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20 novembre 2006

La legione straniera per il nuovo fronte anti-europeo


L'esasperazione delle politiche di immigrazione e l'emanazione di leggi per legittimare la concessione della cittadinanza agli stranieri, è il chiaro segnale dell'inizio di una tratta di schiavi legalizzata a tutti gli effetti.
Gli emigranti dovranno pagare le pensioni del vecchio popolo europeo, e salvare così le finanze degli Stati, e una volta divenuti cittadini dovranno adempiere agli altri doveri civici senza però ottenere una reale salvaguardia dei loro diritti da parte del nuovo Stato. Per molti anni infatti, la Francia ha concesso la cittadinanza ai popoli che colonializzava per poi formare la "legione straniera", il suo esercito di mercenari che hanno combattuto al posto dei francesi le guerre e le missioni di pace. La tendenza non è affatto mutata, e sta per coinvolgere anche altri Stati confinanti con Russia e Francia per la costituzione di un esercito composto da cittadini emigranti, o comunque da tutti i cittadini che all'interno dei singoli Stati rappresentano una minoranza, sono deboli ed emarginati dal sistema economico. La leva è la soluzione ai problemi economici e di risalita nella scala sociale, proprio come è accaduto in America, il cui esercito è composto per la maggior parte da ispanici e uomini di colore, giovani ragazzi che cercano un modo per pagare gli studi o avere un lavoro. La legione straniera sicuramente arriverà anche in Italia appena il livello di integrazione sarà più alto, e ben presto anche a livello europeo. L'Europa infatti ha già cominciato a cambiare anche le parole, oggi si parla di forza di interposizione, di eserciti di pace o umanitari, ma sono pur sempre mercenari che sono in guerra perché il sistema gli ha lasciato quella come alternativa.


In particolar modo, la Francia sta potenziando le strutture della legione straniera, al fine provare a riscattarsi conducendo, prima di ogni altra cosa, una politica energetica indipendente rispetto all'Europa. Si fa sempre più strada in Europa la crescita di un fronte-antieuropeo provocando un'invisibile ma profonda spaccatura interna agli Stati che hanno trovato nella questione della Turchia un ottimo terreno di scontro. Dice di no all'entrata della Turchia in Europa, perché questa deve essere fondamentalmente libera e indipendente per costruire al suo interno una rete di ingerenza collegata a sua volta alla Russia. È così, il gelo della Turchia nei confronti della Francia sul fronte della cooperazione militare, continua a lacerare gli accordi per l'integrazione europea. Mentre l'Europa si sta spaccando, i nostri governi premono sul Parlamento per vedere depositato il documento di approvazione della Costituzione europea, senza tuttavia passare per la partecipazione popolare a questa decisione. Cercheranno infatti di pure di farla approvare nel silenzio, perchè sanno che le persone non vogliono l'Europa dei Banchieri e delle Commissioni sconosciute. Probabilmente in futuro, saranno i governi ad approvare i trattati, ottenendo come paradosso il fatto che verrà creata una Istituzione sovranazionale, nei fatti uno stato federale, un sistema a cella controllato da un organismo centrale. Questa è la strada su cui ci stiamo dirigendo e ciò spiega anche le parole del Presidente della Repubblica, quando chiede ai politici di riprendere la discussione del Costituzione Europea, ma non chiede a questo governo di indire un referendum in modo che questa Carta Europea abbia una legittimazione popolare.


Molto probabilmente le elezioni francesi saranno molto tormentate da gravi scandali, e sarà all'insegna di grandi colpi di scena e una lotta fino all'ultimo sangue per spuntare il premierato. Le lobbies si stanno scontrando fino all'ultimo colpo per provocare l'isolamento diplomatico da una parte e dall'altra per garantirsi un controllo sulla situazione. Allo stesso modo, la Francia sta cominciando ad entrare anche in Cina, seguendo la cresta dell'onda dell'America e aspettando per sferrare un attacco strategico per trovare qui, non un mercato per acquisire manufatti, ma per vendere la propria produzione. In realtà siamo tornati a tutti gli effetti ai tempi della Guerra Fredda, con i due blocchi di ingerenza geopolitica : tante strette di mani, che nascondono invece gravi colpi bassi che alterano l'economia di un intero Stato e non di una persona sola. Le forze si stanno contrapponendo, e in questo grande scontro la sta facendo da padrone il Servizio Segreto Ortosso, composto dai vecchi dissidenti che hanno deciso di creare una intelligence parallela per costruire una forza da contrapporre alla Lobby paneuropea. Ovviamente tutti coloro che conoscono il sistema possono servire alla creazione di questo fronte-europeo, perché ne fanno totalmente parte, o possono servire a indebolirlo mediante atti dimostrativi e di propaganda. Da tempo è oggetto di grande attenzione da parte dei media il rapimento del giovane ex-spia del KGB, ma molto probabilmente tanta scena servirà a danneggiare la fitta tela di Putin o comunque lanciare degli atti dimostrativi per colpire la Russia. Dietro di questo vi è senz'altro una costruzione, che vuole sabotare il fronte anti-europeo che è legato soprattutto alla Russia. Il rapimento di una "spia" del Kgb è stato reso clamorosamente di opinione pubblica, accusando subito e direttamente la Russia, considerata la sola ad avere i mezzi a disposizione per farlo per motivi di vendetta. Sappiamo bene che le oligarchie collegate a quello che è stato considerato da tanti "KGB" sono uomini strettamente legati e posti una struttura che non ammette la fuoriuscita da informazioni, mentre adesso sono stati preordinati dal governo russo stesso a presiedere alla cariche più importanti dell'Industria russa.