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13 febbraio 2008

I Rothschild tentano la scalata alla russa Rosbank


Chiuso il capitolo del grande crack di 5 miliardi di euro e messa a tacere i media sul processo per riciclaggio di denaro nel caso Sentier 2, Société Generale si prepara a rimettere in sesto il proprio bilancio e a lanciare una storica scalata sulla banca russa Rosbank.

Société Generale annuncerà il prossimo 21 febbraio l'aumento di capitale per 5,5 miliardi di euro destinati alla copertura della perdita di 7 miliardi stimata a poca distanza del crack causato dal broker Jérôme Kerviel. La ricapitalizzazione avverrà con l'emissione di nuove azioni che avranno un valore vicino al 40% del valore di Borsa attuale, destinate in particolar modo agli azionisti già esistenti in virtù della clausola preferenziale - che permette loro di sottoscrivere una nuova azione per quattro detenute alla data del 20 febbraio. L'operazione sarà garantita da JP Morgan e Morgan Stanley , definita senza alcun rischio. Società Generale ha inoltre rivisto al rialzo l'impatto dei subprimes, stimando delle perdite che si attestano intorno ai 2,6 miliardi di euro per l'anno 2007, che andranno ad abbattere innanzitutto il reddito fiscale da versare allo Stato francese.

L'apparente ripresa di Société Generale viene immediatamente seguita dalla notizia secondo cui la Banca d'Affari posseduta dal Gruppo Rothschild stia tentando di scalare la banca russa Rosbank, dopo che il tribunale di Cipro ha sollevato l'interdizione sulla vendita delle azioni della società russa. La liberatoria del tribunale permette così a Société Generale di acquisire il controllo della banca russa fin da questa settimana, come confermato dal quotidiano russo Vedomosti. Non dimentichiamo infatti che Société Generale aveva acquistato nel 2006 il 20% delle azioni di Rosbank da Vladimir Potanine e Mikhaïl Prokhorov, stabilendo la possibilità di poter acquistare oltre il 30% in più per 1,7 miliardi di dollari nei periodi successivi. Con la medesima transazione, circa il 69,9% delle azioni di Rosbank sono state vendute dalla società cipriota Km Tecnology, collegata del fondo di investimento Km Invest. L'operazione era stata deliberata solo in parte dai suoi principali azionisti, ossia da Mikhaïl Potanine (Presidente del CdA della Banca) e non da Vladimir Prokhorov che, mediante il suo gruppo Onexim, aveva presentato un ricorso presso i tribunali di arbitraggio di Mosca, delle isole Vergini britanniche e di Cipro ottenendo un'interdizione di vendita su quasi tutti gli attivi di Km Invest, tra cui quelli di Rosbank. Interdizione che tuttavia è stata eliminata dalla decisione del tribunale di Limassol (Cipro), andando a liberare anche la vendita di Rosbank, che potrà essere assorbita facilmente da Société Generale.

Secondo la stampa russa, l'opposizione del consiglio di amministrazione proveniva in realtà dalla società di Stato russa impegnata nel settore delle esportazioni di armi, Rostekhnologuii, che cercava di impedire che la presa del controllo di Rosbank da parte della Société Generale potesse compromettere la discrezione e la riservatezza dei conti segreti utilizzati dalla società. In tal caso, riportando sempre quanto affermato dal Vedomosti sulle dichiarazioni di un azionista della banca, "i commercianti di armi russo possono impedire al banchiere francese di prendere il controllo di Rosbank" . È infatti subito giunta la dichiarazione del direttore di Rostekhnologuii, Sergei Tchemezov, che si è opposto ad una operazione bancaria che sottrarrebbe al gruppo pubblico per gli armamenti la Rosbank , che rappresenta la banca di riferimento della società di armamenti avendo un struttura corporativa con la partecipazione di entità private e pubbliche. I funzionari militari che possiedono dei conti presso Rosbank, hanno già espresso le loro più profonde preoccupazioni sulla possibilità che Société Generale possa, con la scalata, avere accesso ai segreti di stato. Secondo alcuni analisti, nonostante l'opposizione di Rosoboronexport, la decisione difficilmente potrà essere modificata o annullata. Infatti, dopo che il Servizio federale antitrust e la Banca centrale ha rilasciato le licenze per l'acquisizione della partecipazione di controllo, sollevare un rifiuto ai francesi provocherebbe uno scandalo internazionale.

Quello che si presenta dinanzi alle mire espansionistiche del gruppo Rothschild, dunque, non è solo la possibilità di prendere il controllo della seconda rete bancaria della Russia - per 1,2 miliardi di euro, 600 agenzie, e la copertura dell' 80% del territorio - ma anche di acquisire il controllo delle eventuali informazioni riservate del consorzio per l'esportazione di armi posseduto dallo Stato russo. In ogni caso, il gruppo francese riuscirà ad estendere ancora di più la propria presenza sul mercato russo, già consolidato dalle collegate della Banque Société Générale Vostok (BSGV) e Rusfinansbank. Un mercato che al momento è una delle piazze più stabili ed importanti di questi ultimi anni, che non ha subito ancora gli sconvolgimenti degli scandali dei mutui subprimes e della crisi dei derivati. Così, mentre l'attività degli investitori internazionali sui mercati in sviluppo diminuisce a causa dei problemi di liquidità, la Russia si conferma ancora una volta una straordinaria eccezione, tale da far gola ad un colosso bancario come Société Generale.