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24 novembre 2008

Come avere un passaporto falso...


Esistono dei sistemi per ottenere dei passaporti falsi, più semplici di quel che si creda. Abbiamo infatti individuato un portale internet dal quale è possibile acquistare un passaporto appartenente a diversi Stati Europei e transatlantici inviando una semplice e-mail. Questi passaporti permettono di viaggiare all’interno di Stati non appartenenti all’Unione Europea o ai Paesi che non esercitano forti controlli, e soprattutto i Paesi dei Balcani e del Caucaso. Viene però commesso un crimine, soprattutto nei confronti di chi spera di approdare su lidi migliori e di migliorare la propria vita. Essendo più deboli e disperati diventano le vittime inconsapevoli di un sistema creato ad hoc per le truffe finanziarie.

Nonostante gli sforzi delle politiche sull’immigrazione e delle leggi anti-terrorismo, il traffico di esseri umani e di clandestini non si arresta, e i confini degli Stati diventano sempre più permeabili, se non proprio inesistenti. I Governi sembrano combattere spesso contro dei nemici invisibili, che continuano a costruire la propria rete criminale e ad ingannare i controlli delle frontiere e delle ambasciate. L’introduzione dei sistemi biometrici risponde, in parte, a tale obiettivo, ossia cercare di monitorare quanto più possibile i flussi di migrazione e gli ingressi nei Paesi, al fine di avere un quadro reale della popolazione presente all’interno di uno Stato. Non a caso, l’implementazione dei passaporti elettronici è una delle condizioni essenziali ai fini dell’ingresso all’interno dell’Unione Europea, chiedendo così il monitoraggio totale delle proprie frontiere prima di liberalizzare i visti e lasciare che nuove masse di persone inondino gli Stati Europei. Tuttavia, prima che vi sia la completa sostituzione dei vecchi documenti con quelli elettronici, ci vorrà ancora molto tempo, e il divario temporale attuale permette il moltiplicarsi incontrollato della produzione di passaporti falsi soprattutto nelle aree dei Balcani e dell’Europa orientale, in vista dell’apertura delle frontiere con l’Europa, e così dell’assegnazione della tanto agognata "cittadinanza europea".

I passaporti da acquistare sul web

Tali osservazioni ci hanno così spinto ad effettuare un’indagine, circoscritta al web, per individuare i canali di trasmissione e di scambio di passaporti falsi, destinati non solo ai Paesi a forte densità migratoria, ma anche ai canali finanziari paralleli per costruire il loro castello di truffe e titoli. Nel corso della nostra inchiesta abbiamo individuato un portale internet ( www.fakepassports.org ) dal quale è possibile acquistare un passaporto appartenente a diversi Stati Europei (come Belgio, Germania, Francia, Olanda e Gran Bretagna) e transatlantici (come Australia, Canada e Singapore), inviando una semplice e-mail. Stabilita la comunicazione con i gestori del sito, vi viene spiegato che ogni contatto potrà avvenire solo tramite e-mail, e dopo aver scelto il proprio passaporto, occorrerà inviare una foto tessera scannerizzata e la cifra pattuita tramite circuiti di trasferimento di denaro, come Wester Union e Money Gramm. Il documento prodotto verrà poi inviato tramite la DHL, con spese a carico del destinatario.
Ciò che più incuriosisce di questo portale, è la presentazione che viene fatta dell’acquisto dei passaporti falsi, definiti come uno strumento "lecito" per proteggere i propri dati personali dall’appropriazione indebita dei Governi, e per creare una duplice identità lontana da occhi indiscreti. Tutto viene spiegato come un atto dovuto e corretto, lasciando intendere che i passaporti possono essere utilizzati per scopi "particolari", e non certo per entrare negli Stati a cui i documenti sembrano appartenere.

Infatti, questi passaporti consentono di viaggiare all’interno di Stati non appartenenti all’Unione Europea o ai Paesi che non esercitano forti controlli, e dunque nell’area balcanica, caucasica, all’America Meridionale, gli Stati del Medioeriente e del continente africano. Così è possibile entrare regolarmente in Slovenia e Romania, e da lì approdare in Europa senza utilizzare i rischiosi stratagemmi delle navi e dei gommoni. Allo stesso modo, tali passaporti vengono utilizzati da personaggi che operano sul mercato della finanza parallela, per sottoscrivere contratti finanziari, acquistare e cedere collaterali o altri derivati di origine incerta. Infatti, nella documentazione relativa alla validità di un titolo finanziario ritroviamo spesso le copie di passaporti degli intestatari dei titoli, accanto alle certificazioni notarili di autenticazione dei titoli. Si tratta comunque di questioni talmente delicate, che anche ottenere questo tipo di passaporti diventa difficile, in quanto occorre stabilire sempre un rapporto di fiducia. È alquanto improbabile che i documenti vengano inviati senza la sicurezza di avere davanti persone seriamente interessate, e comunque non si può certo denunciare dei soggetti inesistenti per "non aver inviato dei passaporti falsi", sarebbe davvero ridicolo.

Ad ogni modo, questo mercato colossale si sta allargando ormai a macchia d'olio, sia a causa della forte crisi finanziaria che porta all’incontrollata produzione di titoli e derivati per creare liquidità, divenendo così necessario assoldare nuove "false identità", sia a causa dell’imminente apertura delle frontiere europee verso est. Inoltre, questa vicenda dimostra al di sopra di ogni dubbio, che il sistema dell'anti-terrorismo non funziona affatto, è un sistema pieno di lacune e di bug che possono essere facilmente eluse, persino da un sitoweb fantasma che vende "identità false" alla luce del sole. Quali sono, dunque, gli strumenti e le armi che ha uno Stato per impedire il proliferare di questo tipo di truffe? Chiudere un website e riaprirne un altro non è molto difficile, e mentre la macchina burocratica delle forze di polizia si attivano, i fantomatici falsificatori sono scomparsi del tutto. Al contrario, la "polizia informatica" agisce sempre con tempestività a protezione di brevetti o copyrights all’interno della rete, una tempestività che non viene mai usata a protezione della salvaguardia delle persone semplici e anche disperate che cercano nell’approdo sulle coste europee una salvezza.Con questo sistema viene infatti commesso un crimine soprattutto nei confronti di chi spera di approdare su lidi migliori e di migliorare la propria vita. Essendo più deboli e disperati diventano le vittime inconsapevoli di un sistema creato ad hoc per le truffe finanziarie.