Motore di ricerca

03 giugno 2008

Crociate Isteriche


Lo strumento di internet, in questa nuova fase generazionale, sta originando degli effetti di difficile analisi. Il web è divenuto la via di sfogo e di espressione un disagio diffuso, con la crescita esponenziale degli spazi blog personali che ha facilitato notevolmente un effetto domino emotivo coinvolgendo migliaia di persone. Sicuramente questo genere di sviluppi mettono in risalto l’inefficienza delle istituzioni nei confronti di un' adeguata e sana educazione all’utilizzo di questo mezzo di comunicazione.

E' ormai da qualche anno che si vive quotidianamente uno stato di malessere. La via di sfogo e di espressione di questo disagio risulta essere prevalentemente quella di internet. La crescita esponenziale degli spazi blog personali infatti ha facilitato notevolmente un effetto domino emotivo coinvolgendo migliaia di persone nell’amplificazione mediatica di questa sensazione di crisi generale. Il copia ed incolla è divenuto lo strumento essenziale di rapida diffusione persuasiva. In questo panorama i nuovi “luminari” sono persone della classe media e medio-bassa trascinati dalle loro frustrazioni nella ricerca disperata di stima e considerazione da parte di un pubblico in cui empaticamente ci si riconosce. Personaggi sintetici. Maestri di una neo massoneria popolar-virtuale. Gente che nella loro realtà individuale molto probabilmente non è riuscita mai a distinguersi né in famiglia e né nel contesto professionale e sociale. Panorami apocalittici sono spesso gli oggetti principali delle loro discussioni.

Le loro personali manie di persecuzione si trasformano in una confezione comunicativa in cui i complotti del sistema sono all’ordine del giorno. Si evince dal loro linguaggio pseudo-sessantottino un'atavica ribellione ai sistemi precostituiti che sfocia addirittura in anonime aggressioni virtuali. Lo strumento di internet, in questa nuova fase generazionale, sta originando degli effetti di difficile analisi. Sicuramente questo genere di sviluppi mettono in risalto l’inefficienza delle istituzioni nei confronti di un' adeguata e sana educazione all’utilizzo di questo mezzo di comunicazione. Sotto un'apparente e onirica libertà la suggestione individuale è all’ordine del giorno. Conferenze, riunioni, manifestazioni, opposizioni, petizioni sono le Crociate Isteriche in cui si manifesta la maggiore aggregazione sociale ispirata da una moralizzazione infettiva.Un fenomeno che, con altri strumenti ed in altri contesti, si è già manifestato in passato. Conducendo la gran parte dei partecipanti ci si perde ancor di più nei loro personali conflitti interiori per far approdare i più “svegli” in un nuovo assetto sociale, divenendo di fatto i nuovi personaggi del sistema stesso.

In realtà tutto questo si riduce ad una sceneggiata indiana, tutti i castelli montati in aria si distruggono con una semplicissima querela, in modo da far tacere il lestofante che si agitava troppo. Il crociato isterico riceverà così tante e-mail di conforto e altre crociate di petizioni a suo favore, e poi sarà la volta del contributo economico, fin quanto non verrà dimenticato nelle migliaia pagine web che ogni giorno il motore di ricerca indicizza. Lo stesso sistema per neutralizzare certi individui all’interno dell’informazione, è stato usato dai servizi per fermare o controllare forme di criminalità organizzata, ossia cedendo ai ricatti e concedendo finanziamenti e risorse in cambio della fine delle ostilità e degli attentati.
Ogni dibattito diventa inutile, perbenista e retorico, si traduce in una questione morale: quando non si vuole dare una risposta, si chiude la polemica con un bel "non è morale!". Basti pensare al caro Beppe Grillo che parla di corruzione e di tangentopoli, chiudendo il suo monologo tra l’ilarità del pubblico con la battuta finale "è una questione politica!". Ridicolizza così anni di storia italiana in cui veramente certe entità hanno usato i ricatti e le tangenti come strumento politico, nonostante tutto quello che è passato attraverso i media. Chiediamo dunque a questi nuovi giustizialisti qual è il significato e il ruolo dei vecchi comandamenti, se non quello di imporre alla società delle regole morali. Occorre tuttavia porre un freno a questo delirio, altrimenti ogni problema sociale si ridurrà ad uno scontro politico o morale, o peggio ad una guerriglia tra neo-fascisti e anti-fascisti.