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04 ottobre 2006

Il terrorista intelligente e subliminale


In piena fase di trattative per la pace in Libano, dopo le centinaia di minacce di al queda contro Bush e il Papa, ecco che si fa vivo un terrorista che dirotta un aereo.
Una strage è stata scampata, mentre è stato chiuso un accordo ed è stato aperto un fronte di guerra nel cuore del conflitto israelo-libanese. Protagonisti della vicenda sono un terrorista che non è islamico, e la Russia, che non è un paese allo sbando ma è seriamente intenzionato a fare da elemento sorpresa in una guerra non convenzionale.

Questo rocambolesco dirottamento ha qualcosa di surreale e assurdo, è una ridicola messinscena che, grazie al contributo delle intelligence fatti di figli di generali e dai media, è divenuto un caso internazionale. La colpa doveva sicuramente ricadere sull'Albania, o ancora meglio sulla Turchia, per poi ferire in maniera inconscia e sottile il Vaticano, accusato così di alimentare il fanatismo e fondamentalismo con le sue parole.

Un terrorista cristiano, si badi cristiano e non islamico, ha deciso di dirottare una aereo per raggiungere il papa e chiedergli di salvarlo dall'obbligo del servizio militare in un Paese musulmano. Ha così lasciato un'e-mail pubblicata su un blog su internet, e se avessero trovato un corano tra le sue cose sarebbe stato molto più verosimile. Forse sarebbe stato meglio prendere una nave, o consegnare quella lettera tramite un'ambasciata, in ogni caso, le cose potevano essere fatte meglio, se proprio le si volevano fare.

L'azione è stata probabilmente studiata a tavolino, dalle intelligence in Albania, soprattutto quelle straniere che si esaltano un po' e amplificano le molte notizie, tra l'altro anche molto male perché alla fine non è riuscita. La truffa si nasconde proprio nel dire che un aereo viene sequestrato senza armi da una sola persona, mentre si trovava sullo spazio aereo greco, due aerei di guerra greci li hanno obbligato a cambiare rotta e dirigersi verso l'Italia, per poi atterrare a Brindisi: la rotta di quest'areo è alquanto strana, forse non si dirigeva neanche a Roma.
In un primo momento qualcuno delle intelligence, di cui sarebbe meglio non fare il nome, ha fornito notizie e indizi tali da far credere che a bordo dell'areo si trovassero due terroristi, poi col passare del tempo è divenuto uno solo che ha gradualmente cambiato nome - infatti alcuni sospetti erano caduti su Ali Acga - per poi volatilizzarsi in volo, perché una volta atterrati hanno trovato solo un turco cristiano disarmato. Probabilmente il nostro terrorista neanche sapeva che stava dirottando un aereo, semplicemente si trovava nel posto giusto al momento giusto, come accaduto con i Pakistani in Inghilterra: per quell'attentato nessuno è stato ancora condannato, la maggior parte sono stati immediatamente scarcerati. Questo perché a Tirana vi sono dei personaggi italiani di scarso livello, la feccia, "la creme de la creme", che adesso fanno da intelligenze solo perchè certe ditte, come il Sismi, sono finite sul lastrico dopo 10 anni di Finanziarie e di Ladroni. Tra i passeggeri vi era un deputato albanese, che forse era un po' ubriaco, insomma siamo passati dai terroristi ai deputati.
La dinamica del dirottamento è comunque molto oscura, perché vi erano troppi aerei in volo, e forse questa azione è servita da diversivo, forse improvvisato, per distrarre l'attenzione su altri volti o altri eventi molto più importanti. Sicuramente è stata messa in atto una manovra non convenzionale, e per coprire quella hanno creato un finto aereo dirottato e coprire così le rotte o i dirottamenti di altri aerei.

