanno già trovato una prima applicazione con l'impianto sottopelle di particelle che fungano da carte di credito.
Quello che hanno reso noto è solo un piccolo e rapido accenno di quello che in realtà stanno facendo, e già il fatto che hanno cominciato a parlarne dimostra che la loro diffusione sul vasto mercato è molto vicina.
Immaginate che sono ormai dieci anni che è in atto la campionatura della voce, a mezzo di programmi voip e di messenger. Tramite le nostre telefonate gratuite viene creato una base di dati che andranno nel futuro a costituire i nuovi cervelli dei robot.
Le ricerche militari e scientifiche sono da anni mirate alla creazioni di strumenti e meccaniche che possano istaurare un nuovo ordine mondiale, tuttavia nessuno Stato mai riuscirà a realizzarlo. Non esiste nazione che potrà mai dominare il mondo, e la storia ci insegna questo, per questo vogliono cancellarla.
Il futuro dell'umanità è nella robotizzazione, gli uomini verranno resi quanto più simili a delle macchine, in grado di combattere virus, affrontare situazioni problematiche e ad alto rischio, in grado di anticipare le mosse del nemico e di prevenirle. Si creerà una nuova razza, sovraumana, che sarà anche l'esercito indistruttibile in grado di neutralizzare i nemici contenendo al minimo le perdite umane e materiali. Ora non resta che aspettare e vedere se sarà una nuova età dell'oro o solo l'inizio della nostra autodistruzione, probabilmente certa se continuerà a sopravvivere un sistema che ci dice che per andare avanti occorre distruggere l'altro. La competizione dettata dall'egoismo o dalla brama di gloria e successo, porta automaticamente al disumanizzare la società e a renderla la perfetta cavia per la sperimentazione dei chip che ci vogliono sovraumani.
Non bisogna mai dimenticare quanto Nikola Tesla ci ha lasciato, la sua filosofia e i suoi precetti di vita: anche, e soprattutto per questo, è stato un importante uomo di scienza. Alla fine dei suoi giorni era rimasto solo e i suoi veri amici erano i piccioni a cui dava da mangiare, perché tutti gli altri lo avevano tradito, dopo aver sfruttato la sua intelligenza.
Il Brain-Gate, permetterà non soltanto di usare un computer,ma anche di muovere arti artificiali e di ristabilire un controllo diretto del cervello sul muscolo, nel quale verrà invece impiantato uno stimolatore muscolare capace di «ricevere» l'input dal cervello.
Ciò che sembrava appartenere ad una pura fantascienza o ad un futuro molto remoto è già nel nostro presente, ed entrerà lentamente nella nostra quotidianità lasciandoci credere che rappresenta questo un progresso per la civiltà. Hanno studiato la sua presentazione al mondo e ai media in modo che sembri un atto di grande pietà nei confronti di persone che vivono immobilizzati su una sedia avendo la sola forza del cervello a disposizione. Il loro obiettivo in realtà è tutt'altro, ma occorre che prima entri nella concezione delle persone come un mezzo per risolvere gravi malattie, deformazioni e aberrazioni che madre natura ci ha lasciato. Sarebbe quasi un'utopia pensare che dei privati investono in biotecnologie che possono aprire scenari fantascientifici, solo per dare un contributo alla ricerca per migliorare le condizioni umane. Tuttavia, considerando che una bicicletta in Cina costa non più di 50 euro, mentre una sedia a rotelle, senza un reale apparente motivo, ne costa 1000, non crediamo che vi siano proprio i presupposti di così tanto altruismo. Nella nostra società, chi ha un figlio invalido vive a stento, a causa degli immani costi che deve sopportare per il suo mantenimento e le sue cure, per cui proporre questi chip come applicazione della scienza terapeutica è una infima trovata mediatica. Vogliono impietosirci e indurci a pensare che questo rappresenta il miglior futuro che possiamo avere,per poi passare all'impianto dei chip per aiutare le nostre prestazioni intellettive. I microchip hanno già trovato una prima applicazione con l'impianto sottopelle di particelle che fungano da carte di credito.
Quello che hanno reso noto è solo un piccolo e rapido accenno di quello che in realtà stanno facendo, e già il fatto che hanno cominciato a parlarne dimostra che la loro diffusione sul vasto mercato è molto vicina.
Immaginate che sono ormai dieci anni che è in atto la campionatura della voce, a mezzo di programmi voip e di messenger. Tramite le nostre telefonate gratuite viene creato una base di dati che andranno nel futuro a costituire i nuovi cervelli dei robot.
Le ricerche militari e scientifiche sono da anni mirate alla creazioni di strumenti e meccaniche che possano istaurare un nuovo ordine mondiale, tuttavia nessuno Stato mai riuscirà a realizzarlo. Non esiste nazione che potrà mai dominare il mondo, e la storia ci insegna questo, per questo vogliono cancellarla.
Il futuro dell'umanità è nella robotizzazione, gli uomini verranno resi quanto più simili a delle macchine, in grado di combattere virus, affrontare situazioni problematiche e ad alto rischio, in grado di anticipare le mosse del nemico e di prevenirle. Si creerà una nuova razza, sovraumana, che sarà anche l'esercito indistruttibile in grado di neutralizzare i nemici contenendo al minimo le perdite umane e materiali. Ora non resta che aspettare e vedere se sarà una nuova età dell'oro o solo l'inizio della nostra autodistruzione, probabilmente certa se continuerà a sopravvivere un sistema che ci dice che per andare avanti occorre distruggere l'altro. La competizione dettata dall'egoismo o dalla brama di gloria e successo, porta automaticamente al disumanizzare la società e a renderla la perfetta cavia per la sperimentazione dei chip che ci vogliono sovraumani.
Non bisogna mai dimenticare quanto Nikola Tesla ci ha lasciato, la sua filosofia e i suoi precetti di vita: anche, e soprattutto per questo, è stato un importante uomo di scienza. Alla fine dei suoi giorni era rimasto solo e i suoi veri amici erano i piccioni a cui dava da mangiare, perché tutti gli altri lo avevano tradito, dopo aver sfruttato la sua intelligenza.