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17 ottobre 2008

Parte il «Toto crisi» !


Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviata alla nostra redazione, chiedendo spiegazioni sull'assenza della voce della Etleboro al coro della propaganda della "grande crisi mondiale", dopo che persino i giganti si sono inchinati dinanzi ai Governi. Non assecondiamo la richiesta, ovviamente, ma apriamo con tale lettera una discussione su quello che probabilmente ci aspetterà, dopo che la bolla della crisi sarà finita. Un modo, questo, per invitare chiunque a dare il proprio contributo per lo smantellamento della propaganda e la preparazione dell'opinione pubblica a ciò che verrà.

« Cari signori di Etleboro,

sono un vostro fedele lettore, fin dall'inizio della vostra battaglia contro le grandi Banche e i centri di potere finanziario, quando con le vostre indagini siamo riusciti a capire gli sporchi giochi che Ubs Bank, e Banca Riggs facevano per conto dei loro padroni. Ricordo quando la Ubs, davanti alle vostre domande, rispondeva che erano solo “rumors” e che non si abbassavano a pettegolezzi di cortile. Ricordo anche le false garanzie bancarie di Gazprombank e la grande battaglia che avete fatto per i Titoli Petrobras. Ricordo anche quando avete cominciato ad attaccare le grandi fondazioni, identificandole come i nuovi padroni del sistema finanziario post-collasso.
Ora non capisco perchè non pubblichiate nuove informazioni, pur avendo la documentazione che prova ciò che avete solo anticipato. Io credo che dobbiate andare avanti e far conoscere la verità fino in fondo alla gente comune , anche perchè gli addetti ai lavori sanno benissimo di chi stiamo parlando e chi saranno nei prossimi anni i nuovi padroni: le fondazioni. Sono loro le nuove strutture economiche che prenderanno il controllo delle banche in fallimento e dei centri finanziari in difficoltà, perchè solo loro, in questo momento di crisi, hanno a disposizione enormi liquidità e sono pronte a farsi avanti . Questo significa la chiusura definitiva del cerchio. Tra l'altro, queste entità possiedono già la maggior parte delle risorse economiche del pianeta, ma con la grande crisi, hanno la possibilità di andare ad occupare i posti di comando della finanza mondiale, a basso costo.
Oggi l'affare più interessante e redditizio è proprio l'acquisto di una grande banca indebitata, e questa operazione può essere realizzata solo da chi è in possesso di enormi liquidità. Non dimentichiamo inoltre che le fondazioni, spesso create in paradisi fiscali e quindi protette dal segreto bancario, riescono a raccogliere fondi che derivano da attività poco trasparenti, addirittura illecite ( è in questo tipo di attività che si accumulano molti liquidi prima che vengano riciclati dal sistema bancario). Chissà da dove arriveranno tutti questi soldi...
Ma credo che, vista la situazione attuale, nessuno si potrà permettere il lusso di fare controlli sulla reale provenienza. Oggi l'ordine primario è salvare il sistema a qualunque costo e senza indugi, poi se il denaro arriva da circuiti strani, questo poco importa.
Perciò, cari signori di Etleboro, dato che sapete perfettamente di cosa parlo, aspetto che ricominciate a scrivere e pubblicare tutto questo, perchè il lavoro che avete fatto fino ad oggi va reinvestito. Spero inoltre che questa mia e-mail non sia accolta come una critica nei vostri confronti, ma come un monito a continuare.
Un saluto. »

Gentile lettore,
purtroppo la storia si ripete e il caos della crisi finanziaria viene proprio alimentata da questi "Utili Idioti", che assecondano il lavoro criminale dei media, perchè quello che sta accadendo è un crimine sulla pelle della gente povera o media, gli unici che non smettono mai di lavorare. La Etleboro non intende neanche commentare quello che succede, abbiamo affrontato spesso il tema della crisi e abbiamo già avvertito sulla pericolosità di "riconoscere" il problema della difficoltà delle Banche, in quanto scatta subito dopo la trappola della "nazionalizzazione" e della copertura dei debiti. Mentre il Jackpot del Superenalotto sale a dismisura e la gente sogna, il Consiglio della Banca d'Italia mette l'ennesima ipoteca sullo Stato per coprire le Banche, infatti ora vi sono più code nelle ricevitorie che agli sportelli delle Banche o nei comitati di discussione della crisi. La risposta di Etleboro non può essere altro quella di aspettare che passi questa "orgia collettiva" e che le fondazioni reciclino il denaro per poi farsi santificare. Del resto, noi abbiamo pubblicato documenti molto tempo fa su questa crisi, spiegando anche i meccanismi del crollo pilotato delle Banche per istituire un nuovo ordine finanziario. La giusta intuizione del "Crimine invisibile" ci ha così aiutato a conquistare la preziosa fiducia delle aziende, che silenziosamente ci stanno appoggiando. Per questo sono grato verso tutti voi che, sempre più numerosi ci seguite senza fare clamore o meetup, ma solo per il desiderio della verità.