Questo dirottamento alla fine, è scaturito fa una strategia mediatica, che ha cercato di colpire l'attenzione del pubblico accostando questo evento, all'attentato di Ali Acga, in modo da far entrare nel pensiero delle persone che su quell'aereo davvero vi fosse un terrorista.
I media alla fine hanno deciso di lanciare una notizia, per nasconderne un'altra: è questa quella che si definisce informazione senza notizia, in quanto l'annuncio delle agenzie di stampa è incomprensibile se preso da solo e non correlato con altri indizi logici.
Queste informazioni nulla aggiungono di nuovo a quanto già sappiamo sul dirottamento, mentre hanno una grande importanza se si vuole creare un clima di tensione e di inquietudine tra le persone, in modo da render loro accettabile determinate scelte sia politiche che energetiche. È questo infatti il concetto che sta alla base del Sabotaggio, ossia quello di creare l'esasperazione per indurre le persone ad accettare qualsiasi sacrificio, come ad esempio è stato fatto in Italia mediante l'approvazione di una finanziaria incostituzionale. Per far questo servono episodi così, che sono assurdi e da non credere, per scatenare diffidenza e incertezza, persino nei confronti delle istituzioni religione. Se ci si pensa bene il Papa non ha detto nulla di eccezionale, tuttavia i media hanno stravolto a tal punto il suo discorso che è nato un incidente diplomatico, con la scesa in campo dei capi di Al queda.

In questo modo la disinformazione magalomane dei giornali dei privati, ha velato la notizia dell'accordo concluso tra Eni e Gazprom, che, nonostante alcune difficoltà, sarà probabilmente firmato intorno alla metà di ottobre.
Eni e Gazprom hanno infatti costruito il gasdotto tra la Russia e la Turchia. Il gas naturale trasportato dal gasdotto Blue Stream dalla Russia costituisce una fornitura importante perché porta dalla Turchia all'Europa del Sud 16 miliardi; il nuovo accordo aprirebbe all’Eni nuove opportunità di partecipazione nella distribuzione europea del gas e consentirebbe a Gazprom di entrare nell’energia elettrica italiana, attraverso una partecipazione in Enipower. L'accordo prevede l'esplorazione e lo sfruttamento congiunto di giacimenti di idrocarburi in Russia e della Sibneft, l'acquisizione di capacità di rigassificazione dagli Stati Uniti e riorganizzazione
delle attività commerciali di Promgas e in generale all'intera rete di distribuzione.
Una cosa del genere fa ricordare la bomba alla stazione di Bologna, deflagrata proprio quando a Malta si firmava un importante accordo per l'Eni, e per l'Italia stessa.
Il clima è senz'altro teso e tutto fa pensare alla preparazione di qualche mossa molto importante ed eclatante, forse una affare grande, e talmente tanto impegnativo da costringere alle dimissioni il presidente montenegrino Jukanovik.
La Russia sta oggi facendo una guerra silenziosa alla Georgia, con un embargo che limita trasporti, esportazioni ed importazione, telefonia e scambi mobiliari e valutari. Questa è la risposta che Putin da ai buoni intenditori: ha chiuso la Georgia perché innanzitutto è palesemente caduta da tempo nella logica del protettorato statunitense. È un errore grave permettere che gli Usa abbiamo il controllo della Georgia, di un territorio molto strategico attualmente perché chiude il traffico e il trasporto ad altri. Tra le altre cose sui suoi territori passa un grande gasdotto della British Petroleum che vuole agganciarsi al Mar Rosso per sbarcare in Cina e India. Se si chiude il traffico e il passaggio alla Georgia, il gas per giungere in Europa passa dove decide la Gazprom, ossia in territori come i Balcani o la Turchia.


Ovviamente la forza della controparte è molto più indebolita se questa viene accusata di terrorismo, e se si aprono fascicoli e dossier su uno Stato. Il piano sembra abbastanza studiato bene, perché nella situazione attuale serve colpire l'Albania, che da tempo viene tartassata con i blackout di energia per costringerla ad accettare un patto necessario. In gioco vi è il Corridoio VIII, che dalla Turchia arriva sino in Italia attraversando i Balcani e il mare Adriatico mediante un tunnel sul fondo marino. Serve anche per la Turchia, per spaventarla, per ricordarle che è pur sempre un paese musulmano se non entra in Europea, per cui se vuole migliorare deve aprire i suoi territori ai nuovi investimenti.
Serve all'Occidente che deve stare attento alle comunità di stranieri in europa se non vuole essere arsa dalla rivolte delle periferie e dai ricatti.

Il sequestro di un aereo da parte di un terrorista cristiano disarmato, l'e-mail rivolta al Papa, poi il cambiamento continua dell'identità del dirottatore, ci hanno convinti che le persone nelle cose assurde si trovino a loro agio. Ci auguriamo a questo punto che esiste un controllo mentale, perché vedere che alle soglie del nuovo millennio le persone credano ancora ai terroristi, ci lascia demoralizzati. Contro il muro dell'ignoranza non si può combattere, si può combattere contro la disinformazione, attraverso la elaborazione delle notizie, ma non contro le persone che non vogliono capire.