Varata dai ministri dell'Ecofin la direttiva per la liberalizzazione dei pagamenti all'interno dello spazio europeo, che elimina limiti e restrizioni sia in base alla nazionalità di residenza dell'istituto di credito, sia in base alla tipologia degli enti che sono abilitati a prestare un servizio per le transazioni.
Viene ribadita la priorità assoluta della legge economica della concorrenza e della riduzione dei costi per i consumatori, dando così il via alla creazione di joint venture e collaborazioni tra gestori di telefonia, istituti di credito e società di distribuzione commerciale.
Tale direttiva rappresenta dunque la liberalizzazione tanto attesa che giunge dopo gli scandali che hanno coinvolto le agenzie di transfer money, le società di telefonia, le scalate ostili dei piccoli istituti di credito, ed è l'obiettivo di traguardo delle lenzuolate che tendono ad incentivare l'utilizzo della moneta elettronica e bancaria, piuttosto che il contante. Il decreto anti-riciclaggio rende il contante uno strumento pericoloso per il pagamento delle transazioni, perché considera sospetto qualsiasi trasferimento o accumulazione di contante che fuoriesce dal circuito bancario e dunque dai controlli prudenziali degli istituti di credito. Gli stessi limiti all'emissione di assegni trasferibili, e le nuove liberalizzazioni, impongono la moneta elettronica per i pagamenti delle principali istituzioni e società che offrono un servizio pubblico, nonché la costituzione di conti correnti bancari per la gestione dei pagamenti dei liberi professionisti, che devono tracciare i compensi e controllare sull'attività finanziarie delle imprese assistite.
La decisione di aprire il settore dei pagamenti agli enti non bancari è stata presa dall'Ecofin in virtù di un compromesso che fissa dei requisiti prudenziali per gli enti non bancari e apre un'opportunità di mercato a società che offrono servizi di trasferimento di denaro, ma non di credito in senso stretto, fino a coinvolgere qualsiasi soggetto a cui confluisce in qualche modo la moneta. Western Union, società che gestiscono e-money, supermercati, provider e società di telecomunicazioni, che soddisferanno adeguati requisiti patrimoniali e di stabilità finanziaria, potranno effettuare trasferimenti di denaro considerando che non sarà più necessario effettuare il pagamento mediante l'istituto di credito che si trova nella stessa nazione di residenza. Da questo punto di vista la direttiva rappresenta il primo passo per la costituzione di uno spazio unico dei pagamenti che consentirà di effettuare un pagamento con carte di credito, di debito, bonifici da un unico conto corrente, senza pagare costi aggiuntivi, in tutta Europa, sotto la vigilanza di un unico ente centralizzato. Gli enti non bancari non potranno raccogliere depositi dagli utenti, ma potranno accettare fondi per la prestazione di servizi di pagamento: questi costituiranno le riserve che consentiranno a queste società di concedere dei prestiti legati sempre al pagamento, ossia al consumo.
In tale ottica prendono certamente forma le collaborazioni che si sono venute a creare e che sembrano essere dettate da esigenze commerciali: le Coop hanno stretto un importante accordo con la Tim, così come Poste sta intavolando una trattativa con Vodafone per divenire un gestore di telefonia, e Carrefour che ha costruito sempre con Vodafone una collaborazione per virtualizzare la distribuzione commerciale. Le Poste, in particolare, puntano ai micropagamenti, per creare la prima banca sul cellulare per gestire in mobilità il proprio conto corrente, mentre Coop, Auchan, Conad e Carrefour stanno studiando un sistema per effettuare la spesa tramite il cellulare, operazioni di fidelizzazione congiunta, promozioni e premi. Considerando infatti l'imminente introduzione di chip RFID all'interno delle etichette dei prodotto di consumo, le società di telefonia, le banche e le stesse multinazionali potranno conoscere gli acquisti e le abitudini delle persone, reperendo una base di dati sugli stili di vita e le modalità di consumi che potranno porre un controllo assoluto sui bisogni della società. La funzione del codice a barre, viene ulteriormente affinato in quanto il chip potrà contenere un maggior numero di informazioni, sia per le modalità di consumo del prodotto, che per quelle del pagamento: tutto questo nelle mani dei colossi dell'economia disumanizzata e globalizzata.
