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11 giugno 2007

Il sistema monetario del SEPA


La Banca d'Italia ha reso recentemente pubblico il Piano di migrazione del sistema bancario italiano alla Single Euro Payments Area (SEPA), progetto di armonizzazione all'interno dell’area dell’euro dei pagamenti effettuati con strumenti diversi dal contante. A tal fine è stato creato infatti il Comitato Nazionale di Migrazione alla SEPA, presieduto dall’ABI e dalla Banca d’Italia, per porre in essere tutti i provvedimenti e gli atti giuridici per rendere omogenei i sistemi di pagamento e le tecniche interbancarie in tutto lo spazio economico europeo.
Differenti sono stati i segnali di questo grande processo, come l'emanazione di direttive volte a creare un vero mercato unico per i fondi di investimento europeo, destinate alla deregolamentazione delle Borse Valori, ma anche i processi di aggregazione e di fusione tra le Banche, la creazione di consorzi tra società che gestiscono i mercati mobiliari. Esiste, in generale, un tessuto di norme che è volto a creare un vero mercato unico finanziario a livello europeo, che avrà la sua massima espressione con lo spazio unico dei pagamenti ( SEPA - Single European Payment Area) studiato sulla base del sistema monetario statunitense:
gli USA sono costituiti da 50 Stati, ma possiedono una banca centrale unica, la FED, ed un unico sistema che gestisce il post-mercato (DTCC), ossia il circuito interbancario che esegue le operazioni dopo la convalida. Negli Stati Uniti un'operazione viene lavorata in alcune ore, per un massimo di 24, e fatturata con meno di 2$ a commissione.
Il SEPA dovrà dunque far sparire le differenze tra le tecniche bancarie di ogni Paese, al fine di ridurre i giorni di valuta, nonché i passaggi che coinvolgono i differenti intermediari (banche, banche centrali, depositari, agenti, centrale di clearing, stanze di compensazione, legislazioni, regolamenti, obblighi, restrizioni e fiscalità specifiche). Lo scopo del SEPA è proprio quello di creare un post-mercato europeo unico per individui, imprese e investitori semplificando le operazioni tra paesi a abbassare i costi.

L'intero sistema sarà incentrato totalmente sulla moneta elettronica, al punto che mira a far scomparire le transazioni cash. Accanto all'armonizzazione della base giuridica, vi sarà l'adeguamento dei sistemi di pagamento che utilizzano esclusivamente il canale interbancario telematico, con nuovi strumenti finanziari: bonifici SEPA, addebiti preautorizzati SEPA, pagamenti SEPA con carta. Questi saranno accessibili in tutta l'area dell'euro, mediante un solo conto bancario, dal quale disporre bonifici e addebiti preautorizzati in euro in qualsiasi luogo dell’area: in un'ottica di lungo termine tali strumenti di pagamento verranno utilizzati soltanto in forma elettronica, con fatturazione elettronica, l'invio delle istruzioni di pagamento tramite telefono cellulare o Internet. In tal senso, il circuito interbancario italiano sta subendo già una prima evoluzione, trasformandosi in un network che permetterà alle imprese di comunicare con le diverse banche con le quali hanno un conto corrente attraverso un solo collegamento telematico, nonché con i diversi partner commerciali. Le imprese potranno ben presto effettuare tutte le transazioni finanziarie attraverso un unico conto bancario, che andrà ad elaborare i pagamenti in entrata e in uscita utilizzando lo stesso formato, in ogni Paese dell'area euro.

Il rovescio della medaglia di una maggiore efficienza e praticità nel sistema dei trasferimenti transfrontalieri, è il crollo dei confini della sovranità territoriale del potere dello Stato sulle attività economiche dei suoi cittadini. Dal 1 gennaio 2008 i trasferimenti finanziari tra i paesi membri (accrediti, prelevamenti, operazioni con carta bancaria,...) non avranno più frontiere, così come non ne avranno i controlli per la concessione dei fidi bancari, della situazione reddituale e patrimoniale, per gli accertamenti fiscali e le indagini finanziarie. I cittadini europei pagheranno le loro tasse nel Paese di residenza anche se hanno depositato il loro denaro in banche londinesi, o hanno acquistato titoli mobiliari nella borsa di Francoforte, o hanno trasferito il loro patrimonio in capo a Holding lussemburghesi: le banche avranno infatti l'obbligo di dichiarare le plusvalenze realizzate allo Stato di residenza fiscale, trasferire le informazioni alla Centrale Rischi Europea, comunicare il tracciato dei trasferimenti bancari.
Non esisteranno più paradisi fiscali ma zone di trasferimento visibili o invisibili, creando su larga scala ciò che Clearstream ha fatto in qualità di tesoriere di un gruppo bancario: dissimulare i trasferimenti per poi farli scomparire dinanzi ai primi controlli superficiali.
Se da una parte diminuiranno i cosiddetti giorni di valuta o le truffe finanziarie, dall'altra il potere di ispezione nonché di pignoramento non avrà limiti nei confini territoriali: una procedura di accertamento dell'Amministrazione finanziaria di uno Stato europeo, potrebbe causare l'espropriazione coatta dei depositi dei conti correnti italiani, senza che la Banca possa intervenire. Ancora, l'apertura di credito, la concessione di un fido, ovvero un i debiti insoluti confluiranno in un'unica Centrale Rischi che traccerà, in ogni suo movimento, i movimenti transfrontalieri e le attività all'estero.
Il rischio di un abuso di tale grande potere, con la conseguente chiusura dell'accesso al credito per società che operano su più mercati, ovvero di una manipolazione dei dati della centrale rischi, è molto probabile, considerando che ogni individuo o impresa, cessa di essere un soggetto di diritto per divenire un utente. Sarà l'universo degli utenti a costituire il vero controvalore monetario interbancario: le Banche baseranno il loro sistema di garanzie sulla base del giro d'affari dei servizi bancari, e non del valore della moneta elettronica in se stesso. Gli utenti saranno le garanzie delle Banche presso le Banche Centrali, o non più le riserve frazionarie, che tendono ormai a scomparire inesorabilmente. Il numero di operazioni che effettueremo decreterà la velocità monetaria, l'unità di misura delle transazioni sarà la commissione, mentre le operazioni saranno il nuovo signoraggio.
È in atto dunque il cambiamento del sistema monetario, che cambierà anche il modo dei cittadini di comunicare con le Istituzioni: le nostre controparti che ci rappresenteranno non saranno più i partiti, ma le associazioni. Queste riusciranno ad intervenire per porre rimedio a qualche anomalia dell'intero meccanismo, ma non potranno mai agire sul sistema, sul cervello che è alla base dell'usura.
Non è nella politica che bisogna cercare la giustizia, e non è nella giustizia che dobbiamo cercare la legge, ma è nell'ecosistema economico in cui viviamo che dobbiamo creare delle entità telematiche, per essere una piccola forza e non una omogeneità. All'interno del nostro sistema si nascondono organizzazioni che si mostrano come normali società, ma in realtà elaborano dati, sono le antenne di un sistema globalizzato che nessuno conosce, perchè non hanno un nome e le loro attività non sono dimostrabili. La Etleboro è la prima organizzazione che vi parla di crimine invisibile e che da anni lo combatte: per ogni legge esiste un inganno, per ogni inganno dei controllori che sorvegliano il sistema .