La Khosla Ventures, grande fondo di investimento del venture capital e padre di imprese come Google, Amazon e Sun Microsystems, si è trasformata in un convinta combattente ambientalista, impegnata nella lotta per la riduzione di emissioni di anidride carbonica e per l'indipendenza energetica degli USA dai Paesi Petroliferi. Vinod Khosla ha annunciato il suo grande interesse per la produzione di etanolo come combustibile biologico del futuro, avendo questo delle ampie prospettive di business, soprattutto in un periodo storico in cui il prezzo del petrolio aumenta vertiginosamente. L'idea è stata accolta con grande interesse anche da Larry Page di Google e da Bill Gates, che ha giù investito 84 milioni di dollari nella Pacific Ethanol, e dallo stesso Governatore della California. È stato infatti proposto che venga indetto un referendum per decidere se con l'aumento delle accise sul prezzo del petrolio, variabile tra l'1 e il 6% per un gettito pari a 380 milioni di dollari, si possa finanziare la ricerca sull'etanolo e contribuire in un futuro alla diminuzione del costo dell'Energia. La proposta tuttavia presenta subito una contraddizione nei termini, in quanto si tratterebbe di finanziare con denaro pubblico la ricerca su una fonte di energia destinata a creare un altro cartello nelle mani di privati. Quella dell'etanolo è inoltre una fonte di energia abbastanza matura e già ad uno stato avanzato e dunque già in grado di ridurre i costi dell'energia, perché altrimenti non si spiegherebbe il fatto che il Brasile, che lo produce da più di venti anni, sia molto vicino ad una produzione che riesca a soddisfare il fabbisogno energetico del paese: 300 milioni di Barili. Infine, risale al 1896 il primo quadriciclo di Ford completamente alimentato mediante etanolo: è stata questa la prima auto, antenata della Ford T a benzina.
L'etanolo è in sé una fonte di energia rinnovabile, definita verde non perché non ha emissioni, anzi inquina almeno quanto la benzina, ma perché consente di compensare, a livello globale le emissioni, perché la produzione mediante le piante ha una capacità di assorbimento di CO2 che equivale alla sua emissione. Viene estratto dai processi di fermentazione vegetale degli zuccheri, gli stessi che avvengono nella produzione della birra e del vino, e per tale motivo può essere estratto anche dal trattamento dei rifiuti organici e delle biomasse. In ogni caso rappresentano una discreta fonte di energia alternativa, con un basso impatto ambientale, ma se non gestita bene non può rappresentare una fonte di rinnovamento dell'economia di uno Stato. I sistemi di produzione, di stoccaggio e distribuzione è la stessa di un sistema energetico fondato sul petrolio, ossia quello della creazione di cartelli e della concentrazione del controllo dell'energia nelle mani di una lobby. Gli sceicchi del futuro non sono certi gli agricoltori, in quanto probabilmente i veri produttori saranno gli Stati Sudamericani, sempre più deboli dal punto di vista politico, e non i contadini americani, per cui da una schiavitù e uno sfruttamento se ne passa ad un'altra. La distribuzione cadrà nelle mani di Wal-Mart che, per i primi momenti, ha già predisposto i suoi 380 distributori in America per la sua diffusione sul territorio, certamente non verrà rimessa ai produttori veri e propri. Si cerca, come si può notare, comunque una concentrazione della produzione delle energie nelle grandi multinazionali che agiscono come soggetti facenti parte del vecchio sistema petrolifero.
Occorre riflettere inoltre su un altro aspetto, forse ancora più inquietante, ossia che i promotori di queste iniziative sono un plurimiliardario,Vinod Khosla, ingegnere elettronico con una specializzazione biomedica, Google, ragno dell'internet e già finanziatore della Tesla Motor, e Bill Gates, ladrone dei software in pensione che da poco ha deciso di darsi alla Filantropia. A questo proposito ci preme segnalare il fatto che Bill Gates, seguito a ruota da Warren Buffet, oracolo delle borse internazionali, ha dato vita ad una fondazione il cui scopo statutario è la realizzazione di opere umanitarie, tra cui la vaccinazione di massa dei paesi del Terzo mondo. Insomma delle imprese specializzate nell'Hi-Tech, nelle nanotecnologie e nella silycon Valley, si dedicano alla vaccinazione dei popoli, con tutte le conseguenze che questa cosa comporta ( si veda Il piano del governo Invisibile e Un virus dei polli per salvare i Banchieri ).
Buffet ha deciso di devolvere "in beneficienza", 31,7 miliardi di dollari che si aggiungono ai 29 miliardi di dollari di Bill Gates, senza considerare Andrew Carnagie, che a suo tempo donò cifre che oggi corrisponderebbero a circa 7,2 miliardi, e i John D. Rockfeller che diedero via in beneficenza cifre che oggi ammonterebbero a 12,6 miliardi di dollari. La filantropia è una tendenza diffusa nei grandi finanzieri internazionali, nelle grandi famiglie di Banchieri e tra gli azionisti della Fed, e ora nei padroni di Internet e della tecnologia: ci danno la morte e poi la beneficienza, oppure guerra e filantropia sono un tutt'uno. Se così non fosse non avrebbe senso, se non sapremmo che mediante i vaccini iniettano nanostrutture biologiche in grado di controllare la mente essere ricevitori e trasmettitori di onde provenienti dai ripetitori e antenne.
Dopo aver lanciato pubblicamente la Tesla Car, la macchina elettrica che corre come un bolide, Google si lancia nella produzione dell'etanolo che costituirà il combustibile che ammortizzerà il passaggio da un'economia fondata sui combustibili fossili, ad un'economia basata sull'energia elettrica o nucleare. Le lobbies del domani sono già precostituite, i loro progetti di avanguardia di oggi, rappresentano in nostro futuro più imminente, loro saranno i nostri liberatori, i filantropi e i benefattori, e allo stesso tempo i nostri carnefici e i nostri padroni. Sono i nostri Illuminati, i premi Nobel, coloro che fonderanno il vero nuovo ordine mondiale quale il governo invibile.