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13 aprile 2007

La liberalizzazione della rete telecom per l'avvento della nuova generazione

La Commissione europea e il governo italiano hanno raggiunto un'intesa comune per procedere con l'emanazione di un piano legislativo per regolamentare il settore delle telecomunicazioni, e scorporare la rete dai servizi al fine di rispondere alla necessità di maggiore concorrenza tra gli operatori. Il piano di liberalizzazioni delle telecomunicazioni che andrà in vigore avrà degli effetti ben più complessi rispetto a quanto accade negli altri settori liberalizzati, essendo il settore chiave del sistema economico futuro.

La gestione e la concezione di questa liberalizzazione devono essere essere identificati da un regolatore indipendente sulla base di un'analisi di mercato, che decreterà in che modo andranno stabiliti i compensi e le condizioni di vendita anche a terzi operatori, che risiedono all'interno dell'Unione europea. Varrà stabilito il principio di concorrenza e di non discriminazione, con l'obbligo del proprietario della rete di fornire pari opportunità a tutti gli operatori. Su tali preliminari caratteristiche Bersani è già pronto a redigere una parte dedicata allo scorporo della rete, in modo da fra rientrare questa decisione del piano delle lenzuolate e far cadere in un unico calderone i provvedimenti per la liberalizzazione della rete, come è stato per la riduzione delle tariffe di ricariche e quelli.

Le telecomunicazioni che utilizzano il network, la rete così come la intendiamo tradizionalmente, sono già oggi in diretta concorrenza con gli operatori dell'Internet che stanno costruendo un sistema di comunicazione ben più efficiente e all'avanguardia con gli strumenti di information technology e di cybernetica che hanno digitalizzato e strandardizzato molti meccanismi che normalmente vengono offerti con una struttura integrata verticalmente. L'ingresso di questi operatori nei settori tradizionali delle telecomunicazioni, ha accentuato la crisi già esistente in un settore troppo accentrato nelle mani di monopolisti che hanno sfruttato la condizione di privilegio di avere la rete senza però accrescerla di servizi e di interfacce che potessero portare al salto di qualità. Operatori come Skype offrono un servizio ancora limitato all'internet mediante dei pc, ma sono già largamente utilizzati nei settori più avanzati, e si preparano a offrire dei servizi di telefonia sulla rete tradizionale, sfruttando la rete altrui e pagano un corrispettivo stabilito in base alle telefonate effettuate. Infatti non avendo una linea propria, ricorre a quella degli utenti che si collegano ad internet, ma il suo vantaggio competitivo non sta nel possedere la rete, ma nell'aver inserito al proprio interno dei sistemi di pagamento, di incasso e di rendicontazione automatici. Skype appartiene ad Ebay, che è titolare anche di Paypal, chiudendo così all'interno dello stesso gruppo servizi di telefonia-commerciali-Bancari che gli consentono di non limitare i propri affari alla comunicazione, ma di entrare nel sistema economico da leader. Con la smaterializzazione dei rapporti economici le transazioni fatte digitalmente online avranno un giro d'affari di gran lunga superiore al semplice traffico telefonico: la gestione internazionale della moneta elettronica viene perfezionata sempre di più mentre, sul piano legislativo, esistono oggi procedure specifiche e decreti ad hoc per disciplinare questo nuovo settore bancario. In tale scenario si inseriscono le società di telecomunicazione, che vedono ormai nella rete un peso economico perché ha bisogno di eccessiva manutenzione e di un ammodernamento completo, tale da necessitare di ulteriori e ingenti costi per renderla, ed è soggetta a svalutazione se si presta ad essere considerato dalla quotazione in Borsa della società.
Le nuove società di internet e di informatica si stanno proponendo in ogni settore che riguardi i media con offerte e prodotti sempre più vicini ai desideri della clientela, e dotati di leggerezza e snellimento burocratico, anche se poi molto probabilmente loro divengono la nuova burocrazia con cui combattere. Si pensi dunque ai progetti che sta portando avanti Google,per creare un sistema di creazione-compravendita- misurazione dell'efficacia degli spot televisivi, che si basano a loro volta sul database mondiale delle abitudini e delle esigenze delle persone, che vengono infatti tracciati sulla rete ad ogni movimento. I principi e il know-how acquisiti su internet saranno poi applicati nel concreto con lo studio delle persone dettagliato a preciso, in modo da fare una politica di marketing estremamente mirata.

La rete, dunque, era un elemento di forza della società che vedeva in essa una componente strategica in grado da garantirgli il monopolio assoluto su tali servizi, anche senza ulteriori investimenti negli anni. Tuttavia le esigenze cambiano e man mano i miti e i preconcetti devono essere abbandonati, e bisogna considerare gli aspetti positivi e quelli negativi, non della liberalizzazione della rete in senso stretto, ma dell'accentramento di determinati servizi nelle mani di altri monopolisti che useranno il loro potere facendo leva stavolta non sulla rete ma sulla disumanizzazione dei servizi e della struttura.