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22 gennaio 2007

Il sistema monetario verso la moneta elettronica



In arrivo il decreto antiriciclaggio sugli assegni trasferibili che ne impedirà l'automatica circolazione, salvo che si faccia un'esplicita richiesta alla Banca dietro il pagamento di una commissione. Il ministero del Tesoro presto emanerà un decreto, accogliendo così la richiesta del Comitato antiriciclaggio, che metterà fine alla possibilità di girare gli assegni per rinnovare la sua validità verso un altro creditore. Per tale particolare funzione, l'assegno ricopriva il ruolo dell'antico "pagherò", ossia della moneta circolante in quanto apponendo un numero indefinito di girate, l'assegno può "pagare" varie prestazioni con lo stesso valore, proprio come una moneta. Identica funzionalità la aveva assunta la cambiale, che per le sue caratteristiche permetteva di rateizzare o di acquisire un credito presso il creditore senza richiedere l'intervento di un istituto di credito. La cambiale sostituiva la moneta, dava credito a chi non aveva uno scoperto in banca, ma possedeva la sola capacità di pagare i propri debiti con la produttività, e per tale motivo è stato per molto tempo uno strumento molto utilizzato, essendo trasparente e democratico. L'avvento delle ricevute bancarie, dell'apertura di credito (il cd. scoperto) e delle carte di credito, nonché la pratica delle Banche di applicare dei costi troppo elevati per lo sconto, ha fatto scomparire la cambiale per fare posto alla moneta bancaria, quella che da molti viene definita "moneta fiat", ossia moneta creata dal nulla. Poiché la riserva bancaria richiesta a garanzia dei crediti concessi ai clienti della Banca e così ai detentori di un conto corrente, è stata ridotta ai minimi termini con Basilea II, la Banca ha la possibilità di contrarre crediti a sufficienza da poter pagare il ritiro del denaro con i soli pagamenti degli interessi, e può virtualizzare l'intero capitale in ulteriori investimenti.
Questo trucco rende il nostro sistema monetario usurario, in quanto il pagamento dei debito dello Stato avverrà con le tasse, e queste con la moneta elettronica del cittadino. Le Banche così controllano l'intera dinamica che riguarda la moneta, e possiede un diritto di emettere moneta che in molte costituzioni è considerato una sovranità nazionale.

Secondo gli odierni standard europei per la trasparenza del mercato monetario, gli assegni trasferibili renderebbero difficile la tracciabilità del denaro perché le firme non sono sempre leggibili, e la banca non interviene in tutti i passaggi intermedi, ma solo su quello finale, quando il debitore dovrà pagare il suo debito. Così gli assegni delle banche saranno tutti "non trasferibili", mentre quelli che si potranno ancora "girare" dovranno essere richiesti esplicitamente agli istituti di credito, pagando un costo di commissione per questo servizio, che prima era insito nell'assegno stesso.
Questa decisione sembra essere perfettamente coerente con il sistema legislativo e bancario nel suo complesso che vuole un mercato monetario basato soprattutto sulla moneta elettronica, quando invece, la prevenzione delle pratiche di riciclaggio sembra una scusa alquanto ridicola, dato che già oggi assegni di ingenti somme non possono circolare. Inoltre, in questo caso, il reato stesso non esiste, in quanto il riciclaggio su piccole somme non viene neanche praticato, interessando transazioni milionarie, su conti esteri in paradisi fiscali, nei confronti dei quali non esistono rogatorie o leggi internazionali per le indagini. Se davvero vogliamo rendere la circolazione del denaro trasparente, che si cominci seriamente ad effettuare dei controlli sul riciclaggio di milionarie somme di denaro.
La ratio della norma è ben altra, che non viene neanche nascosta dai Banchieri che hanno richiesto al Ministero del Tesoro una serie di provvedimento che permettano di intensificare i controlli sulla circolazione del denaro riportandola interamente sui canali informatici.
Il decreto Bersani ha infatti stabilito, come norma antielusiva delle norme tributarie, che i pagamenti dei professionisti debbano avvenire a messo di c/c bancario, per tracciare i compensi e le evasioni. Allo stesso modo la Agenzia dell'Entrate ha reso obbligatorio la trasmissione dei moduli F24 per il pagamento delle imposte personali, mediante rete telematica con il pagamento a mezzo di c/c bancario.
L'introduzione della "cyerbanca", ossia della Banca virtuale accessibile mediante una rete telematica, ha contribuito ancor di più alla diffusione della moneta elettronica, avendo reso immediato e pratico l'accesso al proprio conto in banca.
La moneta cartacea è così destinata a scomparire, e il primo ad essere stato falciato è stato l'assegno trasferibile (che vale moneta), per poi coinvolgere spesso anche la cartamoneta, che ha un costo e non permette una virtualizzazione del denaro pari a quella moneta elettronica.