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15 novembre 2006

Pacco e contropacco


Fatti gli ultimi ritocchi, la Finanziaria del 2007 è pronta per essere approvata. Il Senato ha dato il suo assenso, ignorando così i vizi di costituzionalità e va avanti sulla strada indicata dal Fmi, che ha "certificato" questa manovra fiscale perché risponde ai parametri e agli standard europei.
Assieme all'economista del Fondo, il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa Schioppa ha ribadito che «le mura portanti» della Finanziaria restano intatte, certe cose non si toccano, possono essere riscritte con parole diverse, ma l'effetto deve essere quello scritto nel Dpef.
È davvero strano vedere un così grande dispiegamento di forze "internazionali" per la stesura di una legge: gli Dei si sono mossi e si sono scomodati per dare il loro parere imparziale sulle decisioni adottate dall'Italia per far fronte al debito pubblico.
Agenzie di Rating, la Bce, il Fmi, e poi il Financial Times e l'Economist, economisti di tutto il mondo si sono fermati per dare uno sguardo verso l'Italia, che è diventata protagonista sulla scena internazionale non certo grazie all'autorevolezza della sua voce, ma per lo stato di degrado dei conti pubblici, dell'economia e della corruzione.

La Finanziaria viene approvata in Senato con una certa riserva, grazie alla eliminazione della tassa di soggiorno, sul quale noi invece poniamo un grosso dubbio. Come può lo Stato oggi garantire un'assistenza ai comuni e alle città d'Italia se ha tolto loro parte del finanziamento? È ovvio che la tassa di soggiorno è stata eliminata per il momento, onde attraversare questo periodo di grande trambusto politico, in cui i piccoli uomini con i loro piccoli partiti scalciano e dicono che vogliono dare vita ad un movimento tutto loro. Trascorso un mese, al massimo, occorrerà reintrodurla, e allora saranno i comuni stessi che chiederanno di applicarla alla regioni, con qualche legge quadro, perché si renderanno conto che non avranno spazio di manovra, non avranno a disposizione parte del Budget. La trovata pubblicitaria di eliminare la tassa di soggiorno farà bene solo al governo, che avrà una carta da giocare per ottenere la fiducia e passare questo periodo un po' travagliato, ma non è che un'altra illusione che stanno creando nelle persone. Questa è una operazione che va fatta per forza, e anche se non dovesse funzionare e il governo cadrà, ci sarà subito pronta un'altra coalizione pronta a fare lo stesso con parole diverse.

La cosa che deve però far riflettere è che se uno Stato arriva al punto di fare delle leggi come l' "indulto" o la "tassa di soggiorno", vuol dire che il Paese è al degrado, che c'è una forma di lassismo , d'indifferenza, di fallimento dell'intelligenza e della capacità di uno Stato di dare delle risposte. I comuni hanno chiesto sostegno, e il Governo ha proposto loro la tassa di soggiorno, anche se poi l'intenzione è di togliere ai comuni ogni spazio di manovra, ogni possibilità di investire nella economia della città. Sarà lo Stato che con le sue Agenzie delle Entrate andrà a rastrellare le tasche delle imprese e dei cittadini dei Comuni, e questi potranno avere soli pochi spiccioli dei miliardi incassati, e verrà preclusa loro la possibilità di aiutare l'economia locale, le loro imprese, i loro imprenditori che chiederanno un sostegno per non dover chiudere le loro fabbriche. Sono stati abbandonati, e i sindaci devono cominciare a riflettere, devono stare molto attenti e smetterla di fidarsi della politica e dei partiti. I comuni saranno sempre più una autorità solo di facciata, perchè non riusciranno a fare niente per la loro città, ma se non si comincia dalle città, come si può avere l'arroganza di far qualcosa per una nazione intera.

Per tale motivo non riusciamo a capire come può un Presidente del Consiglio pensare di risolvere le sorti di uno Stato con questi trucchi da quattro soldi: non sanno rispondere ad una semplice domanda e pretendono di dire che lo fanno per il bene del Paese.
Prodi ha detto che gli Italiani sono "dei pazzi a protestare contro la finanziaria", mentre in campagna elettorale Berlusconi ha definito gli italiani dei "coglioni se votano per la sinistra". Insomma adesso gli Italiani devono essere anche derisi e insultati, dopo essere stati derubati, uccisi e declassati, dopo il danno anche la beffa. Non sono gli Italiani ad essere pazzi, ma i nostri politici a non essere più in grado di intendere e di volere, non sanno più che pesci prendere, per questo ridono senza motivo e sono seguiti da un esercito di portaborse e assistenti, che per loro scrivono cosa dire ai comizi. A noi sembrano dei malati mentali, perché non capiscono che le persone non riescono più ad alzare la serranda, a ricominciare ogni mattina un'attività estenuante. La gente muore e non sa perchè muore, mentre gli ufficio dell'Osce e del Fmi rilasciano sentenze, ma sono in realtà degli uffici turistici, con belle donne che non si vedono più per strada. Loro vivono nei salotti, noi viviamo nei tribunali, nei fallimenti delle nostre aziende, vedendo morire i nostri imprenditori e andando a fare la tratta degli schiavi per pagare le pensioni a chi ha lavorato per 50 anni. Voi rappresentate tutto questo, siete il nulla a confronto di ciò che noi dobbiamo attraversare.

Avevate detto che c'era un dirottatore, ma poi si è scoperto che non sapeva di essere un dirottatore, quindi avete creato un bel diversivo mentre nelle intelligence si faceva piazza pulita. Per tanto tempo nessuno ha pensato al fatto che si stavano per firmare le leggi che gli Italiani hanno già bocciato, cambiando le parole e riscrivendo le riforme della destra. Mentre tutti erano in vacanza Etleboro ha lanciato un allarme, ha messo in guardia tutti sul fatto che non si sarebbero dovuti aspettare che i "padellari" scendevano in piazza a protestare, perché nel frattempo sono diventati "cavallari". Ormai non ci rappresentano più, sono solo degli squilibrati, e meriterebbero una interdizione dall'esercizio dei servizi pubblici, mentre noi ancora li vediamo lì, fermi ed aggrappati alla loro bella poltrona, senza vergognarsi di essere al servizio dei criminali.
Si parla di pacs per estendere ad altre coppie la tassa di successione, si fa una legge sulla cittadinanza per pagare le pensioni ai cittadini italiani, si studia l'introduzione della "marijuana terapeutica" per lanciare un nuovo business e sanare le casse dello Stato. Allora non esiste più un limite alla creatività criminale di questi personaggi, è ovvio è la finanza creativa di Tremonti è stata di gran lunga superata da quella di Prodi.