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07 novembre 2007

Forzato il blocco del "No dal Molin "


Durante le manifestazioni all'aeroporto Dal Molin di Vicenza per impedire l'accesso alle squadre chiamate a bonificare il territorio da eventuali residui bellici prima di insediare la nuova base militare, un militare dell'Aeronautica a bordo della sua auto ha forzato il blocco travolgendo tre persone. Il sergente maggiore dell'Aeronautica, colpevole di tale atto violento, ha subito una semplice segnalazione per lesioni, mentre il movimento No dal Molin hanno annunciato altri tre giorni di mobilitazione per protesta.
Dinanzi a tale atto il Coordinamento Progetto Eurasia ( www.cpeurasia.org ) esprime la sua più severa condanna dell'incidente accorso la scorsa notte, quando un militare di stanza nella base statunitense "Dal Molin" di Vicenza ha investito volontariamente tre manifestanti che protestavano contro il previsto allargamento della struttura atlantista. "Contro questo ennesimo sopruso ai danni della libertà di manifestazione dei cittadini e della sovranità europea, vorremmo vedere espressa dal governo Prodi tutta l'indignazione di un esecutivoche dovrebbe rappresentare la contrarietà dell'Italia all'arroganza statunitense", dichiara in una nota il Coordinamento Progetto Eurasia. "Esprimiamo la nostra massima solidarietà ai manifestanti contro la "Dal Molin" e appoggiamo tutte le manifestazioni di protesta contro questo atto vergognoso. Cogliamo l'occasione per ribadire ancora una volta la necessità di un esercito europeo indipendente dalla NATO e dal comando statunitense, allo scopo di poter togliere ogni alibi ai sostenitori della necessità dell'Alleanza Atlantica."
Condanna tale episodio anche Luisa Morgantini, Vice-Presidente del Parlamento Europeo, la quale si rivolge a tutto il movimento "No Dal Molin" dichiarando : "Avrei voluto essere a Vicenza ieri sera come vorrei esserlo oggi, a riaffermare il diritto di donne e uomini a fare del proprio territorio un luogo sicuro. Vi arrivi quindi tutta la mia solidarietà per questo grave avvenimento, per questa che rappresenta una ulteriore provocazione." Ringrazia inoltre l'intero collettivo che si sta mobilitando in questo momento, ammirando "la tenacia e la passione civile" di chi "da ieri all’aperto tra fuochi e sacchi a pelo" continuano a ribadire "un futuro senza basi di guerra."