L'obiettivo sarà quello di creare delle reti integrate al cui interno società di telecomunicazione, banche e supermercati, andranno a costituire il circuito su cui circolerà la moneta che sarà così totalmente elettronica, e si impossesserà del credito al consumo e degli scambi di moneta di piccolo taglio.Con l'introduzione di questo sistema così vicino alle esigenze quotidiane, enormi quantità di contante verranno ritirate, per essere sostituite con la flessibile e sempre disponibile moneta elettronica. Se per le associazioni di consumatori questa rappresenta una vittoria, si rivela in realtà essere una grande truffa, in quanto non si va a diminuire la rendita bancaria, ma ad ampliare fino all'esasperazione la dipendenza rispetto alla moneta elettronica a debito. La gente sarà drogata dalla libera possibilità di avere in pochi minuti una carta di credito, un finanziamento, un conto corrente, e non si accorgerà che si è indebitato, con una duplice usura, per poter fare la spesa, per poter mangiare.
Nessun bene di consumo, né alcuna prestazione, verrù pagato più con denaro ma solo tramite gli strumenti di pagamento che il supermercato studierà per i propri "utenti", in quanto l'utilizzo del denaro contante sarà quanto meno impossibile.
Immaginare che liberalizzare il settore dei pagamenti significa cancellare l'usura bancaria, significa commettere un grave errore, perché sopraggiungerà l'ulteriore usura della disumanizzazione dell'economia. I nostri referenti saranno società di telecomunicazione o di e-money che utilizzano delle procedure burocratiche contorte e non conoscibili dalle persone, perché non hanno un codice di procedura amministrativa, e ciò permette loro di far ricorso a stratagemmi che aliena le persone e scoraggiano la protesta per gli errori subiti.
Ricordiamo infine, che mentre la Commissione Europea emana una direttiva per la liberalizzazione dei pagamenti, l'Istituto delle Poste Francesi decide di destinare parte dei fondi alle esigenze di sussistenza e di prima necessità delle persone che si trovino in situazioni molto precarie e disperate. È questa la risposta obbligata del governo dinanzi ad una situazione economica in cui i più deboli, ai margini della società, muoiono di fame, in cui le persone accumulano 10 carte di credito e tentano il suicidio perché non hanno come pagare.
La società dei debitori è quello che si prepara per noi, all'indomani della liberalizzazione e dell'introduzione di una moneta elettronica usuraia, quando invece la moneta in realtà non esiste, è solo un bit all'interno di un computer che si trova in qualche paradiso fiscale, lontano dal nostro mondo. Si può creare e si può distruggere con un software, ed è questo il segreto, o il trucco se volete, che sta dietro la liberalizzazione dei pagamenti
Viene ribadita la priorità assoluta della legge economica della concorrenza e della riduzione dei costi per i consumatori, dando così il via alla creazione di joint venture e collaborazioni tra gestori di telefonia, istituti di credito e società di distribuzione commerciale.
Tale direttiva rappresenta dunque la liberalizzazione tanto attesa che giunge dopo gli scandali che hanno coinvolto le agenzie di transfer money, le società di telefonia, le scalate ostili dei piccoli istituti di credito, ed è l'obiettivo di traguardo delle lenzuolate che tendono ad incentivare l'utilizzo della moneta elettronica e bancaria, piuttosto che il contante. Il decreto anti-riciclaggio rende il contante uno strumento pericoloso per il pagamento delle transazioni, perché considera sospetto qualsiasi trasferimento o accumulazione di contante che fuoriesce dal circuito bancario e dunque dai controlli prudenziali degli istituti di credito. Gli stessi limiti all'emissione di assegni trasferibili, e le nuove liberalizzazioni, impongono la moneta elettronica per i pagamenti delle principali istituzioni e società che offrono un servizio pubblico, nonché la costituzione di conti correnti bancari per la gestione dei pagamenti dei liberi professionisti, che devono tracciare i compensi e controllare sull'attività finanziarie delle imprese assistite.
La decisione di aprire il settore dei pagamenti agli enti non bancari è stata presa dall'Ecofin in virtù di un compromesso che fissa dei requisiti prudenziali per gli enti non bancari e apre un'opportunità di mercato a società che offrono servizi di trasferimento di denaro, ma non di credito in senso stretto, fino a coinvolgere qualsiasi soggetto a cui confluisce in qualche modo la moneta. Western Union, società che gestiscono e-money, supermercati, provider e società di telecomunicazioni, che soddisferanno adeguati requisiti patrimoniali e di stabilità finanziaria, potranno effettuare trasferimenti di denaro considerando che non sarà più necessario effettuare il pagamento mediante l'istituto di credito che si trova nella stessa nazione di residenza. Da questo punto di vista la direttiva rappresenta il primo passo per la costituzione di uno spazio unico dei pagamenti che consentirà di effettuare un pagamento con carte di credito, di debito, bonifici da un unico conto corrente, senza pagare costi aggiuntivi, in tutta Europa, sotto la vigilanza di un unico ente centralizzato. Gli enti non bancari non potranno raccogliere depositi dagli utenti, ma potranno accettare fondi per la prestazione di servizi di pagamento: questi costituiranno le riserve che consentiranno a queste società di concedere dei prestiti legati sempre al pagamento, ossia al consumo.
