La Russia gioca la sua carta vincente per farsi strada nei settori chiave del potere, e dopo la combinazione gas contro nucleare con l'Algeria, rilancia con gas contro telecomunicazioni con l'Italia. Alcune fonti trapelate da Mosca, hanno ipotizzato una possibile partecipazione dell'operatore russo Sistema in Telecom Italia tramite un'operazione con Pirelli.
L'attenzione degli operatori russi ricade così sul settore delle comunicazioni e delle nuove tecnologie, dopo essersi garantiti un posto d'eccellenza in quello del gas grazie alla proficua collaborazione con Eni. Il gruppo italiano ha infatti chiuso con Gazprom un accordo che riguarda tutte le tappe che vanno dalla produzione alla commercializzazione di petrolio, gas, elettricità e gas naturale liquefatto (GNL): il gigante russo potrà così vendere la sua produzione sul mercato italiano senza intermediario. In scambio, Eni sarà associato alla ricerca di sorgenti di idrocarburi in Russia, e potrebbe prendere una partecipazione nell'immenso campo gassifico siberiano di Ioujno-Rousskoïe, con prospettive anche in Kazakistan e nel mare del Barents. È solo un accordo che rinforza un'antica amicizia, che ha portato alla costituzione della Blue Stream Pipeline Company, per il gasdotto della Turchia che giunge poi sino in Italia.
L'Italia costituisce il terzo più grande mercato europeo del gas naturale, coperto per l'86% dalle importazioni russe, che vanno così ad alimentare il 28% del bilancio energetico italiano. Forse è per tale motivo che Poutin ha definito l'Italia un "partner maturo", il solo in Europa sui cui fare affidamento, a contrario di altri, di cui non ha pronunciato il nome. In ogni caso i negoziati con il primo ministro italiano Romano Prodi martedì a Sotchi sono stati molto positivi arrivando così ad una nuova tappa di questa cooperazione nel settore energetico, che avrà dei riscontri anche per l'economia finanziaria e monetaria dei due paesi.
Si è tenuto inoltre a precisare che questa collaborazione deve estendersi a differenti rami della ricerca e delle innovazioni, nel settore dell'HiTech e dell'industria aerospaziale, della difesa, e, dulcis in fundo, delle telecomunicazioni.
Il consorzio russo di servizi Sistema, secondo il quotidiano finanziere russo Kommersant, sarebbe infatti interessato ad una partecipazione in Telecom Italia, così come un altro gruppo russo, privato, la Alfa Group sta cercando di acquistare il 20% del capitale del britannico Vodafone, per poi interessarsi anche a France Télécom e Deutsche Telekom.Le brame dei russi non si fermano all'Italia, in quanto lo stesso Sistema ha fatto intendere che è interessato anche agli scambi attivi con Deutsche Telekom, così come vorrebbe portare ad altissimi livelli la Sitronics, che produce semiconduttori per l'elettronica del grande pubblico, per poter fare concorrenza con Alcatel o Lucent .
Sistema sarebbe interessato così dall'acquisizione di una partecipazione minoritaria in Telecom Italia, mediante un'operazione con Pirelli che le attribuirebbe l'ingresso nel capitale di Olimpia, la holding che controlla Telecom Italia. La Pirelli a sua volta non ha né smentito né confermato questa notizia, lasciando per il momento la decisione al miglior offerente: al momento preme per una partecipazione in Olimpia anche l'indiana Hinduja. Inoltre, i recenti scandali che stanno lacerando dall'interno Telecom e Pirelli, dopo lo scandalo delle intercettazione e la scoperta, ormai quotidiana, di dossier scandalo sulle due società, potrebbero portarci a pensare che esiste una regia di fondo a questi eventi che sta cercando a tutti i costi di strappare a tutti i costi le telecomunicazioni all'Italia.
Sebbene non sia palese e immediato il collegamento, c'è qualcosa che unisce l'Italia e la Russia proprio mediante la Pirelli e Gazprom, un filo conduttore che ha molteplici sfumature.
La Pirelli ha infatti partecipato alla costruzione del tunnel che attraversa l'adriatico per collegare l'Albania e l'Italia, che rientra in un progetto di sfruttamento delle fonti idriche albanesi. Questo primo progetto è stato abbandonato, tuttavia il tunnel sarà utilizzato come pipeline per collegare la rete italiana al gasdotto Ambo, e così alla Bluestream.
Allo stesso modo la Russia sembra sempre più interessata alle nuove tecnologie, al settore aerospaziale e all'energia elettrica, e utilizza il gas solo come un'arma per ottenere quei settori strategici che le consentiranno si consolidare in futuro la sua indipendenza e il suo potere.