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03 agosto 2006

L'America attaccherà l'Iran e la Siria?


Nonostante il bilancio delle vittime civili stiano aumentando vorticosamente, il Presidente J. W. Bush non ha esitato a sostenere il proseguimento del conflitto. Appoggia così incondizionatamente Israele che è adesso lo stato aggressore, e che ha deciso di non cessare gli "interventi aerei" fin quando non sarà inviata una forza internazionale in Libano per placare gli scontri. Non riusciamo tuttavia a ben capire come può una presenza estera portare la pace in Mediorente, se i presupposti sono tutt'altro che pacifici, considerando le dichiarazioni del Ministro Ehud Olmert contrarie alla tregua immediata perché ogni giorno la sua guerra lotta e indebolisce le guerriglie.
Fin dall'arrivo della una forza internazionale, Israele spera di creare una zona cuscinetto provvisoria in una regione che ha occupato per 18 anni fino al 2000. Non è ancora molto chiaro quali eserciti formeranno questa forza di contrapposizione, ma l'idea ufficiale pare che sia, a prescindere dai componenti, quella di controllare la forza militare libanese e i confini meridionali del paese dove gli Hezbollah stanno lanciando i razzi d'attacco su Israele. E poi, perché bloccare gli aiuti umanitari di cibo e medicinali alla popolazione intrappolate nel sud del paese, perché aprire il fuoco sulle forze dell'Onu se poi si richiede la loro presenza per affrontare la situazione??

I dubbi a questo punto sorgono, e possiamo formulare un'ipotesi alternativa su questa forza internazionale che dovrebbe penetrare il territorio e dare una svolta al conflitto. I servizi segreti iraniani hanno previsto, lanciando così l'allarme all'intera comunità internazionale, che l'America stia preparando un attacco definitivo e simultaneo di Siria e Iran, entro ottobre. Allo stesso tempo hanno denunciato la debole e gioca reazione del Pakistan e in generale dell'intero blocco islamico, evidentemente perché gli stessi governi sono corrotti o retti dai uomini delle Banche e delle Società petrolifere, che possono così controllare l'intera regione. In un territorio come questo, travagliato da scontri interni allo stesso mondo arabo, assistere al silenzio degli stessi popoli musulmani equivale ad un tradimento ben più oltraggioso di quello dei popoli occidentali, in quanto questi stati sono dittature la cui reggenza viene comunque attribuita da sovrani di comodo. Non bisogna dimenticare inoltre che secondo delle testimonianze di cittadini libanesi, la corrente sciita stia raccogliendo i malcontenti di quelle regioni dinanzi a tale scempio assurdo. Le mani del libano sciita sono state armate dall'America, per cui il conflitto esiste solo in virtù di questo atteggiamento di ignavia nei confronti della verità che non ci fa vedere di quali bassezze sono capaci questi personaggi. Questo è il loro obiettivo, e la resistenza in tal caso è quella di fermarsi e di non credere alle bugie che pubblicano. A titolo di esempio, l'Iran ha annunciato il rilascio di uno dei figli di Bin Laden il quale si è subito proclamato padre della resistenza. Ma Al queda non esiste, la sua era solo una menzogna per infiltrare agenti in diverse società, per cui credere che un rivoluzionario faccia l'interesse del popolo è un po' assurdo. Se AL queda governerà la resistenza in libano, la cia e i servizi esteri la governeranno in realtà, per cui occorre spezzare il circolo vizioso in cui con guerriglie e truffe vogliono fomentare questa guerra per poi condurre missioni di pace.

Analizzando lo scenario di guerra, è possibile notare che la guerra ha in sé fattori politici e strategici e nonostante "usino Israele come scudo" per realizzarli, ricorrano anche allo stesso Iran per servire una guerra che non viene combattuta per la religione, ma per il petrolio nero di oggi e quello blu di domani.
Secondo l'intelligence il conflitto è stato già in parte perso da Israele e America in Libano, dove le masse si sono unite contro il furioso israeliano, e l'unione si è rivelata importante ma non determinante, o almeno non quanto sarebbe stata se Saddam non fosse stato deliberatamente truffato dalle banche e dai governi occidentali. Sul fronte terrestre hanno sicuramente perso, e per tale motivo ora resisteranno fin quando non interverrà la forza esterna, ma non interromperanno i raid che colpiscono la popolazione e che stanno trasformando l'Iran in un cumulo di macerie. Palazzi, strade e centrali elettriche, e poi ancora scuole ed edifici di uffici e di abitazione, utilizzando gli armamenti più infimi che siano avanzate dalle scorse incursioni.

I servizi infine immaginano che dopo l'incursione lampo di Iran e Siria, toccherà ineluttabilmente all'Arabia Saudita e al Pakistan. Tale ipotesi, sembra di difficile applicazione perché sarebbe assurdo credere che la Russia permetterà che lo scempio avvenga, mentre sembra ancora più coerente se si considerano gli interessi sui corridoi che spingono a tale guerra. Infatti, mediante l'Iran, vi sarebbe il blocco dell'economia e delle forniture di energia, e dello stesso sbocco sul mare delle pipelines di Gazprom, che ora lì di trovano. Stretta la Russia, alla Cina non resterà altro che accettare perché è davvero in stretta dipendenza con il destino degli Stati Uniti, per cui ora fa la bella presenza fin quando le conviene.