In tale ottica prendono certamente forma le collaborazioni che si sono venute a creare e che sembrano essere dettate da esigenze commerciali: le Coop hanno stretto un importante accordo con la Tim, così come Poste sta intavolando una trattativa con Vodafone per divenire un gestore di telefonia, e Carrefour che ha costruito sempre con Vodafone una collaborazione per virtualizzare la distribuzione commerciale. Le Poste, in particolare, puntano ai micropagamenti, per creare la prima banca sul cellulare per gestire in mobilità il proprio conto corrente, mentre Coop, Auchan, Conad e Carrefour stanno studiando un sistema per effettuare la spesa tramite il cellulare, operazioni di fidelizzazione congiunta, promozioni e premi. Considerando infatti l'imminente introduzione di chip RFID all'interno delle etichette dei prodotto di consumo, le società di telefonia, le banche e le stesse multinazionali potranno conoscere gli acquisti e le abitudini delle persone, reperendo una base di dati sugli stili di vita e le modalità di consumi che potranno porre un controllo assoluto sui bisogni della società. La funzione del codice a barre, viene ulteriormente affinato in quanto il chip potrà contenere un maggior numero di informazioni, sia per le modalità di consumo del prodotto, che per quelle del pagamento: tutto questo nelle mani dei colossi dell'economia disumanizzata e globalizzata.
L'obiettivo sarà quello di creare delle reti integrate al cui interno società di telecomunicazione, banche e supermercati, andranno a costituire il circuito su cui circolerà la moneta che sarà così totalmente elettronica, e si impossesserà del credito al consumo e degli scambi di moneta di piccolo taglio.Con l'introduzione di questo sistema così vicino alle esigenze quotidiane, enormi quantità di contante verranno ritirate, per essere sostituite con la flessibile e sempre disponibile moneta elettronica. Se per le associazioni di consumatori questa rappresenta una vittoria, si rivela in realtà essere una grande truffa, in quanto non si va a diminuire la rendita bancaria, ma ad ampliare fino all'esasperazione la dipendenza rispetto alla moneta elettronica a debito. La gente sarà drogata dalla libera possibilità di avere in pochi minuti una carta di credito, un finanziamento, un conto corrente, e non si accorgerà che si è indebitato, con una duplice usura, per poter fare la spesa, per poter mangiare.
Nessun bene di consumo, né alcuna prestazione, verrù pagato più con denaro ma solo tramite gli strumenti di pagamento che il supermercato studierà per i propri "utenti", in quanto l'utilizzo del denaro contante sarà quanto meno impossibile.
Immaginare che liberalizzare il settore dei pagamenti significa cancellare l'usura bancaria, significa commettere un grave errore, perché sopraggiungerà l'ulteriore usura della disumanizzazione dell'economia. I nostri referenti saranno società di telecomunicazione o di e-money che utilizzano delle procedure burocratiche contorte e non conoscibili dalle persone, perché non hanno un codice di procedura amministrativa, e ciò permette loro di far ricorso a stratagemmi che aliena le persone e scoraggiano la protesta per gli errori subiti.
Ricordiamo infine, che mentre la Commissione Europea emana una direttiva per la liberalizzazione dei pagamenti, l'Istituto delle Poste Francesi decide di destinare parte dei fondi alle esigenze di sussistenza e di prima necessità delle persone che si trovino in situazioni molto precarie e disperate. È questa la risposta obbligata del governo dinanzi ad una situazione economica in cui i più deboli, ai margini della società, muoiono di fame, in cui le persone accumulano 10 carte di credito e tentano il suicidio perché non hanno come pagare.
La società dei debitori è quello che si prepara per noi, all'indomani della liberalizzazione e dell'introduzione di una moneta elettronica usuraia, quando invece la moneta in realtà non esiste, è solo un bit all'interno di un computer che si trova in qualche paradiso fiscale, lontano dal nostro mondo. Si può creare e si può distruggere con un software, ed è questo il segreto, o il trucco se volete, che sta dietro la liberalizzazione dei pagamenti